Penso costantemente al suicidio, ho 18 anni

Ciao, scrivo qui perché mi sento veramente disperata, ho 18 anni e non ho più voglia di vivere. Prima ero una ragazza sempre sorridente che amava andare a scuola e uscire con gli amici, poi il vuoto, non voglio più andare a scuola non voglio uscire, non faccio altro che restare a casa a piangere dormire e stare per la maggior parte del tempo in camera mia a pensare di suicidarmi, credo di non valere più and nulla sa quando mia sorella è partita all'estero, mi sento sempre sola.. Ho anche degli attacchi d'ansia. Penso questo perché non voglio più essere un peso per la mia famiglia. Scrivo qua e vi chiedo aiuto, grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragzza,
l'adolescenza è un'età piena di crisi esistenziali, la letteratura ce ne dà prova.
E tuttavia esse vanno ben distinte da forme depressive, che afferiscono ambito della malattia.

Considerato che il Suo livello di sofferenza è elevato, Le consiglio vivamente un consulto di persona, anche presso il Consultorio della Sua città, "spazio giovani". Troverà un/a nostro/a Collega a cui di persona potrà esprimere il suo personale disagio.
Non attenda oltre.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

immagino che con tua sorella c'è un legame molto profondo, tant'è che mi pare di capire che il tuo malessere è dovuto alla sua partenza, dico bene?
Si è trasferita all'estero definitivamente?

Oltre a tua sorella (più grande? di quanti anni?) hai degli amici con cui prima di questa crisi uscivi?

Come mai dici di sentirti un peso per i tuoi genitori?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio entrambe le gentilissime dottoresse, si mia sorella è partita definitivamente e lavora all'estero, ha solamente due anni in più di me, credo di sentirmi un peso per i miei genitori perché quest'anno sono andata male a scuola e ormai non ci voglio più andare.. Grazie in anticipo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazza,

Se non riesce a continuare la scuola potrà cercare lavoro; forse anche Lei all'estero.
La separazione da sua sorella Le causa tuttora sofferenza, e durerà per qualche mese dalla partenza.
A tutto c'è rimedio, cercando di mantenere l'equilibrio personale. Non si abbatta, cerchi di pensare e fare cose positive per Lei e belle, aiuti in casa.


Se vede che la cosa proprio non va, le rinnovo l'invito in #1:
Considerato che il Suo livello di sofferenza è elevato, Le consiglio vivamente un consulto di persona, anche presso il Consultorio della Sua città, "spazio giovani". Troverà un/a nostro/a Collega a cui di persona potrà esprimere il suo personale disagio.




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dopo
Utente
Utente
Io penso questo perché mi sento inutile per i miei genitori Cara dottoressa, sono così bravi e io mi sento la pecora nera della famiglia..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Nessuno "è così bravo"
e nessuno "è la pecora nera".

Ognuno è un insieme di luci e ombre, Lei e loro.
I bambini idealizzano i genitori vedendoli come perfetti; ma dopo l'adolescenza si incomincia a vederli con i loro difetti e limiti. Forse è questa la strada che deve percorrere?

Come mai Sua sorella è andata così lontano?

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Perché non parlarne direttamente con questi genitore?
Sono certa che da entrambe le parti potreste scoprire scenari e realtà che non conoscete...

Cordiali saluti,