Dolore alla parte destra inferiore dell'addome

Buonasera, volevo un consulto sulla sintomatologia che mi si è presentata due giorni fa. Inizialmente nel primo pomeriggio mi si sono presentate fitte all'addome che mi bloccavano il respiro della durata di un minuto circa, poi scomparse improvvisamente, e sempre improvvisamente ricomparse dopo un paio di ore stavolta più forti e della durata di una decina di minuti, in cui anche respirando provavo tantissimo dolore. Così sono andato in farmacia dove mi è stato detto che soffrendo di stitichezza da un paio di giorni era dovuto a questo; la sera è passata tranquillamente.Da ieri fino ad ora continuo ad avvertire fastidio e dolore che va e viene a fianco destro, schiena destra ma anche sinistra ,basso addome destra e soprattutto dolore alla gamba destra come se fosse indolenzita. Ieri sono stato dal mio medico che al tatto ha evidenziato l'addome rigido e mi ha detto di eseguire l'emocromo per vedere se c'era appendicite. Così oggi mi sono recato in ospedale dove al tatto mi hanno detto che non era appendicite ma colica renale. Dall'ecografia si è evidenziata la presenza di un piccolo calcolo definito dall'ecografo renella, che sta quasi per uscire. Ora volevo chiedervi se questo può causare tutti i precedenti sintomi da me elencati, soprattutto essendo una persona molto ansiosa vorrei escludere la presenza di appendicite. Grazie in anticipo. Inoltre domani eseguirò ugualmente emocromo e analisi delle urine. Aggiungo anche che il dolore va e viene ma il fastidio il "senso di peso" è fisso ed inoltre avverto nausea, ma non ho vomito ne febbre che si ferma a 37.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
la sua sintomatologia è piuttosto variegata per poter pensare esclusivamente ad un dolore di origine renale. La colica renale normalmente inizia dal fianco e si irradia verso la regione inguinale, ma difficilmente determina una irradiazione alla gamba omolaterale. Nella ecografia non è descritto se esiste o meno dilatazione del rene, nè è descritto il risultato di un'esame urine, il che ci potrebbe orientare meglio nella diagnosi.
L'appendicite invece si manifesta con dolori in regione sovrainguinale dx (fossa iliaca dx) associata ad un incremento dei globuli bianchi e febbre cosa che non le è stata riscontrata e quindi al momento è da escludere. Se la sintomatologia persiste sarà utile ricorrere alla esecuzione di esami radiologici.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Utente
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Egregio Dottore, la ringrazio per la celere risposta, le leggo il referto ospedaliero dopo l'ecografia eseguita in urologia: Paziente con anamnesi negativa per calcolosi, lamenta coliche reno-ureterali ricorrenti, E.O. Addome trattabile. Ecografia app. urinario rene destro in sede con presenza di microcalcificazioni e lieve pielocalicectasia da stop ureterale iuxtavescicale. Si consiglia: Toradol fl al bisogno in caso di dolore, Bentelan 1 mg 2 volte al dì x 5 gg, Omnic cpr 1 cpr alla sera x 5-7 gg, Previston bust. 1 bustina mattina e sera x 15 gg a cicli. Le premetto che stamattina ho eseguito emocromo e esame urine che non mi sono stati fatti in ospedale, soprattutto per vedere se ho un incremento di globuli bianchi. Il dolore alla gamba non è fisso va e viene, più che altro è come indolenzita, adesso ho come un peso fisso sulla parte destra inferiore della schiena e sul fianco. Dall'ecografia ho visto anche io la presenza di una piccola pietra che mi è stato detto che sta per uscire, infatti lo strumento era posizionato un pò sotto l'ombelico quando l'ha vista. E mi ha anche detto che c'è una leggera dilatazione perché la pietra si è spostata. Io però non capisco perché se si trova in quella zona continua a farmi male in fianco e la schiena anche. Sono molto preoccupato. Inoltre da due settimane quasi presento macchie rosse in viso. Grazie.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Quindi in pratica le è stata fatta diagnosi di calcolosi del tratto ureterale vicino alla vescica con lieve dilatazione delle cavità renali. E' dunque naturale avere il dolore anche a livello del fianco ed è correalto alla dilatazione del rene che aumentando le pressioni interne per vincere l'ostacolo crea inevitbilmente dolore in quella sede. Quindi in questa situazione è normale avere dolore al fianco dx e nella zona inguinale. esso persisterà sino a quando non si risolverà il problema ostruttivo determinato dal calcolo. Se il dolore non passa si può ipotizzare una frantumazione del calcolo con l'utilizzo di ultrasuoni.
