Fitte (poco dolorose) orecchio, collo e lato destro cranio

A seguito di un raffreddore, circa 3 settimane fa, ho iniziato a sentire delle fitte all'orecchio. Il medico, ispezionando il canale uditivo, riscontrava un forte rossore, perciò mi prescrisse una cura antibiotica per 6 giorni. Dopo una settimana, il dolore non era passato del tutto ed in occasione di un ulteriore controllo a seguito di una ricaduta del raffreddore, il medico mi ha prescritto nuovamente lo stesso antibiotico associato al Localyn oto gocce per altri 6 giorni. Ora non ho più il raffreddore ma le fitte oltre ad essere all'interno dell'orecchio si sono estese al cranio, alla nuca, al collo ed alla spalla ma sempre dallo stesso lato; ho notato che provo dolore anche premendo in un punto tra l'orecchio e la tempia. Preciso che tutti questi dolori non sono mai stati lancinanti ma sempre sopportabili, a volte anche lievi. Due giorni fa mi sono recato dal medico il quale mi ha detto che il condotto uditivo era perfetto (non presentava nè tappi di cerume, nè rossori) e dopo aver tastato cranio e collo e non aver notato nulla di insolito (a parte un piccolo gonfiore di un linfonodo della gola) mi ha prescritto un antinfiammatorio (2 volte al giorno per 3 giorni). Le fitte non sono purtroppo passate. Ho fatto (come al solito) il grosso sbaglio di digitare i miei sintomi nei motori di ricerca e sono risultate le peggio malattie, quindi mi sono spaventato. A questo punto quali altri controlli dovrei fare? Di cosa potrebbe trattarsi?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, poiché ha già effettuato gli abituali accertamenti del caso, le consiglio di considerare anche un'ipotesi solitamente trascurata: A lato della terapia medica può essere utile considerare l'opportunità di rimuovere l'eventuale conflitto tra condilo mandibolare e l'orecchio.
Questo conflitto, se presente, può interessare anche la tuba (quel tubicino che mette in comunicazione l'orecchio medio con il retrobocca), posto che nel cattivo funzionamento della tuba c'é la chiave interpretativa della maggior parte delle otiti, come anche della predisposizione di alcuni pazienti a soffrire periodicamente a vari disturbi all'orecchio.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. Il dolore inspiegabile all’orecchio di questi sintomi è fra i più tipici.
Per questo le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità .
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Visto il protrarsi del dolore ho deciso di effettuare una visita da un otorino, specializzato in maxillo-facciale, il quale dopo avermi visitato non ha rilevato alcuna anomalia apparente; mi ha però detto che se il dolore fosse continuato avrei dovuto effettuare una panoramica dentale ed una RX ai condili mandibolari (ortopantomografia e rx articolazioni temporomandibolari digitalizzata a bocca aperta e chiusa), cosa che dopo una settimana ho fatto.
Il referto è stato il seguente:
- Disontiasi del 48;
- Non alterazioni osteostrutturali dell'ATM;
- Più ampia della norma l'escursione protusiva condilare.
Ho anche effettuato un'ecografia del collo (perchè il medico di base ha rilevato un leggero gonfiore) ed il dottore mi ha detto di non aver rilevato nulla di cui debba preoccuparmi (ha verificato anche la ghiandola parotide)
A questo punto l'otorino mi ha consigliato di togliere il dente del giudizio dicendomi che "potrebbe" essere la causa del dolore.
Mi ha anche aggiunto di provare questa strada in quanto più veloce per l'eventuale risoluzione del problema e solo se dovessi continuare a star male effettuare altre indagini, non meglio specificate.
Secondo lui infatti effettuare altre indagini potrebbe essere molto complicato vista la difficoltà di scoprire disturbi della zona ATM.
Non me la sono sentita di chiedergli di farmi fare una risonanza ma me ne sono immediatamente pentito.
Ormai è un mese e mezzo che ho questi fastidi: ho piccole fitte sparse tra orecchio (interno), tempia e cranio lato destro, inoltre ho un dolore costante a collo e spalla (sempre dal medesimo lato).
Visto il tempo trascorso ovviamente inizio ad essere molto preoccupato.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, prescindendo ovviamente dalle persone, la figura professionale adatta a considerare il suo caso non é nè l'ORL nè il chirurgo maxillo facciale, ma un dentista-gnatologo esperto veramente in problemi dell'ATM
"solo se dovessi continuare a star male effettuare altre indagini, non meglio specificate"
L'approccio gnatologico è essenzialmente clinico, e solo raramente necessita di approfondimenti per immagini, per lo più a scopo di eventuale conferma di ciò che si è comunque rilevato con le mani e con gli occhi, ovviamente se l'operatore è esperto in problemi dell'ATM. Il fatto di aver richiesto "una RX ai condili mandibolari ( rx articolazioni temporomandibolari digitalizzata a bocca aperta e chiusa)", esame che può dire ben poco, (e infatti non ha detto nulla) non deporrebbe per una particolare specifica competenza, e a maggior ragione la ventilata possibilità di approfondimenti (quali? "non meglio specificati"): delle due l'una se sono indispensabili alla diagnosi era giusto prescriverli, ma se non si é fatto un'idea della situazione, probabilmente potranno solo aumentare il peso del suo dossier.
La risonanza, che personalmente non richiedo quasi mai, la può richiedere lo gnatologo che sa cosa sta cercando sulla base di riscontri clinici dubbi che ha avuto durante la visita.
Il dente del giudizio può avere suoi motivi per essere estratto, ma raramente è coinvolto in questo tipo di problemi. Comunque toglierlo è quasi sempre non sbagliato.
Cordiali saluti ed auguri
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dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Bernkopf, non voglio assolutamente mettere in dubbio il suo parere. Ho letto attentamente i concetti espressi nei siti linkati ma ho preferito (almeno inizialmente rivolgermi ad un otorino, esperto anche in maxillo facciale giusto per escludere patologie più gravi.
purtroppo sono una persona un pó ipocondriaca ma questa brutta parte del mio stato d'animo è stata senz'altro amplificata da quanto recentemente susuccesso a mia madre: le è stato diagnosticato un carcinoma a livello della gengiva, nonostante i vari professionisti le avessero o sottovalutato il problema o riferito che era conseguente per l'appunto a disordini temporo mandibolari. Penso che possa capire quanto io sia preoccupato in questo momento. Speravo infatti, ppstando il mio problema nella sezione otorinolaringoiatria, di avere un parere anche da un otorino. Magari il mio problema deriva proprio da un disordine temporo mandibolare e probabilmente la persona che fa per me è per l'appunto uno gnatologo ma ora sono più concentrato ad effettuare approfondimenti interni anche se (mi auguro) potrebbero servire solamente ad accrescere la mia cartella clinica