Sorella che aggredisce genitori

Ho una sorella di 44 anni che da sempre soffre di problemi psichici e che non si è mai curata veramente. E' forte e pensa che i cattivi siamo noi, non ha amici nè amiche, gli uomini la usano e le donne le vede tutte come nemiche. Ha un figlio che le è stato tolto dai servizi sociali e da 5 anni è tornata a vivere a casa dei miei genitori, gente anziana di 75 anni che ha iniziato ad avere paura a rimanere in casa con lei. Da anni regolarmente si sfoga su mia madre, inveisce con le peggio parole su di loro e anche se abbiamo provato a sentire dottori, carabinieri, servizi sociali...nessuno ci aiuta. I carabinieri devono avere il certificato medico delle percosse, i servizi sociali la denuncia dei carabinieri e i dottori il consenso di mia sorella. Il problema è che ogni volta è sempre peggio. Continua a rubare a tutti noi e appena non trova qualcosa urla che siamo dei ladri e che le rubiamo tutto. Spacca la casa, diventata ormai uno sgabuzzino, tutto a terra, tutto sporco ed i miei non sanno che fare. Oggi sono partiti ancora per fare una denuncia per poi mettere tutto in mano dei servizi sociali ma niente. Mia madre ha preso pugni e calci e spintoni nel corpo ma non ha sangue o segni gravi.. quindi niente denuncia.
Può dirci che cosa si deve fare in questi casi? In Inghilterra avevavo diagnosticato a mia sorella un inizio di schizzofrenia.. in Italia dicono che ha tanto bisogno di affetto...
Grazie dell'attenzione.
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
La sua descrizione potrebbe essere di parte e non siamo in grado di darle risposte certe.
Se quella fosse la realtà del caso, siccome le spinte non danno segni non sono evedentemente gravi.
Senza il consenso della paziente i dottori possono però agire. Si chiama TSO, trattamento sanitario obbligatorio.
Nella mia regione si attiva tramite il 118 o tramite visita domiciliare dello psichiatra del Centro di Salute Mentale.
Non è possibile che un medico vedendo il disastro ambientale da lei descritto rifiuti di praticare il TSO, ma appunto non siamo in grado online di verificare la verità della sua descrizione e le diamo con questa solo le indicazioni che riguardano l'aspetto generale valido per tutti.
In ogni caso una badante potrebbe essere d'aiuto per ridurre i conflitti che esistono in genere tra figli grandi costretti a tornare dai genitori anziani.
Perché è stato tolto il minore alla tutela di sua sorella? A chi è stata data la tutela?

Dr. Manlio Converti

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Utente
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Il bimbo è rimasto al padre. ll suo psicologo di allora li ha chiamati ritenendola forse pericolosa per il bambino. In quel periodo mia sorella pensava che qualcuno entrasse in casa di nascosto per nasconderle o rubarle cose e teneva il bimbo chiuso in casa.Hanno provata a farla curare ma lei ha rifiutato ogni cura. Sono troppe le cose che potrei raccontare ma in ogni caso io sono dalla parte di mia sorella e ho provato a starle sempre vicino e ad aiutarla. Ma anche questo non ha fatto che aggravare la situazione, perchè mi vede come quella buona e perfetta e mi odia..
Non è che voglio rinchiudere mia sorella ma voglio che qualcuno l'aiuti... Credo che indipendentemente dalle botte più o meno forti che può dare a sua madre e a mia madre sia il gesto e quel viso pieno d'odio che a me fa stare male. E allo stesso tempo non sapere mai che cosa può accadere o come potrebbero reagire di fronte ad altri insulti e ad altre percosse. In Italia spesso si aiuta la gente soltanto quando succede qualche disgrazia..
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Guardi che è dal 1978 che esiste la pratica del TSO, trattamento sanitario obbligatorio, che dura sette giorni, rinnovabile e che permette di fare diagnosi e impostare una terapia adeguata grazie ad un ricovero presso il reparto di Psichiatria più vicino, detto SPDC.
Non riesco a capire come mai in tutti questi anni, dati anche i precedenti nessuno lo abbia proposto.
In ogni caso, se qualche parente ha maggiore familiarità con sua sorella può proporle anche semplicemente di andare dallo psichiatra del Centro di Salute Mentale, dove comunque dovrebbe poi essere seguita dopo il TSO, e quindi aiutarla ad assumere la terapia, concordata con lo psichiatra.

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Utente
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grazie