Ossessione istinto omicida

Buonasera,
vi scrivo per un consulto che non riguarda me, ma un mio familiare (i cui dati sono quelli inseriti nel profilo a voi visibile).
Da mesi ha incominciato a manifestare una particolare sensibilità verso immagini "forti" e verso notizie di cronaca scabrose.
Ne è rimasto talmente turbato che da un po' di tempo a questa parte è ossessionato dall'idea di poter avere lui per primo, nei confronti di noi familiari, le stesse reazioni violente ed estreme, che tanto lo hanno turbato.
Si è rivolto ad un medico specialista con il quale ha avuto un primo incontro e che gli ha prescritto dei farmaci, ma nonostante questo ha talmente paura della sua ossessione che ci chiede spesso di essere ricoverato.
Francamente non sappiamo come comportarci.
E' sempre stato una persona pacata, non violenta anche se molto sensibile e già soggetto a lievi episodi di esaurimento nervoso che in ogni caso sono sempre stati molto più lievi e risalenti nel tempo.
Qual è il tipo di disturbo in questione? Può essere curato solo con una cura farmacologica? Con quale frequenza occorre che paziente e medico si incontrino affinché il paziente stesso possa essere considerato seguito dato lo stato di crisi acuta in cui versa? Noi familiari come possiamo essergli vicini? Ringrazio sin d'ora per la Vs risposta.


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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Qual è il tipo di disturbo in questione?
La diagnosi è prerogativa di chi ha visitato direttamente il paziente.

Può essere curato solo con una cura farmacologica?
La scelta di trattamento può essere di diverso tipo a seconda della patologia sofferta.

Con quale frequenza occorre che paziente e medico si incontrino affinché il paziente stesso possa essere considerato seguito dato lo stato di crisi acuta in cui versa?
Non c'è una regola fissa.



Noi familiari come possiamo essergli vicini?
Il paziente in questo momento fa richiesta di ricovero e pare che non venga preso in considerazione, perché non farlo ricoverare?

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[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Buongiorno Dr Ruggiero,
la ringrazio per la sua solerte risposta.
In realtà stiamo esitando nell'assecondare la richiesta di ricovero di mio padre perché pensiamo che sia frutto di un eccesso di "paura" che lui ha verso questi suoi pensieri ossessivi, una paura che sembra -conoscendo la persona- davvero poco reale!
Ovviamente abbiamo chiesto anche al dottore che lo segue, il quale non potendo prevedere l'imprevedibile, al termine dell'ultimo incontro lo ha rassicurato dicendogli che in realtà lui deve scacciare i pensieri che lo tormentano, perché sono dovuti solo ad una sua eccessiva sensibilità, ed ha ribadito che non potrebbe mai farci/fare del male.
Nonostante quest'ultima rassicurazione, mio padre continua ad avere paura di se e cerca di tenerci lontani, ma noi evitiamo di lasciarlo da solo troppo a lungo perché abbiamo nello stesso tempo il timore che possa fare del male a se stesso.
Non so cosa pensare, anche perché non ho gli strumenti per poter fare una valutazione oggettiva e professionale.
Probabilmente ci rivolgeremo anche ad un altro professionista per avere un altro parere. Non so.
La ringrazio nuovamente.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Ma è stata prescritta una terapia nel frattempo?
[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Si, sono stati prescritti alprazolam, seropram e il tavor.