Tac toracica a strato sottile

Salve, necessito di un consiglio sul da fare. Dopo una lunga serie di accertamenti per un problema di vista a un occhio operato di cataratta da oltre due anni, che non hanno riscontrato nulla di patologico, mi è stata indicata una TAC a strati sottili con mdc per sospetto sarcoidosi (forse per vecchie emorragie notate). Ora avendo avuto mia madre allergica allo iodio temo il mdc contenente iodio, io non so se sono altrettanto allergico) e mi chiedo ed ho chiesto allo specialista che mi ha prescritto questo esame se non potessi evitare il mdc. Mi ha risposto che prima di fare la tac ne parlassi col radiologo per decidere se farla con o senza. Ho chiesto appuntamento, ma mi è stato detto che il radiologo avrebbe eseguito quanto prescritto, non prendendo sue iniziative. La domanda è: c'è differenza sostanziale tra tac con e senza mdc? Nel caso, come faccio ad accertare se sono anch'io allergico o no allo iodio? E' possibile ottenere risultati analoghi tra le due modalità, quanto meno accostabili? Grazie!
[#1]
Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21 2
Gentile Signore,
esiste di certo una differenza tra la tac con mdc e quella eseguita in condizioni basali, ovvero senza mdc. Il mezzo di contrasto serve a studiare il comportamento di alcune lesioni riscontrate all'esame basale, a meglio definirne i rapporti con le strutture anatomiche vicine ed in genere a dare informazioni più complete ai medici che la seguiranno. Non è detto che il mezzo di contrasto debba per forza essere somministrato al paziente. Questa scelta dipende dal quesito clinico cui si deve rispondere e deve essere compiuta esclusivamente dal Medico Radiologo. E' chiaro che Lei dovrà discutere con il Medico Radiologo ed essere informato sui rischi e sui benefici della tac con mdc nel caso fosse necessaria la somministrazione.
Non sono d'accordo sul fatto che il Medico Radiologo sia un mero esecutore di indagini richieste da altri Specialisti, poichè solo a lui spetta la decisione se somministrare o meno il mezzo di contrasto in relazione a cosa vogliono sapere i colleghi. Proprio per le ragioni sopra esposte gli specialisti che la seguono dovranno indicare nella richiesta il quesito clinico ed in base a quello il radiologo (anch'egli medico prima di essere specialista) deciderà se, ed in quali modalità, somministrare il mdc previa acquisizione di esplicito consenso scritto da parte Sua. Ove esistessero ragionevoli dubbi circa il suo "stato allergico" potrebbe essere necessario che Lei assuma dei farmaci prima della tac con mdc per ridurre il rischio di reazioni allergiche (premedicazione) ove il mdc fosse strettamente necessario.
Si affidi pertanto al suo Radiologo di fiducia e sostenga un aperto colloquio con lui mettendolo al corrente della sua storia clinica.
Cordialità.

Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. dott., innanzitutto la ringrazio per la cortese risposta che ritengo di estrema chiarezza e precisione. Le mie perplessità, dunque avevano ragion d'essere. Ora il problema è come affrontare la questione col radiologo. Dalle mie parti per avere un appuntamento si passa esclusivamente attraverso i call center con i quali è inutile oltre che impossibile discutere, dunque il radiologo di fiducia. Non esiste una tale figura in un mondo tanto dissociato. Oggi Una radiografia la faccio qui per motivi di urgenza, domani devo farla a cento km di distanza e, se per caso fosse nello stesso studio oggi uno e domani chissà, salvo pagarsi di tasca propria l'esame, cosa dai costi proibitivi. A mia richiesta, avendo un'impegnativa già scritta, è stato risposto che il radiologo "esegue solo ciò che sta scritto sull'impegnativa e non si permette di variare a suo giudizio". Questo il motivo del mio appello a cui lei ha risposto in modo estremamente professionale sì, ma anche molto umano, motivo per cui la ringrazio ancora. Vedrò che fare parlandone col mio medico di base prima e con un altro specialista poi. Cordialità.
[#3]
Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21 2
Gentile Signore,
spesso l'impostazione manageriale ed aziendale delle strutture sanitarie tende a generare queste storture. Qualsiasi specialista è medico prima di ogni cosa, a volte lo dimentichiamo!
L'idea di instaurare un buon rapporto con il medico curante è senz'altro una buona idea.
Le auguro infine di poter trovare il miglior interlocutore possibile in modo che si possa ben inquadrare la sua condizione clinica ed effettuare la migliore indagine diagnostica per le sue esigenze.
Un caro saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ce ne fossero e ce ne vorrebbero medici come lei che tiene ancora ben presente il motivo della propria scelta professionale e il giuramento di un tal Ippocrate, ormai, credo, piuttosto desueto, ma fa piacere sapere che esistono ancora persone come lei, che ringrazio ancora di cuore per la comprensione. Spero di trovarne sulla mia strada. Con stima incondizionata!!!