Rimedi contro gli attacchi di panico

Buongiorno,
Circa un mese fa ho avuto il mio primo attacco di panico, che è iniziato con brividi e difficoltà respiratoria fino ad arrivare a tachicardia, dolore e bruciore al petto, nausea e intorpidimento a entrambe le braccia. Essendo la prima volta, mi sono spaventata molto e ho chiamato l’ambulanza. In ospedale mi hanno fatto un ECG, che ha escluso un problema cardiaco. Sono stata visitata da uno psichiatra, che mi ha prescritto il delorazepam. Non l’ho mai preso, a causa dei forti effetti collaterali.

Da quel momento ho avuto altri episodi, ma sono riuscita più o meno a controllarli.
Dato che non intendo assumere farmaci, vorrei risolvere questo problema con metodi "naturali". Per questo motivo vorrei farvi delle domande:

1. L’alimentazione influisce sugli attacchi di panico? Io non mangio in modo sano e sfogo il mio stress scolastico mangiando molti dolci, anche quando non sento lo stimolo della fame. Se riducessi drasticamente l’apporto di dolci e mangiassi molta più frutta e verdura, la situazione migliorerebbe?

2. Dormo molto poco. Spesso mi sveglio alle 5.00 o alle 4.00 per studiare e vado a letto alle 23.30, dormire 8 ore al giorno mi aiuterebbe?

3. Se durante la tachicardia facessi dello sport leggero (40/60 min di camminata a 5 km/h), questa peggiorerebbe? e lo sport potrebbe aiutarmi a migliorare la situazione?

4. Fare quotidianamente dello sport ridurrebbe le possibilità di insorgere degli attacchi di panico?

Scusate il disturbo, ma vorrei intervenire prima che la situazione peggiori.
Potreste, inoltre, indicarmi altri possibili metodi per prevenire questi attacchi?

Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile ragazza,
i "metodi naturali" che elenca sono estremamente utili per mitigare un probabile disturbo di tipo ansioso: alimentazione sana, igiene del sonno, attività sportiva leggera ma regolare.
Tuttavia potrebbero non bastare.
Sarebbe opportuno che effettuasse una consulenza da uno psicologo per capire cosa ha scatenato l'attacco di panico e per evitare altri disturbi simili.
C'è qualcosa che la preoccupa in questo momento della sua vita? Ci sono situazioni che le generano particolare stress?

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

[#2]
Dr.ssa Elisa Sala Psicologo 54 1
Cara ragazza,
concordo con la collega nel dirle che migliorare il proprio stile di vita è sempre cosa utile ma lei sta cercando in qualche cosa di esterno probabili cause ai suoi sintomi.
Invece gli attacchi d panico sono dei segnali che il nostro corpo ci invio per dirci che qualcosa non va, non stiamo esprimendo parti di noi stessi. Provi ad ascoltarsi, a cercare dentro di sé le risposte. Per questo le consiglio un percorso di sostegno psicologico.
Un caro saluto

Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia

[#3]
dopo
Utente
Utente
Sì, sto vivendo una situazione di stress in famiglia e a scuola.
Sto facendo la maturità e studio molto. In questi ultimi mesi sto vivendo in un clima di ansia e paura, dal momento che nonostante il mio studio temo di non essere in grado di affrontare l'esame. Gli attacchi di panico sono sorti verso la fine del secondo quadrimestre, dunque penso che la causa sia la scuola.

Purtroppo non ho il tempo per rivolgermi a uno psicologo, ma se dovessi avere un altro attacco di panico dopo la maturità prenderò in considerazione quest'ipotesi.

Grazie mille per l'aiuto.
[#4]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Non si trascuri. Trattare un episodio di attacco di panico al suo esordio può essere abbastanza rapido. Se si tratta di un episodio singolo ed isolato, legato semplicemente ad un periodo di sovraccarico emotivo e cognitivo, potrebbe aver assolto la sua funzione, cioè indicare che forse è il momento di staccare e prendere una pausa.
Se l'episodio si inserisce nel quadro di altre questioni che la riguardano, ad esempio ansia, insicurezza, tendenza al perfezionismo, forse sarebbe il caso di non aspettare e chiedere un consulto ad un nostro collega di persona. I sintomi possono essere segnali di un disagio che chiede di essere preso in considerazione e non più rimandato. Questo nell'ottica di numerosi orientamenti psicoterapeutici, tra cui quello psicodinamico.

Non c'è uno psicologo presso il suo istituto scolastico?

Cari saluti,
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