Rapporto con la madre e suocera

Buongiorno,
Da 8 anni sto con il mio compagno e ora aspettiamo anche un bambino e siamo felici insieme.
Il mio problema è sua madre che per fortuna abita al sud a 600 km! Allora lei si mette sempre in competizione con le mogli del figlio,anche con la precedente: ogni volta che viene una settimana da noi ci fa litigare poiché si permette di fare battutine contro do me,tutto un continuo riguardo la casa che non è pulita,che le femmine sono tutte una razzaccia, sborbotta da sola,sbatte le cose e ci va giù pesante con le parole offendendomi- faceva le stesse identiche cose con la precedente moglie del mio compagno -e se lui prova a dirle qualcosa come già successo,fa la vittima è inizia ad urlare,adiruttura l'anno scorso gli ha detto di non andare al suo funerale che non aveva più una madre solo perché lui le ha detto di chiudere la bocca.facendo io la commessa non posso muovermi sotto le feste e lei 'pretende' che il figlio vada ugualmente giu a Natale perché lei è la sua famiglia,io qui ho la mia e lei lo vede poco,quando va giù di notte dorme col figlio che ha 40 anni.no comment!spero di aver descritto il soggettivo. Il mio compagno si trova in mezzo e questo è stato sempre motivo di litigio poiché io gli ripeto che deve mettere paletti perché la sua famiglia ora siamo noi.quello che mi preoccupa da morire è che quando nascerà il bambino lei vuole fermarsi qui a casa non so se per 1-2 settimane.io farò un cesareo ed essendo molto ansiosa,ho già mille paure del parto e della depressione post partum e non voglio assolutamente ritornare dall'ospedale e non avere la privacy a casa mia in un momento così delicato quindi ho chiesto al figlio di dirle che si ferma due giorni e poi riparte ma questo sarà motivo di sensi di colpa e sceneggiate che lei farà perché non accetterà questo.cosa posso fare per tutelarmi e aiutare il mio compagno a pensare prima a noi?grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(...)cosa posso fare per tutelarmi e aiutare il mio compagno a pensare prima a noi?(..) se lei (lei che scrive) pone dei paletti non otterrà la collaborazione del suo compagno. Se vuole che le cose vadano bene deve, strategicamente, concedere dei compromessi, non può pretendere tutto da una parte.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 173 3
Gentile utente,
La suocera si mette in competizione o critica le "mogli perché non sono all'altezza o non rispecchiano i suoi criteri, in quanto madre?"
Riuscite lei ed il suo compagno a prendere una decisione in merito alla presenza della madre a casa vostra o è' solo lei che decide? Il suo compagno che ne pensa del rapporto che ha con la madre?

Dr.ssa Verena Elisa  Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
<<cosa posso fare per tutelarmi e aiutare il mio compagno a pensare prima a noi?<<
Rafforzare a complicità tra voi due e aiutare il Suo compagno a far fronte ai sensi di colpa.

Se da sola non è in grado, si faccia aiutare da una Collega psicologa che, essendo esterna alla situazione, gli potrà parlare ed esaminare assieme le soluzioni.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Il mio compagno opta per la 'sopportazione' cioè dice che la madre viene su 3 volte all'anno e non cambierà mai quindi di reggere quei giorni ringraziando che vive lontana ed essere complici noi ridendoci dietro ai suoi scatti ma ogni volta ci fa litigare e ci fa stare male anche fisicamente,chi con la gastrite chi con le palpitazioni.
Inoltre se potete darmi un parere,una cosa molto strana è che i genitori il mio compagno li chiama per nome,in 8 anni non l'ho mai sentito chiamarli mamma o papà, c'è un significato?
Per rispondere allo psicologo De Vincentiis:io sono 8 anni che porto pazienza e sono stata sempre ai compromessi di sopportare questa invadenza e violenza gratuita,cosa devo fare di più?neanche dentro casa mia ho il diritto di sentirmi protetta?specie dopo aver partorito,in un momento così delicato e difficile psicologicamente non posso accettare la presenza di una suocera dentro casa specie come è lei.non è una madre con cui uno si sente anche più libero,se non mi sento bene,se mi va di stare nuda dal caldo,se mi va di piangere..insomma mi opero io non il figlio..devo farmi rovinare anche quel momento in cui non avrò nemmeno le forze?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
<<dopo aver partorito,in un momento così delicato e difficile psicologicamente non posso accettare la presenza di una suocera dentro casa <<

Capisco quanto Lei "sente" e condivido.
E' difficile "mostrarsi" in un momento fragile e delicato, se non si è in sintonia.
Condividere con il proprio compagno in intimità questo momento, con una presenza di aiuto saltuaria, mi sembra meglio.
Su questa delicata fase del post parto e della funzione del proprio compagno Le consiglio la lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html

Per quanto riguarda i rapporti con la suocera, che diventerà "la nonna", le consiglio di leggere:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5395-genitori-nonni-guerra-o-pace.html