Paura dell'aereo

Buongiorno,
sono una ragazza di 31 anni.
soffro di attachi di ansia da quasi 4 anni.
Sono stata in terapia per 3 mesi con nessun risultato.
ho maturato una paura dell'aereo, sia per l'angoscia di star male durante il viaggio e sia per la paura di un difetto meccanico e quindi di precipitare. Nonostante tutto ho preso l'aereo lo stesso l'ultima volta l'anno scorso e al ritorno ho avuto una mezza crisi di panico per le turbolenze.
In questi giorni continuo a sognare di prendere l'aereo e di provare subito un senso di angoscia dopo il decollo e la voglia di raggiungere immediatamente la meta di viaggio.
I miei sogni ricorrenti sono solo il riflesso della mia paura o vogliono dirmi qualcosa?
Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

dice di aver già fatto una terapia per tre mesi ma senza risultato: si trattava di una terapia farmacologica o psicologica?
Se era psicologica, di che tipo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Terapia psicologica.
Secondo il mio psicologo, alla base dei miei attacchi di ansia stava il conflitto genitoriale che si ha da bambine per il completo possesso del padre e la gelosia verso la madre ,e da qui ha spiegato il perché delle mie relazioni amorose che portano sempre ad un fallimento.
Dopo 3 mesi però sentivo che non si andava da nessuna parte e non sapevo piu' se appogiare questa teoria.Inoltre non mi e' servita per uscire dai miei circoli viziosi .
mi scusi se per caso sono andata fuori tema ma ho tentato di spiegare brevemente su cosa si è basata la terapia analitica.
Ciò che ho capito però è che tutte le persone che soffrono di attachi di ansia sono accomunate dalla paura dell'aereo.
Io la vedo come una paura molto razionale e "ragionata " nel senso che un incidente aereo può essere sempre possibile e catastrofico.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Io la vedo come una paura molto razionale e "ragionata " nel senso che un incidente aereo può essere sempre possibile e catastrofico. "

Infatti a mio avviso, la fobia parte da qui. E' sufficiente in alcune persona questa informazione per apprendere che attraverso l'aereo si può... morire.
Detto questo, è questa fobia che deve essere depotenziata e superata, e sinceramente non ci vedrei alcun conflitto o gelosia con la mamma o con chicchessia, pur con i limiti della distanza.

Le fobie si apprendono, o perché abbiamo già fatto un incidente, o perché lo abbiamo visto o qualcuno ce lo ha raccontato e se siamo anche predisposti all'ansia.

Inoltre gli attacchi di panico si devono gestire, imparando dapprima a riconoscere le proprie emozioni, perché l'ansioso non ne è sempre in grado, sia modulando le emozioni stesse.

Di solito le psicoterapie più adatte per le fobie sono quelle attive e prescrittive (es. terapia cognitivo-comportamentale o sistemica), in cui cioè al pz vengono forniti compiti da eseguire tra una seduta e l'altra e che hanno proprio l'obiettivo di spezzare questi meccanismi.

Diciamo anche che si potrebbe partire in una psicoterapia da ciò che Lei fa per risolvere il problema: spesso i pz. evitano di prendere l'aereo o di fare ciò che temono e questo è un altro grande problema, perché peggiora la situazione.

In ogni caso, se con il precedente terapeuta non ha risolto, potrebbe pensare di cambiare, perché non agire adesso significa purtroppo rafforzare il problema...

Buona giornata,
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta .
cerco sempre di affrontare le mie fobie e mai evitarle completamente. L'anno scorso l'aereo l'ho preso pur stando male.Ho anche la fobia della montagna, le strade in salita e i paesini su colline isolate.Non appena salgo mi manca l'aria è vado in crisi totale. Il mio fidanzato ha una casa in montagna quindi devo anche affrontare questa fobia ogni volta ma l'attacco sfocia in ogni caso e non migliora.

Appena potrò permettermelo affrontero ' la terapia da Lei consigliata.

Mi permetta di disturbarla x un'ultima domanda : se i conflitti di genitoriali non hanno peso, perché allora le mie relazioni si basano su insicurezze e gelosia ?
grazie! Buona giornata


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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
I conflitti genitoriali non hanno peso né vengono presi in considerazione nel caso delle fobie, almeno dal punto di vista dell'orientamento cognitivo-comportamentale, a meno che non parliamo ad esempio di comportamenti da parte di altre persone che colludono con la patologia.
Le faccio un esempio per spiegarmi meglio. Se Lei ha la paura di prendere l'aereo e puntualmente si ritrova una persona che si presta ad accompagnarLa perché questo fa diminuire la Sua ansia, poi La rassicura, poi si occuperà di Lei, ecc... allora la persona sta rafforzando il problema e non la soluzione del problema.
Inoltre, le insicurezze possono essere spiegate in molti modi: una persona può essere insicura nelle relazioni perché non ha mai imparato, nonostante le occasioni della vita, ad essere a proprio agio e ad acquisire sicurezza. Oppure può essere insicura perché ha maturato alcune convinzioni di base su se stesso e sul rapporto con gli altri che non permettono di entrare in relazione in maniera più sicura e assertiva. E' sufficiente avere in testa un'idea come "non sono all'altezza" oppure "mi rifiuteranno" e certamente la persona potrà essere insicura. Chiaramente stiamo parlando di dinamiche inconsapevoli e che emergono grazie alla psicoterapia.

Infatti, sebbene Lei non stia evitando ad es di andare in montagna e di prendere l'aereo, che cosa fa? Approccia il problema con le stesse convinzioni (probabilmente di non potercela fare o che starà certamente male e perderà il controllo), quindi va bene partire dal comportamento, ma sulle convinzioni ed emozioni c'è un lavoro specifico in psicoterapia.

Spero di essere stata più chiara.

Buona giornata,