Miopia ad "insorgenza tardiva"

Gentili Dottori,
all'età di 22 anni,dopo qualche mese di visione offuscata con difficoltà soprattutto nelle ore notturne,recatomi dall'oculista,mi è stata diagnosticata una lieve miopia,precisamente -0,50 ad entrambi gli occhi.Mi è stato prescritto di indossare gli occhiali tutte le volte in cui ne sentissi il bisogno (guidando piuttosto che al cinema,allo stadio o guardando la tv etc) ma pochi mesi dopo mi sono ritrovato con un leggero aumento di -0,25 per occhio. Premetto che in famiglia non ho alcun parente miopie e l'oculista è stato incerto nel trovare una causa,dicendomi che "può succedere"anche alla mia età di diventare miopi;vorrei però capire se utilizzare l'occhiale possa contribuire a velocizzare questo processo. In parole povere,è vero che indossando l'occhiale gli occhi non si adattino più a vedere da lontano e quindi si peggiora più velocemente? E' consigliabile l'uso di lentine (sempre nelle situazioni suddette) o è preferibile sempre l'occhiale?

Ringrazio anticipatamente chi risponderà.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
sicuramente occhiale noel caso di miopia lievissima e’ molto meglio

la sua e’ una miopia tipica non ha alcun insorgenza TARDIVA

tardiva sarebbe a 50 anni e si parla di miopia d’indice perche’ legata a patoogie.

le allego un mio appunto che trova su medicitalia





Epidemia di miopia

Nel mondo ci sono davvero miliardi di smartphone, tablet e personal computer. Sempre piu’ ragazzi si avvicinano al mondo digitale, i social network, facebook, twitter, i tablet e i telefonini fanno parte ormai del nostro corpo come un braccio o una mano.
Gli smartphone vengono usati anche mentre si mangia, si è al lavoro o a scuola, ci si fa la barba o ci si trucca, per troppe ore durante la giornata.
Questa modernizzazione e digitalizzazione così rapida crea conseguenze: il 21% dei ragazzi tra 18 e i 25 anni è MIOPE, e si prevede questa percentuale arriverà al 40% nei prossimio decennio.
I MEDICI OCULISTI di tutto il mondo si sono allarmati come di fronte ad una vera e propria epidemia di miopia.
Il primo grido d’allarme è stato lanciato nel maggio 2012 da uno studio australiano pubblicato su The Lancet.
Lo studio, effettuato nell’Asia del miracolo economico (Cina, Giappone, Taiwan, Singapore, Hongkong, Corea del sud) mostrava che alla fine del percorso scolastico addirittura il 90% dei giovani delle zone urbane non aveva più una perfetta acuità visiva, e presentava un qualche difetto visivo, prevalentemente una lieve miopia.

Nella miopia c’è naturalmente in ballo una predisposizione genetica.

Ci sono “famiglie di miopi”, anche per questo vizio di rifrazione può essere applicato il famoso binomio eredità/ambiente.

Trascorrere tante ore al chiuso davanti al computer, navigare su Internet, inviare sms e giocare ai videogames sono comportamenti che affaticano la vista dei nostri ragazzi e soprattutto dei nostri bambini.

Inoltre, l’utilizzo costante ed assiduo degli smartphone aggrava di certo la situazione.

La culla della miopia sono le civiltà che hanno sviluppato la scrittura (io affermo spesso: “dove c’e’ miopia c’e’ cultura...”).

L’evoluzione della specie umana non ce la fa a star dietro alla rapidissima evoluzione tecnologica. L'occhio umano non e' stato in grado di evolversi così rapidamente, di adattarsi.

i nostri occhi sono fondamentalmente quelli di un uomo di 2000 anni fa, cacciatore e nomade, che utilizzava gli occhi soprattutto per vedere da lontano.

Oggi in Europa una persona su tre soffre di una miopia più o meno marcata, vale a dire che siamo arrivati ad una percentuale del 35% contro il 20% degli anni Settanta e il 10% degli anni 30.

Ma per il diffondersi così rapido della miopia è stata ipotizzata anche un’altra causa: la scarsità di luce naturale.

Due studi pubblicati su Ophthalmology (realizzati uno a Taiwan, l’altro in Danimarca) hanno mostrato che se i bambini trascorrono più tempo all’aperto si riduce il rischio di miopia, perché la dopamina, un neurotrasmettitore prodotto nella retina sotto l’effetto della luce naturale, gioca un ruolo cruciale nella buona trasmissione delle immagini al cervello, e sembra anche che sia in grado di evitare una crescita eccessiva dell’occhio dalla nascita ai 25 anni, il cosiddetto “occhio troppo lungo” che rende l’occhio miope.

I bambini quindi non devono rimanere a lungo in ambienti confinati sia in casa che nelle aule scolastiche. La luce naturale sicuramente previene la miopia.

Un altro effetto spiacevole è causato dalla cosiddetta luce blu.
La luce blu è parte dello spettro solare e naturalmente viene diffusa dal sole, ma la luce artificiale, i Led, gli schermi degli smartphone, dei tablet, e altri videogiochi o gadgets riescono a emettere radiazioni Blu anche il 30% in piu’ di quella presente in natura.

La Luce Blu ha una lunghezza d’onda corta e quindi una maggior frequenza ed energia, che provoca sfocatura e una riduzione di contrasto sulla Retina.
E’ stato dimostrato che la lunga esposizione alla luce blu che provoca rossore e irritazione agli occhi, secchezza, affaticamento e visione offuscata , oltre a mal di testa e a disturbi del sonno, con alterazione del ritmo sonno/veglia.

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Utente
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Dottore la ringrazio per la celere ed esaustiva risposta,cordialità.
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