Preadolescenza

Buongiorno, ho una figli (unica) di 14 anni, frequenta la terza media, non ha mai avuto problemi scolastici seppure sia decisamente portata per le materie letterarie ed allergica a matematica ma non a scienze. Appunto per matematica la seguiamo di più nei compiti a casa proprio perchè in questo anno scolastico alle prime difficoltà abbandonerebbe tutto. Gli insegn. ci hanno sempre parlato bene e con soddisfazione dei suoi risultati; lo faceva con interesse ma anche per un senso di dovere. A livello di genitori io sono quella che dice no, più intransigente mentre mio marito e la sua famiglia hanno sempre cercato di mediare ed essendo unica anche come nipote darle più ragione, anche per evitare scenate ecc. Mio marito è molto più pacato e aspetta che le cose si sistemino da sole senza farsi troppi problemi; Io invece forse perchè pur senza dirlo a mio figlia ho vissuto questi momenti adolesc. con grave senso di inadeguatezza ed anche per problemi di salute mi sono sempre sentita in disparte. Vedo in lei quindi quello che ho passato io, lei non ha problemi di salute è alta e carina ma vede tutto negativo (dal colore degli occhi ad altre cose che per noi potrebbero essere insignificanti) ha amiche ecc. Passa da umore allegro e pieni di affetto ad altri in cui (se sequestriamo il telefonino) in cui ci dice di odiarci e che non le interessa niente di lei. Questo può starci ma a volte questo suo disinteresse per la scuola ed il suo futuro mi smbra possa portarla a buttare via i suoi "talenti". Io sono stata costretta anche per motivi di distanza a scegliere una scuola che non mi piaceva ma lei non ha questi obblighi ha scelto per il px anno il liceo classico ed ho paura che gli esami che dovrà sostenere non la interessino oppure che si trovi poi all'ultimo con il panico che non vadano bene. Nel suo linguaggio usa molto il "potevo fare", "se avessi" ecc ma quando le cose ormai sono al punto di non ritorno, e dirle è inutile fare questi discorsi quando "il treno è già perso" non la fanno riflettere. Molti ci dicono è un periodo così per tutti quelli della sua età ma io mi preoccupo che il tempo passi e lei si trovi male in futuro senza un po'di forza di volontà davanti ad un mondo che premia purtroppo i più scaltri. Scusate per la lungaggine ma non so se sono riuscita a dire comunque tutto quello che provo; aspetto un consiglio, sono io che amplifico il problema o è meglio pensarci ora per il futuro?
Grazie di cuore
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile signora, mi sembra che non ci siano poi molti motivi per preoccuparsi tanto per sua figlia, che è brava e intelligente, con qualche momento di ribellione, normale, via, alla sua età.. Sarebbe credo meglio cercare di preoccuparsi meno, e godere dell'affetto reciproco che vi lega..
Qualche presa di posizione, qualche oppositorietà è fisiologica, nella ricerca di identità e individuazione che è il compito dell'adolescenza, a noi adulti il compito di esser " contenitori flessibili e affettuosi..
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

<<Vedo in lei quindi quello che ho passato io, lei non ha problemi di salute è alta e carina ma vede tutto negativo <<

perchè proiettare sulla figlia tutto l'irrisolto che c'è nella madre? E' logico che Lei vede tutto in negativo usando i Suoi "occhiali", ossia punto di vista.

<<mi preoccupo che il tempo passi e lei si trovi male in futuro senza un po'di forza di volontà davanti ad un mondo che premia purtroppo i più scaltri.<<
Le sue preoccupazioni le tolgono forza e fiducia in se stessa.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
No non ho mai fatto cenno ai miei disagi passati, solo che io ho avuto genitori che non mi hanno appoggiato ne si sono accorti di quanto provavo perchè mi hanno avuto ad una certa età e c'era troppa distanza tra noi. Vorrei invece dare una mano a mia figlia perchè si senta più sicura di se e quindi non faccia di un compito in classe un dramma. Negli anni scorsi sapeva organizzarsi meglio mentre adesso è più per il dire dopo "avrei potuto fare" quando al momento di fare ci si è persi per mancanza di concentrazione, perchè rimandare a sera i compiti perchè va bene così e non si ascolta ragione di farli nel pom, quindi al mattino tutto è più duro da affrontare? So per mia esperienza che la scuola superiore è un passo diverso dalle medie ma non lo faccio sembrare qualcosa di drammatico bensì da affrontare con voglia di futuro, vorrei credesse in questo. Qualsiasi suggerimento sembra avere l'effetto opposto e a volte sento che vorrei mollare tutto ma ci starei male.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
riconosco i classici problemi della preadolescenza, come dice bene Lei nel titolo del consulto.

<<perchè rimandare a sera i compiti perchè va bene così e non si ascolta ragione di farli nel pom <<
forse in questo può far valere la sua esperienza e autorevolezza di madre. Sempre che il padre La appoggi. Uno solo dei due genitori in adolescenza non basta.

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dopo
Utente
Utente
Eh si a volte mi manca questo appoggio, mio marito non riesce a vedere dal punto di vista femminile questo periodo della vita e pensa che sia meglio tralasciare senza prendere posizione, ho provato a farlo anch'io ma non posso star li ad aspettare che il tempo passi, sinceramente senza voler avere ragione vedo le cose più avanti e non mi piace stare a guardare, finisce così che io sia la "cattiva" della situazione. Grazie di cuore per le vs risposte almeno parlarne con chi conosce queste situazione è molto confortante.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,
Grazie del riconoscimento.

Riguardo a Suo marito, alla "presenza del padre" (tema critico della nostra epoca),
<<mio marito non riesce a vedere dal punto di vista femminile questo periodo della vita<<
Le consiglierei di coinvolgerlo maggiormente. E' pesante e pieno di responsabilità gestire da sola una figlia di quell'età... Tener testa da sola all'energia preadolescenziale è faticoso. Condivida con lui come può.

Buona notte.