Una contraddizione o no?

Cosa vuol dire quando un uomo con il quale stai da 3 anni (età mia 33, sua 38) ti dice "io vedo la mia vita con te, il mio futuro con te, dei figli con te, una casa con te. Ti vedo. Tu sei la donna della mia vita. Io ti amo e non ho mai avuto dubbi su questo. Ma non è questo il momento di prendere una casa insieme"? Perché mi sembrano contraddittorie le due cose? Cosa gli fa dire questa cosa?
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile utente,
lo ha chiesto a lui? Se lo ha fatto, cosa le ha risposto? Se non glielo ha chiesto, cosa glielo impedisce?


Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
immaginare di dare un senso a parole dette così, anzi riportate, senza il paziente o meglio le dinamiche di coppia è fuorviante e poco professionale.

Sembra una contraddizione tra il sentire ed il momento storico, ma siamo online e sono soltanto ipotesi.

Dovrebbe, come suggerito dalla Collega, chiedere a lui e poi cercare di capire di più

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentilissime Dott.sse Ferretti e Randone
Innanzitutto grazie.
Sì l'ho chiesto a lui, la sua risposta: vorrei tornare ad avere la stessa felicità che avevo un anno fa e far sì che il momento di andare a vivere insieme avvenga in modo naturale, così come un anno fa.
Un anno fa in cui non è avvenuto perché sono stata io a tirare un po' il freno a mano a causa di una storia passata di più di 10 anni, con convivenza e finita male. Prima io volevo pulire di ciò che c'era nel mio passato. Questo per farvi capire un minimo di regresso. Mi chiedo peró: l'attesa è una buona idea?
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Io non riesco mai a capire come mai alla seconda mia replica nei messaggi poi la conversazione muore in questo sito. Lo scopo è quello di chiedere un consulto reale e a pagamento oppure quello di dare uno spunto di riflessione maggiore a coloro che chiedono un consulto?
Mi è poco chiaro. Perdonatemi, ma è la seconda volta che mi capita.
E credo che sia scorretto umanamente. perché noi riflettiamo su quello che leggiamo, non sono per noi solo segni grafici.

Grazie
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile utente,
Si risponde quando si può e se si ritiene utile continuare a replicare. I consulti in questo sito sono delle indicazioni si forniscono spunti di riflessione che mai vanno confusi come alternativa ad una visita dal vivo, come ben specificato nelle linee guida.
E guardi che è una garanzia per gli utenti perché le situazioni che vengono trattate sono sempre di una complessità tale per cui non è possibile trattarle adeguatamente in questo contesto. Ripeto, è una garanzia per chi ci scrive; Noi professionisti, per legge e per etica professionale, non trattiamo con superficialità i problemi che ci vengono posti.
Il colloquio reale è insostituibile, lo può fare a pagamento, ma anche in convenzione presso consultori pubblici o privati accreditati.

Mi auguro di essere stata chiara.
Un caro saluto,
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile Dott.ssa la ringrazio per la chiara risposta.
Non ho mai confuso questo sito con un consulto reale. Ma se espongo una situazione, e mi vengono fatte domande, io vado avanti a rispondere e mi ritrovo spesso con una risposta mia e una non risposta dall'altra parte. Per questo poi mi rimane una domanda in sospeso alla quale non posso trovare "colore" nell'immediato. Come è nel mio caso, guardando sopra.
Ma la ringrazio della chiarezza.
Una buona giornata
Giulia
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Le domande che poniamo servono come riflessione alla persona che ci chiede aiuto. Lo scopo non è tanto la risposta, quanto una questione alla base"aveva pensato a questa sfaccettatura della cosa? "
Nello specifico ci chiede se è una buona idea aspettare per la convivenza.
È una buona idea per chi? Per il suo compagno che deve ancora risolvere delle questioni, cosi come ha fatto lei in passato? Perché lei non vuole aspettare? Perché lei è pronta? Oppure perché non si sente sicura ed ha paura di perderlo?
In un colloquio dal vivo si procede così, per domande ed approfondimenti vari, poi si arriva ad un punto in cui le risposte sorgono dentro di lei e sentirà qual è la cosa giusta, la potrà dire con lo psicologo che la segue, e capire quello che è giusto per lei.

È più chiaro ora?
[#8]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Sì è più chiaro ora.
Credo sia una buona idea per lui, per fargli risolvere questioni come ho fatto io in passato. Io non voglio aspettare perché sono pronta e perché sono certa che a noi manca proprio questo tassello per arrivare a quella serenità che tanto cerchiamo. Perché quando siamo insieme siamo noi. Sono pronta ora perché ho "pulito" di tutto ciò che mi ha lasciato la mia convivenza passata. Questa è la risposta.