Purtroppo mia figlia quest'anno ha perso la scuola e volevamo vedere se almeno poteva approfittare

Buongiorno. Ho una figlia di 18 anni in cura dal 2011 per una "epilessia parziale semplice". L'anno scorso abbiamo voluto consultare un centro specializzato a Bologna per avere una conferma sulla terapia che effettuava (tolep 300x2/die) visto che nonostante il farmaco ogni tanto ripresentava.il disturbo di parestesia alla.mano. Il professore che l'ha visitata (naturalmente in privato) ha effettuato un eeg in videoregistrazione risultato normale. Ho poi fatto visionare un paio di registrazioni delle "crisi" dove la.ragazza parla e muove regolarmente la mano etc.... Da questo lui ha dedotto che non si trattava di epilessia e.ci ha consigliato di scalare il farmaco. Eravamo in vacanza e la ragazza una mattina si sveglia con la lingua sanguinante da morso. Al momento abbiamo fatto varie ipotesi.....poi, sulla strada del ritorno, in autostrada.ha avuto una vera crisi generalizzata e abbiamo perso dieci anni di vita. Contattato il medico abbiamo ripristinato il farmaco ma non è più stata bene. Ci siamo allora rivolti alla neurologia della mia città ed è stata presa in carico da una dottoressa che, dicono, molto brava....sarà ma sinceramente la trovo molto dura e poco disponibile all'ascolto. Le tre volte che ci siamo viste mi ha.messo molto in soggezione. È una.persona con la quale.purtroppo non si riesce ad avere un dialogo.sereno. Purtroppo mia figlia quest'anno ha perso la scuola e volevamo vedere se almeno poteva approfittare per farsi la patente. La prof. non ha voluto rilasciare il.certificato perché,,anche se il disturbo di mia figlia è solo un formicolio alla mano, lei la chiama "crisi" e quindi mi rilascerà la.carta solo.dopo un anno senza disturbi, ma ora.mi.domando,,perché non entra nella testa della sua paziente e non si rende conto che così la fa sentire "diversa"....capisco che ci sono delle.regole, ma c'è differenza tra l'avere delle crisi che compromettono lo stato di.coscienza e quelle che ha mia figlia. La ragazza è molto delusa e sconfortata... Ora mi chiedevo se non fosse il caso di cambiare medico....trovarne uno più "umano"...anche perché la ragazza è molto sensibile e ansiosa...essere trattate come delle "stupide" dal medico che.dovrebbe aiutarti non mi sembra molto etico. Sarebbe possibile avere qualche nominativo da cui rivolgermi nella mia.città? Scusate se mi sono dilungata.... Sono un po' arrabbiata e scoraggiata.... Grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Buonasera,
Il carattere/la personalità degli individui è quello che è...
Ciò detto ritengo come la cosa più importante per paziente e famigliari è che la professionista sia preparata e brava (così come Lei affermava all'inizio del post).

"...Purtroppo mia figlia quest'anno ha perso la scuola e volevamo vedere se almeno poteva approfittare per farsi la patente...";
-mi rincresce per l'anno scolastico perduto;
-circa la patente esistono normative di legge precise: se la paziente è in trattamento farmacologico per epilessia e se durante le vacanze dell'anno scorso ha avuto una crisi epilettica generalizzata tale che scrive "...abbiamo perso dieci anni di vita..." sempre le normative di legge non consentono la acquisizione della patente di guida.

Cosa potrebbe accadere ad una eventuale ulteriore crisi epilettica generalizzata mentre sua figlia è alla guida di un'autovettura?

"...La prof. non ha voluto rilasciare il.certificato..."; beh la collega si è semplicemente attenuta alla legge proteggendo, al medesimo tempo, sua figlia, eventuali passeggeri dell'autovettura, eventuali occupanti di altre auto o pedoni...

Spero come questo messaggio sia chiaro.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta, non voglio certamente sostituirmi al medico, so che ci sono delle normative in materia di patente....quello che volevo dire è che se mia figlia ha avuto quella crisi è dipeso esclusivamente dall'errata valutazione dello specialista che ha praticamente eliminato il farmaco. I problemi della ragazza sono più"semplici" per fortuna. Per quanto riguarda il rapporto paziente/medico credo che debba essere di fiducia e comprensione.... Uno può essere anche il più bravo medico al.mondo ma se mi incute timore non posso essere a mio agio e parlare serenamente..... Comunque, nessun problema,,aspetteremo il fatidico anno e dopo se ne riparlerà....