Scarsa resistenza alle cure farmacologiche

Mi e' stato diagnosticato il doc dall'età di 25 anni complicato da una situazione genitoriale difficile. Dopo una terapia farmacologica con psicoterapia ho capito diverse cose e con l'età mi sono stabilizzato. Di recente a causa di diversi stress mi sono ricomparsi i sintomi in maniera fastidiosa. Il fatto e' che quando inizio le cure farmacologiche mi sento a pezzi. Stanco, demotivato e leggermente malinconico. Ho provato cipralex, seroxat, fluoxeren e ora sertralina. In genere dopo una quindicina di giorni smetto la cura con la convinzione di sentirmi quasi peggio che senza farmaci. Mi e' stata proposta una psicoterapia a breve termine ma per il momento non ho il tempo di farla.
Come fare? Resistere almeno fino alla visita di controllo a giugno o considerare soluzioni meno invasive?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
se non si cura adeguatamente come fa a stare bene?
Per la salute bisognerebbe trovare il tempo, gli effetti dei trattamenti farmacologici vanno riportati allo specialista prescrivente, le cure non vanno sospese dopo poco tempo di sua spontanea volontà.


Sarebbe opportuna una rivalutazione specialistica diretta per il trattamento farmacologico (psichiatra) così come una ripresa della psicoterapia, come le è stato indicato.

Se resistere o meno spetta a lei decidere, ma se i sintomi sono fastidiosi e disturbano la sua quotidianità varrebbe la pena di intervenire in modo opportuno.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Per il momento sto seguendo la cura prescrittami dallo specialista. Con la sertralina mi sembra di essere più tranquillo anche se sono solo undici giorni che la sto assumendo. Però avverto sintomi quali, stanchezza e un calo dell'umore. Le cure psicoterapiche per ora non posso effettuarle, sia per motivi economici che lavorativi. Cercherò di resistere per correttezza nei miei confronti e dei miei famigliari nonchè del medico curante.Si in effetti in questo periodo il disturbo si e' fatto invasivo. Il mio dilemma e' che mi sento come diviso in due. Una parte vuole effettuare la cura l'altra no nella stessa percentuale.
La ringrazio per il consiglio
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Continui il trattamento farmacologico e si rivolga al suo medico per ogni dubbio in merito, per quanto riguarda la psicoterapia può sempre rivolgersi al servizio pubblico presso i centri ASL deputati del suo territorio al costo del ticket.