Tumore al cervello

Buongiorno ho urgente bisogno di un consulto medico. Mio padre è stato operato il 20 marzo al cervello per un tumore che abbiamo scoperto essere di origine maligna. Avrò bisogno di sapere se quello che ci hanno detto i medici è fondato ovvero loro non ci hanno dato nessuna possibilità, anzi sono stati molto freddi e diretti dicendoci che non lo rimanevano più di due anni di vita o forse anche meno. Zero possibilità. Allora io mi chiedo l'intervento a cosa è servito se tanto questa era la loro risposta. Possibile che non possiamo sperare o tentate nessuna via di guarigione? Perché questa sentenza definitiva? Grazie della vostra disponibilità. Doriana
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Bisognerebbe almeno conoscere l'istologia della lesione. Quindi quanto questa fosse estesa, quali centri interessasse e quanto si approfondisse verso la linea mediana. Non ultimo quanto tumore è stato possibile togliere.
E' importante conoscere quale sia lo stato attuale del paz.
Faccia pure sapere.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Vi fornirò al più presto la Cartella clinica. Grazie infinite per la risposta
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Buongiorno vi fornisco risposte esame istologico di mio papà.Materiale inviato: Cervello area parietoccipitale sinistra. Descrizione Macroscopica: Neoformazione di cm 5x4x3 di color grigiastro con aree escavate necrotiche. Diagnosi :Neoformazione gliale a ricca cellularita costituita da elementi atipici, talora disposti a palizzata attorno ad aree di necrosi, associati a proliferazione vascolare di tipo glomeruiloide. Il quadro morfologico depone per glioblastoma multiforme (grado IV secondo WHO). Questo può essere sufficiente per il momento? Voleva sapere anche le condizioni del paziente e quelle sono buone . Vi ringrazio per la vostra disponibilità. Saluti
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20/3 Aggiungo documenti. Esiti chirurgici in sede sx, cavo chirurgico ipodenso e con modesta componente gassosa in adiacenza al cavo chirurgico, edema perifocale attorno ed anteriormente al cavo. Linea mediana in asse. Ventricoli bene espansi.25/3 nei confronti della precedente indagine del 20/3 incremento dell'area ipodensa nella sede del cavo chirurgico con modesto maggior effetto compressivo sui solchi adiacenti.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
La chemioterapia e la terapia radiante andrebbero iniziate, considerate le buone condizioni del paz., al più presto.
Si sta stabilento un edema intorno al precedente focolaio chirurgico, per cui ritengo che i Colleghi trattino il paz. con idonea terapia antiedemigena.
Purtroppo, l'istologia non incoraggia più di tanto, ma se non vi erano, alla fine dell'intervento, residui macro/microscopicamente visibili, si può sperare in una remissione, quanto lunga non so, della malattia.
Dia pure ulteriori notizie, se crede.
Cordialità
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Utente
Utente
Buongiorno dottore stamattina a mio papà hanno trovato i valori del fegato un po' troppo alti. Abbiamo chiesto quando intendono cominciare con le terapie e loro ci continuano a dire che devono seguire il protocollo e che si faranno dopo Pasqua intanto il paziente sarà dimesso per le feste. Ma non stanno perdendo troppo tempo? Noi insistiamo tutti i giorni ma loro é come se non ci dessero retta. Come possiamo fare? Nel frattempo ci siamo consultati con un dottore di Padova e proprio lui ci diceva che non bisogna aspettare più di 40 giorni. Non sappiamo cosa fare, come possiamo farci ascoltare? Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
In linea di principio, quanto prima si comincia meglio è.
Non c'è una scadenza capestro.
Vedrà che, appena tecnicamente possibile, i Colleghi inizieranno il trattamento.
Tenga pure informati, se crede.
Cordialità.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore la ringrazio per le sue risposte. Mio padre a breve comincerà le terapie. Una cosa pero non capisco serviranno a qualcosa? Riusciranno a uccidere tutte le cellule tumorali? Non credo visto che i dottori già sanno che fra 2 anni circa si riformeranno e il tumore ritornerà, dove però non si sa,e probabilmente non si potrà più operare. Ditemi per favore perché non c'è una cura! Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Bisogna sempre combattere finchè vi è la possibilità di contrastare efficacemente le malattie.
D'altra parte, senza far niente la spettanza di vita diminuisce e anche le condizioni di salute tendono a peggiorare prima.
Fra due anni, chissà, può darsi che si possa ricorrere a qualche altra possibilità terapeutica.
Due anni di vita, discretamente vissuti, non sono da disprezzare,.
Auguri cordiali.
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Utente
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Grazie dottore,lei ha ragione,bisogna sempre combattere finché c'è speranza,ma a volte sembra di vicino ad una bomba ad orologeria,non si può sapere quando questa scoppierà! Posso chiederle cosa pensa delle cure alternative? Parlo di aloe arborescens o di prugnus spinosa?grazie e buona giornata
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Non hanno una validità scientifica.
Nel migliore dei casi non fanno niente, nel peggiore danneggiano ulteriormente (magari anche solo perchè ritardano od interferiscono con le terapie validamente sperimentate).
Cordialità.
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Utente
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Gentile dottore le scrivo queste righe per informarla che purtroppo mio papà nonostante le cure alle quali si era sottoposto dopo l'intervento non è più tra noi,ci ha lasciato il 30 maggio . Non riusciamo ha capire,i medici di dicevano che andava tutto bene che gli esami erano nella norma . È andato in arresto cardiaco è stato rianimato con il defibrillatore ma poi le sue condizioni sono peggiorate ed è morto per embolia polmonare. A soli 2 mesi dall'intervento. Perché cosi presto cosa è successo ? Mi scusi lo sfogo ma mio padre non aveva ancora 70 anni, ma ne 10 di meno era uno sportivo non fumava ne beveva faceva una vita sana , mai avuto niente,. perché proprio a lui ? Ci manca tantissimo ed è tanto dura vivere senza di lui. Grazie comunque della sua disponibilità.saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Mi spiace moltissimo per l'evoluzione infausta.
Credo non ci siano parole sufficienti per descrivere il Vostro dolore.
Neanche io, a distanza, riesco a comprendere la repentinità degli eventi.
Grazie a Lei per aver apprezzato la disponibilità di noi tutti e per avere informato il sito della tragica conclusione.