Test Sifilide e HIV dopo 22 giorni dal rapporto a rischio

Salve,

il 20 febbraio ho avuto un unico rapporto orale sia attivo che passivo non protetto con una persona scopertasi di recente sieropositiva e con Sifilide al 3° stadio.
Cronologicamente.
Il rapporto non ha portato all'eiaculazione per entrambi, salvo un appena avvertibile rilascio di liquido da parte dell'altro; fino a quel momento il partner non aveva sintomi pregressi circa la Sifilide (es: piaghe), emersi invece a distanza di 7/8 giorni circa dal rapporto (i medici gli hanno detto essere stata una Sifilide latente fino a quel momento e che se non aveva avuto rapporti sessuali in quell'ultima settimana, non doveva avvisar nessuno).
Ripetendo altri test, il 14 marzo scopre la positività all'HIV, finora risultata negativa. Tenete conto che è sottoposto a continue analisi per via di un tumore all'intestino da circa 1 anno, durante il quale è sempre risultato negativo all'HIV (evento alquanto strano, visto che l'ultimo rapporto prima del 20 febbraio lo ebbe ad ottobre 2014).

In ogni caso, il 15 marzo (quindi a distanza di 22 giorni dall'evento rischioso) ho effettuato i seguenti test:

- S-HBsAg (negativo)
- S-Anti HBs Ag anticorpi (debolmente positivo - 45 mU/mL)
- S-Anti HCV anticorpi totali (negativo)
- S-Anticorpi ed Antigene p24 HIV 1-2 (negativo)
- S-Anti Treponema pallidum anticorpi totali (negativo)
- S-TPHA (negativo)

Tutti sono risultati negativi, ad eccezione del 2°, credo per il vaccino anti Epatite B.
La mie domande sono le seguenti:
1) a distanza di 22 giorni questi risultati possono essere già considerati attendibili? Posso già tranquillizzarmi un po'?
2) quanto rischio c'è concretamente che io abbia contratto HIV e/o Sifilide, vista la dinamica?
3) se contraggo (o non contraggo) una, è indicativo anche per l'altra?
4) i 2 test per la Sifilide possono essere già considerati definitivi?
5) fra quanto mi consigliate di rifare i test?

Grazie mille
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentilel Signore,
la positività per anti HBsAg è verosimilmente legata al vaccino ed è protettiva.
A 22 giorni dal contagio il test HIV1 - 2 p24 negativo fornisce una attendibilità del 95%. Va ripetuto a tre mesi per il risultato definitivo.

Trattandosi di una sifilide terziaria, la negatività degli anticorpi e della TPHA non sono ancora probativi.
Dovrà ripeterli tra due mesi.

Una reazione di Wassermann, avrebbe dovuto essere eseguita pur con tutti i limiti intrinseci all'esame.
Presumo che ella non abbia notato sulle sue mucose alcuna lesione sospetta per sifiloma primario, tanto più che riferisce terziario lo stadio della sifilide del suo Partner.
Si accerti della definizione: non vorrei che lo stadio non fosse terziario ma che si si tratti di una sifilide in stadio di latenza, precoce o tardiva.

HCV Ab va confermato dopo due mesi, anche se teoricamente l'epatite C non è una malattia a trasmissione sessuale, se non vi sia sangue.

Non è detto che se contrae la LUE debba automaticamente essersi infettato con HIV

Le pratiche sessuali poste in essere, le reciproche fellatio, sono statisticamente e in generale considerate a rischio basso.
Tuttavia qui c'è un partner sicuramente sieropositivo, di cui non è nota la carica virale, e c'è stato un " appena avvertibile rilascio di liquido da parte dell'altro" (sperma? Liquido preiaculatorio?)

Spero di aver risposto a tutti i suoi quesiti.

Rinnovo l'invito all'uso del profilattico in ogni tipologia di rapporto sessuale,dall'inizio alla fine, che nel suo caso avrebbe pressochè azzerato ogni rischio.

Ad ogni modo, credo che il consiglio più saggio sia quello di farsi seguire presso un centro per le MST dove sapranno come gestirla nel follow -up di questo rapporto sicuramente a rischio.

Cordiali saluti.


