Stati d'ansia con notti insonni

Salve Gentili dottori, non ce l'ho' piu' fatta a tirare aventi e ho anticipato la visita dll'8 aprile ad oggi.
Non ho dormito neanche stanotte con 7 gocce di laroxyl e un en, e ho detto basta.
Ho raccontato tutto ad un vostro collega psichiatra....
lui mi a detto che son stato anche troppo eroico a resistere fino ad adesso, che rischio di ritrovarmi in una condizione di depressione maggiore a forza di stresare il mio sistema nervoso.
Mi ha detto che sono una persona con il termometro dell'ansia tarato basso, e' costituzionale la cosa, soltanto che arrivato fino a questo punto devo farmi aiutare da una cura altrimenti da solo non ce la faro'.
Anche stanotte per l'ansia non ho dormito, e' subentrata perfino l'ansia della paura di non dormire...
La cura che mi e' sta data e' con il DROPAXIN, inizio con 10mg. e dopo un 10g. si passa a 20mg.
Io avevo pensato allo zoloft ma lui mi ha detto che e' piu' indicata la paroxetina per il mio disturbo d'ansia.
Chiedo gentilmente un vostro parere.
GRAZIE!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

"Io avevo pensato allo zoloft ".

C'è apposta il medico per prendere decisioni, non faccia l'errore di proporgli terapie.

Chiede il nostro pare su che cosa esattamente ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Si sì per carità. Chiedo un parere sulla trapìa prescritta.Grazie.
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Utente
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Leggo una marea di commenti negativi sulla paroxetina, sindrome da astinenza quando si smette e gravi difficoltà di eiaculazione.
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Utente
Utente
Ho richiamato il dott. Chiedendogli se potevo provare lo zoloft perchè ho preso un pò paura dei commenti in internet di chi ha preso la paroxetina. La risposta è stata che per lansia e il sonno sarebbe più efficace la paroxetina ma può andare bene anche la sertralina. Che decida io e poi ci rivediamo tra 20g.
Chiedò anche a voi gentilmente un parere per i miei frequenti disturbi d'ansia e di sonno.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Come già detto, non è buona cosa proporre al medico le terapie. E' tempo perso e disturba il rapporto di fiducia col medico.

Lei sta interagendo col suo medico, che le fornisce delle soluzioni, e poi ripete qui la cosa chiedendo un non meglio precisato "parere". Sembra un dubbio fine a se stesso, che la spinge a chieder pareri per lo stesso principio con cui legge, e il risultato è che si allarma o si confonde, oltretutto su scelte che non spettano a lei.

Lasci lavorare il medico.
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Utente
Utente
si, il giorno stesso che fo scritto queste cose poi ho deciso di seguire quello che mi ha detto il medico.
I miei dubbi nascono dal fatto che ho paura a iniziare la cura. Pura di dipendenza alla paroxetina....
Puo' essere che sia il GAD dianosticato che mi porta a questa paura.
Sono 3 gioni che prendo 20gocce di dropaxin, (tra 7 giorni devo passare a 40) alla sera, prima di andare a letto. Stanotte non ho chiuso occhio per l'ansia che mi viene perche' non riesco a prendere sonno.... per cui alla mattina son proprio giu' di morale...
Puo' dare ansia l'inizio della cura? Secondo la vostra esperienza aggiusta il sonno la paroxetina?
per il resto ho un po' di nausea....
speriamo non mi dia problemi sulla sfera sessuale.... non ho ancora provato..(ha ha ha)
GRAZIE sempre tanto, mi sono tanto di aiuto le vostre risposte.
anche il solo discutere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

La paura crea le ragioni della paura, che spesso non sussistono. Dovrà aspettare comunque un tempo che non può variare di molto, prima di un mese non si prevedono effetti terapeutici giudicabili. Soffermarsi e tentennare quindi è inevitabile in quanto sintomo della sua condizione, ma non è una guida per andare avanti, per questo a volte il medico, indicando cosa fare, risolve una decisione che altrimenti sarebbe impossibile, anche soltanto a che ora prendere un medicinale diventa un problema insolubile.
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Utente
Utente
Pero', mi son rivisto in certe sue parole.
E sa' come ci si finisce dentro ad una situazione cosi....
a piccoli passi, senza veramente accorgersene. Nel frattempo superando diverse preoccupazioni e problemi in modo ansioso ed insonne, e tornando poi alla normalita' con la soddisfazione di averlo superato.....ma al prossimo si ricomincia.... e dopo un po' il tempo di tranquillita' si accorcia sempre piu' e ci si trova dentro un mondo di preoccupazioni e ansia.
Io sono progettista di impianti elettrici da 20 anni ormai,unico dipendente, sto pensando che forse non fa' per me' questo lavoro, che forse se vado a ''zappare'' per il mio termometro ansiale e' meglio. Problemi sempre nuovi e sempre piu' complicati mi mettono alla prova molto spesso, con la paura del ''ci riusciro' a portarlo a termine?''
ultimamente lavoro molto con il pubblico, reparti di ospedale, locali medici tipo 1 e 2 con presenza di apparecchi elettromedicali invasivi e non, certo ho ricevuto anche soddisfazioni nel vedere certe cose realizzate ma lo stress che si vive in certe progettazioni con i tempi stretti da un lato e il problema non ancora irrisolto dall'altro e' diventato un po' insostenibile, specie da quando mi sono nate le bambine quasi 7 anni fa', a cui voglio un bene assurdo, ma non hanno dormito per 3 anni e ancora adesso fanno i capricci....
eppure mia moglie che e' sfinita, che fa' la spola tra i letti di continuo, ha la tiroide ormai andata , ma psicologicamente tiene piu' botta di me', e' na roccia cazzo.
Forse con un altro lavoro, piu' umile e semplice non sarei preso cosi', forse...
Mi basterebbe dormire la notte, chiedo solo quello, poi le ansie e le preoccupazioni, vissute di giorno le supero, non mi fanno paura in quanto tali, mi fanno paura solo perche' me le porto a letto e non riesco piu' a lasciarle fuori dalla porta della camera.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Ognuno si usura e tiene botta senza decidere come e dove e quando. Per cui l'illusione del controllo non deve essere un modo per cercare di resistere quando si perdono colpi, o per incolparsi di perder colpi.
Quando uno è stanco si riposa o si rinforza, non c'è ragione di pretendere dal cervello che funzioni sempre e comunque in maniera ottimale, o di immaginarsi un cervello numero 2 da accendere quando il numero 1 ha dei problemi.
Il sonno è di solito un sintomo, che anticipa o accompagna queste sindromi, e le terapie migliorano anche il sonno. Le persone poi finiscono per prendere farmaci per il sonno e basta, con il risultato di prodursi degli effetti secondari al risveglio e avere un effetto che dura solo per poco. Tanto vale informarsi su cure più specifiche.
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