Campi da calcetto cancerogeni: rischi per la salute?

Salve vorrei chiedere un parere su questo presunto problema sollevato negli ultimi anni.

Gioco spesso a calcio (con regolarità una o due volte a settimana) sui campi in erba sintetica.

In questi campi però negli ultimi anni per ridurre l'attrito con il manto, hanno messo al posto della sabbia dei gommini neri, derivati dai pneumatici delle macchine che hanno esaurito la loro utilità.

Ora non so se chi mi risponderà li abbia mai visti, ma sono molto piccoli e non essendo ecologici, si pensa che potrebbero essere cancerogeni.

E' stato lanciato anche un allarme dai NAS e dall'Istituto della Sanità perchè pare ci siano delle quantità Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), metalli pesanti (zinco) e composti aromatici volatili in molti casi molto superiori ai limiti tollerabili

Ora la mia domanda è questa:

che rischi ci sono per la salute? dato che spesso visto lo sport si finisce con l'avere un contatto o delle escoriazioni causa azioni di gioco, o comunque si finisce per toccarli etc, sono realmente pericolosi per la salute?

grazie in anticipo a tutti

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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile signore
Quello che Lei racconta sembra essere una storia che si ripete continuamente. Le nostre città si sono trasformate in un ricettacolo di sostanze chimiche artificiali nocive per la salute. Sfortunatamente gli effetti nocivi si evidenziano dopo molti anni e questo fatto mette al riparo gli esecutori dell'inquinamento. Nel suo caso le posso indicare quello che nel 2013-2014 ha fatto un cittadino bresciano che aveva dubbi sulla salubrità dell'acqua bevuta dal suo bambino alla scuola materna. Contro il parere di tutte le autorità, fece analizzare l'acqua in un laboratorio privato e fu riscontrata una concentrazione di Cromo esavalente di 10.9mcg/litro.
Affronti questa tematica e la porti avanti
cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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Utente
Utente
gentile dottore la ringrazio per l'attenzione e la disponibilità, ma in che senso devo affrontare questa tematica e portarla avanti?

Le volevo chiedere, frequentando questi campi poche volte l'anno, non sono un assiduo frequentatore, la media è una volta a settimana per 3 o 4 mesi, ci sono lo stesso rischi elevati?

cordiali saluti
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore
c'è un vecchio detto che dice: "affinché il male avanzi è sufficiente che i buoni non facciano niente". Se reputa che ci siano dei veleni nel campetto, non importa se lo frequenta poco o tanto, quello che è importante è che Lei ha visto quello che altri non vedono. Utilizzi la sua sensibilità per approfondire il sospetto e aggregare chi pensa come Lei. Ci sono molte persone attive in questo settore. Chissà che Lei non abbia ragione e riesca ad ottenere dati concreti nel mare dell'immobilismo interessato.

Il carcinogeno una volta entrato nella cellula riesce a determinare il danno sul DNA in una frazione di secondo. La regola è che il danno viene riparato, ma come le ho detto nel 35% dei casi il danno si stabilizza e determina un cancro. Il tempo che intercorre da quel momento è in stretta relazione al tipo di cellula che è stata danneggiata. Possono passare anni e l'evento dannoso essere dimenticato dalla persona, ma non dalla cellula.
cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio per il tempo che mi sta dedicando, nei prossimi giorni proverò a raccogliere altre informazioni

Però questo suo ultimo messaggio non mi ha tranquillizzato tutt'altro, mi ha angosciato! sto pensando di smettere di giocare e fare tutt'altri sport

Ancora grazie e cordiali saluti
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile signore
L'inquinamento ambientale ed alimentare sono una fonte importante di preoccupazione per molte persone addette ai lavori, ma anche per chi ama la natura.
La maggioranza della popolazione vive la vita incurante di quello che succede intorno fatto salvo fare recriminazioni nei letti di ospedale . Lei ha delineato due possibilità: la prima quella di approfondire la problematica dei pallini di pneumatici usati e la seconda di salutare tutti e scegliere un altro sport. Sono ambedue valide sia singolarmente che in combinazione.
Se però le piace quello che sta facendo lo continui a fare, senza essere influenzato dalle azioni delle altre persone. Segua la sua mente e percorra la sua strada.
cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore, a me piace giocare a pallone, non lo faccio ne come lavoro e ne come attività fisica agonistica, ma per fare un pò di attività fisica divertendomi.

Il problema però è che tutti i campi di oggi in tutta italia vengono fatti con questi gommini, dai più famosi e belli ai circoli meno conosciuti.

Quindi che fare?

Siccome non trascorro così tanto tempo su questi campi, ecco perchè chiedevo i pericoli, perchè immaginavo ci fosse anche un discorso da fare, sul tipo di materiale cancerogeno e soprattutto sul tempo che si passa "a contatto" con esso
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile signore
le risponderò brevemente. Ci sono nuove teorie su come affrontare la cancerogenesi. Le consiglio di leggere i libri di Colin Campbell "The china study e "Whole vegetale integrale". Prossimamente pubblicherò anche un libro sull'argomento. Alla sua domanda "che fare" La consiglio di continuare nella sua passione e di valutare attentamente lo stile di vita alimentare per bilanciare i rischi dei cancerogeni.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore, nel ringraziarla per il suo tempo e le sue risposte, proverò a seguire il suo consiglio, anche se non sono tranquillo, alla fine non ho trovato delle risposte al mio dubbio, nel senso che non so se mi fà male continuare a giocare su questi campi o no, ora proverò a raccogliere altre informazioni per documentarmi meglio, ma la mia preoccupazione e l'indecisione sul continuare o meno rimangono

Cordiali saluti, buon proseguimento e grazie ancora per il suo tempo