[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta. Aggiungo qualche altro dettaglio:

1) Stando al partner, i medici gli hanno detto avere una carica virale molto bassa per l'HIV.

2) Riguardo lo stadio della Sifilide, invece, pare che questa sia in fase avanzata e che abbia già intaccato anche il sistema nervoso (perdita di concentrazione, stanchezza).

3) Credo si trattasse di liquido preiaculatorio.

In ogni caso, l'aspetto più preoccupante sarebbe il test dell'HIV e la sua negatività a 22 giorni dall'evento rischioso dovrebbe già tranquillizzarmi molto. È corretto?

Mi scuso per la ridondanza, ma come certamente capirà è in gioco il mio futuro...

Ancora mille grazie.

[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Caro Signore,
le ribadisco la attendibilità del 95 - 97% a 30 giorni per i test HIV 1-2 di quarta generazione.

Dovrà tuttavia ripeterlo dopo 90 giorni per il risultato definitivo.

Capisco benissimo che sia in gioco il suo futuro, ma non mi spiego come mai lei e tutti quelli che incorrono in "incidenti" come il suo, si rendano conto di quanto sia importante la salute dopo aver avuto rapporti che la pongono a rischio.

Una fellatio con un profilattico sarebbe stata la tutela migliore per il suo futuro.

In bocca al lupo!!

Cordiali saluti.


[#4]
dopo
Utente
Utente
Ha perfettamente ragione. Purtroppo la non approfondita conoscenza della materia, unita alla fiducia per una persona che lei per prima è stata "fregata" con questa amara scoperta, hanno portato a tale epilogo. Mi sto già dando ampiamente dell'imbecille in maniera autonoma; sicuramente mi sarà da lezione a prescindere dall'esito.

Crepi il lupo!!

Grazie mille ancora
[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve,

La contatto di nuovo per avere una delucidazione; come scritto in precedenza, ho eseguito a 22 giorni di distanza da un rapporto esclusivamente orale (senza eiaculazione) attivo e passivo con un ragazzo scopertosi sieropositivo e con sifilide al 3° stadio (senza ulcere al momento dell'atto sessuale), i seguenti test (tutti negativi):

1) S-Anticorpi ed Antigene p24 HIV 1-2
2) S-Anti Treponema pallidum anticorpi totali
3) S-TPHA
4) S-Anti HCV anticorpi totali
5) S-Anti HBs Ag anticorpi (debolmente positivo per aver fatto la vaccinazione contro l'epatite B)
6) S-HBsAg (Antigene di superficie HBV)

Tutti con metodo CMIA ad esclusione del S-TPHA (metodo emoagglutinazione).

Domande:

Nel corso delle settimane successive non ho rilevato sintomi particolari fra quelli che ho letto in giro sui forum essere tipici di un caso di infezione HIV e sifilide; negli ultimi 3 o 4 giorni (quindi circa 45 giorni dopo il rapporto a rischio), però, in bocca sono sorte delle afte (un paio sulla lingua e una, già sparita, sulla parete interna della bocca, dietro al labbro inferiore). Sono grandi meno di 1 mm e doloranti al contatto (per farle capire, sono simili a quelle che fuoriescono quando ci si morde la lingua, anche se in questo caso non è accaduto tale evento). Al momento non ho riportato episodi febbrili ne altri sintomi. Possono significare qualcosa? In giro sul web mi sembra di capire che le eventuali afte post-contagio da sifilide siano ben più grosse e non doloranti.

Nel caso avessi contratto la sifilide, come dovrei comportarmi con i miei familiari per scongiurare il contagio? Baci (anche sulle labbra), utilizzo dello stesso asciugamano (anche per l'igiene intima), stoviglie, ecc... possono essere dei veicoli per la trasmissione?
I gatti possono essere contagiati dalla sifilide?

L'altro giorno (a distanza di 49 dall'evento rischioso) ho comunque eseguito nuovi test per i quali sono in attesa dei risultati.

Grazie mille

Saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

come è normale in queste situazioni, l'attesa mette un po' di agitazione e purtroppo mi tocca pazientare fino a venerdì almeno. Nel frattempo, qualcuno riesce gentilmente a darmi qualche elemento aggiuntivo?

Grazie mille

Saluti
AIDS-HIV

L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?

Leggi tutto