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Utente
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Dall'esame emocromocitometrico i globuli bianchi sono nella norma 7.770 uL. Come percentuali Neutrofili 74% (40-70) Linfociti 14,8% (20-45) Monociti 10,3% (3-10) Eosinofili 0,8% (1-6)questi sono gli unici valori sballati. Mentre l'esame delle urine tutti assenti tranne corpi chetonici + 5mg/dL. Il dolore adesso si presenta soprattutto nella gamba e nel fianco precisamente dove è collocata l'appendice, per questo ho paura. Posso stare tranquillo dunque che tutti questi dolori non corrispondono ad appendicite? E mi consiglia di non fare pressione sul fianco per controllare i vari sintomi dell'appendicite che sto facendo spesso per avere certezza che non si tratti di quello, perché alla pressione mi fa molto male e mi viene nausea. Continuo a non avere vomito e febbre che varia tra 36,5 e 37, avverto però nausea ed ho anche stitichezza da un paio di giorni. La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Negli esami ci sono minime alterazioni che non fanno pensare ad un problema correlabile alla appendicite. Del resto se le è stato riscontrato dal lato dx un calcolo con molta probabilità è quella la causa del suo problema, anche perché l'urologo che l'ha visitata se avesse avuto qualche dubbio in tal senso le avrebbe richiesto una consulenza del chirurgo generale. Eviti di palpare l'area ripetutamente, piuttosto applichi una borsa d'acqua calda che le darà sollievo. Se la sintomatologia persiste non esiti a farsi rivalutare dell'urologo.
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Utente
Utente
La ringrazio per la gentilezza Dottore, mi ha rassicurato parecchio riguardo l'appendicite, volevo chiederLe per quanto tempo dovrò patire ancora questi sintomi abbastanza dolorosi? Se si attenueranno con l'espulsione del calcolo? Quanto ci vuole, secondo Lei, per espellerlo visto che mi è stato detto che non è di grosse dimensioni e vicino alla vescica? E se la cura è da Lei condivisa. E se potrebbe darmi qualche "trucchetto" per sopportare meglio il dolore soprattutto quando vorrei riposare. Grazie.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
1) Una volta espulso l'ipotetico calcolo la sintomatologia gradualmente si risolve.
2) La tempistica è imprevedibile
3) La gestione della colica è mirata prevalentemente alla cura del dolore
4) Borsa dell'acqua calda e bere lo stretto indispensabile in fase di colica
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Utente
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Scusi perché dice ipotetico calcolo? E poi mi hanno detto di bere almeno 2 litri di acqua al giorno per favorire l'espulsione. Inoltre mangiando pochissimo mi si gonfia terribilmente lo stomaco, che si associa a stitichezza e al dolore al fianco e inguine dx causato da questo calcolo. Posso associare questi sintomi intestinali con la diagnosi che mi è stata fatta? Grazie. E scusi del disturbo.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
1)Ipotetico perchè via web mi devo affidare a diagnosi fatta da altri specialisti e non da me personalmente
2) I 2 litri di acqua vanno assunti gradualmente nel corso della giornata in situazione di completo benessere per evitare altri disturbi come da lei riportati
3)I disturbi intestinali possono essere secondari alla sintomatologia urinaria
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Utente
Utente
La ringrazio, volevo porle un'ultima domanda, Lei dice di assumere gradualmente i 2 litri d'acqua in situazione di completo benessere, però in completo benessere io non ci sto mai durante la giornata, perché il fastidio, come un peso e dei pungiglioni, alla schiena dx e al fianco dx sono costanti. Inoltre ieri mi sono recato al pronto soccorso per la stipsi che ormai non riuscivo nemmeno a mangiare. Dall'EDAR: buono il tono sfinteriale;no lesioni della mucosa anale e perianale; no gavoccioli emorroidari esterni; ampolla vuota ; si reperta qualche coprolita normoformato, no sangue rosso vivo al dito esploratore. Mi hanno eseguito una rx addome dall'esito: non evidenti significativi livelli idroaerei nè falce d'aria sottodiaframmatica, coprostasi prevalentemente al colon sinistro. Con diagnosi stipsi da transito intestinale rallentato. Mi è stato prescritto il lassativo selg esse 1000 in 1 litro d'acqua e mi sn finalmente liberato in parte, più selg 250 mg bustine x 20 gg. Mi hanno rassicurato nuovamente riguardo l'appendicite, se fosse stata appendicite con il lassativo sarei dovuto stare male o mi sbaglio Dottore? Persiste solo questo senso di peso e fastidio alla schiena dx in basso, al fianco dx e all'inguine dx, e inoltre ho anche bruciore e un pò più difficoltà a urinare, in pratica mi devo sforzare di più. Grazie mille.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Si! In caso di appendicite il lassativo peggiora la situazione. Se la sintomatologia è persistente assuma lo stretto indispensabile di acqua e ricontatti l'urologo per stabilire il da farsi.
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Utente
Utente
Ok la ringrazio molto gentile Dott. Scalese, i sintomi sono un po' più lievi ma se dovessero continuare anche a cura finita mi farò rivisitare dall'urologo che ha fatto la diagnosi. Inoltre sto assumendo lassativi per sbloccare la situazione dello stomaco di stipsi e meteorismo. Le volevo chiedere se è normale avere a causa del calcolo ureterale e dilatazione del rene, come il muscolo teso un poco più duro sul fianco all'altezza della fossa iliaca. Grazie per la sua disponibilità.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
La contrattura riflessa può essere un segno indiretto di calcolosi ureterale.