Diagnosi di tosse da reflusso, pur non manifestando alcun sintomo tipico del reflusso

Buonasera,
sono una donna di 37 anni. Sono appena uscita da una brutta influenza, con febbre molto alta, tosse prima secca e poi grassa, raffreddore molto forte, mal di testa, problemi gastrici, nausea, mal di stomaco e diarrea. Sono trascorsi 9 giorni dall'inizio dei sintomi e devo dire che mi sento molto meglio, fatta eccezione per una tosse secca molto insistente, soprattutto la sera e la notte; faccio presente che la notte passata non sono riuscita a chiudere occhio per la tosse continua che mi lasciava senza fiato. Dalla prima visita mi è stata diagnosticata una bronchite, ma poi la tosse si è fatta grassa e sono stata meglio. Al riprensentarsi di questa tosse secca e opprimente sono stata nuovamente visitata e il medico mi ha trovato i bronchi puliti. Mi ha inoltre detto che una volta che il catarro si è sciolto, infatti la tosse è poi divenuta grassa, non è che poi si ricomincia da capo. Lui sostiene che si tratti di un'infiammazione della trachea, della gola (a forza di tossire è ora rossa e mi pizzica) e di una tosse da reflusso gastroesofageo.
Ho sofferto moltissimo di reflusso durante la mia seconda gravidanza ( ho partorito circa quattro mesi fa), ma tra i mie sintomi c'erano quelli tipici, ma mai tosse. Dopo il parto tutto è scomparso. Ora mi chiedo, è possibile che la tosse sia veramente data dal reflusso e non dal catarro? E tutto questo senza alcun sintomo tipico del reflusso? Premetto che ho ancora un pò di fraffreddore, e che tra un colpo di tosse e l'altro, a volte mi si stacca un pò di catarro. Il suo colore è ancora giallino. Potrebbe essere che il medico si sia sbagliato e che la mia sia una bronchite latente? Oppure realmente si può trattare di reflusso? Molto importante dire che oltre alla tosse continua ho una forte oppressione al petto, proprio come quando ho il catarro attaccato. Sono veramente confusa e ho il terrore di non chiudere più occhio la notte. Ho due bimbi piccoli di cui occuparmi e se non dormo, è veramente dura.
Grazie infinite a chi vorrà rispondermi, magari per indirizzarmi dallo specialista giusto.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
La diagnosi di RE deve essere verificata con la gastroscopia. Se questa non sarà dirimente dovrebbe eseguire una pH impedenzometria . Se fosse diagnosticato il RE allora potrebbe essere ipotizzato un disturbo extraesofagei del reflusso che causa la tosse.

Dr. Roberto Rossi

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dopo
Utente
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Buonasera Dottor Rossi,
grazie per la celere risposta.
Ho già eseguito la gastroscopia due volte, l'ultima volta circa un anno fa e nel referto non vi era alcun riferimento al reflusso gastroesofageo. Mi è stato detto, ma questo già un bel pò di anni fa, che soffro di gastrite. Lei pensa che potrebbe essere subentrato il reflusso da un anno a questa parte? Dovrei ripeterla?
Inoltre volevo chiederle, da cinque giorni ho ripreso l'assunzione di Pantorc, 20 mg la mattina e 20 mg la sera, questo inibitore di pompa è la mia cura per la gastrite stagionale ma so che si utilizza anche molto in caso di reflusso, magari associato a degli antiacidi. In teoria se la tosse fosse legata al reflusso dovrebbe alleviarsi con l'assunzione del pantoprazolo giusto? Eventualmente fosse così, in quanto tempo dovrei poter vedere i risultati? Potrebbe essere un modo questo per verificare la diagnosi?
Grazie anticipatamente per la sua disponibilità.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
L'IPP non impedisce il reflusso ma ne riduce l'acidità . Non sono convinto che la ua tosse sia legata al reflusso. Credo pero sia utile una visita diretta gastroenterologica per permettere un corretto inquadramento dei disturbi ed una adeguata terapia.
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