Depressione o cosa?

Buonasera, vi scrivo perché non so più cosa fare e a cosa pensare, i miei disagi sono molti anche se cerco ( a parte in alcuni periodi della mia vita ) di mascherarli.
Credo di aver sempre sofferto di ansia, e di depressione (periodicamente) ma sono arrivata ad un punto che fare tutto da sola non mi rimane più possibile.
Da bambina ho vissuto situazioni assurde, come l'abbandono di mia madre (anche se per un breve periodo) le molestie sessuali da parte del marito di mia cugina, i maltrattamenti fisici da parte di mio padre e la sofferenza per la sua mancanza dopo la sua morte quando avevo solo 16 anni. Da sempre ho cercato di andare avanti senza alcun aiuto, facendo tutto da sola, ma in realtà non sono mai riuscita ad affermarmi nella vita, durante la quale ho sempre fatto lavori umili e faticosi. Sono sempre stata aggressiva soprattutto nei confronti di soprusi e abusi fino a che non so come , quattro anni fa il mio modo di reagire alle ingiustizie etc.. è cambiato. Quattro anni fa, appunto, il mio compagno si è ammalato di cancro, subentrata la metastasi ossea e divenuto quadriplegico, mi sono occupata di lui fino all'ultimo giorno della sua vita, anche lui come mio padre, è morto fra le mie braccia. Da allora sono distrutta psicologicamente e fisicamente. rivivere quella situazione mi ha distrutta e averlo accudito in tutto, assistere alle sue sofferenze, mi ha praticamente fatto uscire fuori di testa, fino a che non reagisco più aggressivamente a nulla, questo potrebbe essere positivo se non fosse che a qualsiasi tipo di ingiustizia da parte di chiunque reagisco passivamente, rimango senza parole e mi lascio trattare in qualsiasi modo come se non mi importasse nulla e tutto ciò mi intristisce.
Da anni soffrivo di metrorragie e dopo la morte del mio compagno la situazione è peggiorata, ho passato circa un anno della mia vita seduta sul divano a fissare i mobili che avevo di fronte, anche se ero riuscita a trovare un lavoro part-time per potermi in parte mantenere, ma si trattava di accudire una signora affetta dal morbo di Parkinson, anche se in realtà il mio lavoro consisteva nel pulire la casa per 4 ore e mezza al giorno per 5 giorni a settimana. Sono così arrivata al punto di essere depressa in modo inverosimile, mai provato una sensazione peggiore nella mia vita. Non ne potevo più di persone malate e la signora in questione stava peggiorando, quindi alla sola visione del primo pannolone sono andata in crisi, ho perso il lavoro che non riuscivo più a svolgere, vedere la signora piangere e soffrire tutti i giorni mi deprimeva sempre di più, le metrorragie aumentavano (anche fino a 60 gg consecutivi) e cominciarono anche gli attacchi di panico ogni volta che dovevo recarmi a lavoro, la paura di non farcela mi attanagliava e la forza di fare pulizie per ore cominciava a mancarmi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ha pensato di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

la domanda esattamente quale è?

Inoltre, le diagnosi fatte da lei, sono mai state confermate dallo specialista?

Ha mai parlato di tutto ciò almeno al medico di medicina generale?

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Scusate finisco di esporvi la mia storia.....
....nel frattempo vengo a conoscenza che mio fratello è malato anch''egli di cancro e dopo pochi mesi un altro lutto... le mie ansie sono aumentate, vivevo ormai come uno zombie, spendevo soldi consultando cartomanti al telefono perché mi ero convinta che fosse opera di una maledizione, inoltre vedevo complotti dappertutto, pregavo il Signore di farmi morire, avevo paura della notte e soprattutto di risvegliarmi il mattino seguente e ricominciare a soffrire. Non ne potevo più, così ho chiesto aiuto al mio medico curante, ma per ben due volte ha sottovalutato la cosa, dicendomi che non ero depressa ma che ero solo triste e molto era dovuto alle metrorragie. Decisi così di fare l''intervento di isterectomia totale, anche perché leggevo l''angoscia negli occhi di mia madre dopo la perdita del proprio figlio, non volevo darle altre sofferenze. Dopo l''intervento di isterectomia mi hanno asportato un tumore benigno e un terzo intervento per pulire i margini e anche in quella occasione ho avuto un crollo pensando al peggio! Ora non mi sento più una donna ma un rottame!
Da allora (1 anno) sembrava che le cose andassero meglio, ma da mesi mi sento spossata, stanca, non riesco a lavorare bene, ho dolori alle ossa, mi ritorna in mente ciò che ho passato negli ultimi quattro anni, penso al mio compagno e piango, penso a mio fratello e piango, il fatto che non riesco a lavorare perché non ho forze mi deprime perché ho paura di non farcela, vivo nel costante terrore di rimanere senza un tetto, non riesco ad affrontare le spese, a malapena ho i soldi per mangiare e tutto questo mi deprime, mi mette ansia, quindi dormo male, mangio poco, le ossa mi fanno male, inoltre dall''intervento soffro di incontinenza ed ho ripreso a soffrire di enuresi notturna (problema di cui soffro periodicamente sin da piccola) , per non parlare della dermatite seborroica e micosi della pelle ormai cronici. Non ho nessuna voglia di avere contatti con familiari e conoscenti, lavoro male e nonostante ami profondamente il mio nuovo compagno, non ho nessuna voglia di fare l'amore con lui, a volte quindi mi ritrovo a farlo "per forza". Sono prigioniera di mille fissazioni. Ecco che i sintomi si fanno risentire ed ho una grande paura di ritrovarmi di nuovo nel buio.
Cosa ne pensate di tutto questo? Cosa potrei fare per guarire?
Cordiali saluti
[#4]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

mi pare necessario un approfondimento diagnostico.

Effettui una valutazione psichiatrica ed eventualmente ci tenga aggiornati.
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