Ansia e paura

Salve Dottori,
sono una studentessa di 23 anni, al terzo anno di una facoltà scientifica ( tecnologie alimentari) e mi mancano 9 esami alla laurea. Sono stata sempre una ragazza studiosa al liceo, ho sempre fatto in modo che gli argomenti proposti mi suscitassero curiosità ( non riuscirei a imparare qualcosa a memoria giusto perchè devo farlo).
Già dal primo anno di Università non mi riconoscevo più, rimandavo sempre lo studio e, in poche parole, riducevo il mio studio poche settimane prima dell'esame ( anche 1-2 settimane prima ) e ciò non è fattibile per tutte le materie.
Non penso si tratti di paura del futuro, di ciò che potrò fare dopo la laurea... So già cosa vorrei fare da grande e ciò dovrebbe darmi una motivazione maggiore, ma non è così.
Sono sempre ansiosa, tendo a rimandare proprio perchè penso " tanto non ci riesco a passare questo esame" e mi riduco all'ultimo. Diciamo che la negatività ha sempre la meglio. Anche se una materia mi piace particolarmente, non sempre riesco a studiarla come vorrei. Non ho mai avuto autostima di me stessa, mi sono vista sempre inferiore agli altri e questo mi sta facendo rallentare e vivere in modo non sereno i miei anni. Ora sono arrivata al punto che mi paragono perennemente agli altri, al fatto che alcuni miei colleghi hanno già concluso il proprio percorso universitario, e io ancora sono qui a piangermi addosso. Vivo ogni piccola situazione, non solo in ambito universitario, sempre con molta ansia... facendomi problemi che, nella maggior parte delle volte, non hanno motivo di esistere. Per questa sessione, ho provato a iniziare almeno un mese prima lo studio, ma poco è cambiato. Fattori esterni, la mia ansia e la mia scarsa autostima hanno sempre la meglio. A volte mi chiedo se magari non ho sbagliato corso di studi, ma non credo. I miei genitori non mi hanno influenzato minimamente e poi, concludendo il tirocinio, ho capito che questo lavoro mi piace. Sottolineo che, con la separazione dei miei genitori, ho vissuto dei periodi non molto piacevoli ma pian piano ho accettato la situazioni. Mi sono sempre sentita addosso molte responsabilità e molte aspettative e forse questo non fa che peggiorare la situazione. Prendere una laurea a 24 anni ( conto di finire l'anno prossimo, spero) mi sembra già da falliti! Come posso cercare di essere più tranquilla? Questa situazione mi fa stare davvero male e influenza tutti gli aspetti della mia vita ( non faccio più sport, vorrei dormire sempre, esco raramente ). Vivo in un'apatia totale. Vi ringrazio tantissimo!
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

Lei ha già capito che

<<Non ho mai avuto autostima di me stessa, mi sono vista sempre inferiore agli altri e __questo__ mi sta facendo rallentare e vivere in modo non sereno i miei anni>>

<<Come posso cercare di essere più tranquilla?>>

Certamente, approfondendo le cause di quest'ansia che La tormenta, appurando quanto influenti siano i <<Fattori esterni>> e le <<molte responsabilità>> che cita.

Quindi, facendo chiarezza nelle proprie idee, magari consultando anche uno/a psicologo/a della Sua zona.

In quanto alla laurea, certamente prima la consegue e meglio è, ma tenga presente che le cose fatte di fretta e a tutti i costi, solitamente non sono soddisfacenti in termini di _qualità_.

Laurearsi uno o due anni dopo non fa molta differenza, mentre la qualità di ciò che fa può essere determinante per i passi successivi.



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Dr.ssa Valentina Nappo Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 90 22
Gentile utente,

dopo la separazione dei suoi, con chi ha scelto di vivere? Spesso, infatti, non è l'evento in sé ad essere difficile da metabolizzare, ma le dinamiche che si vengono a creare a causa dei "vuoti" e delle "assenze" che lascia.

L'ansia, per quanto sia un ospite indesiderato, arriva sempre per comunicarci qualcosa, dandoci la possibilità di accedere ad una parte di noi diversa. Ora, è importante che inizi ad occuparsi di sé: attraverso una psicoterapia potrà imparare a comprendere e a collegare la sua ansia alla sua storia passata e attuale.

Resto a disposizione

Dr.ssa Valentina Nappo
Terapia individuale, Terapia di coppia, Terapia familiare
Napoli - Pompei - San Giuseppe Vesuviano
www.psicodialogando.com

Dr.ssa Valentina Nappo - Terapia individuale, di coppia e familiare a Napoli

[#3]
dopo
Utente
Utente
Dott. Repici,
Intanto la ringrazio per la sua celere risposta.
In teoria sono già a conoscenza di ciò che mi frena, di cosa vorrei cambiare. Ma è come se non avessi quell'input per reagire, proprio perché, in qualsiasi situazione, continuo a pensare che tanto non riuscirò ad apportare un cambiamento. Rimango inerme,nonostante la mia mente capisca che non è giusto reagire così.
I fattori esterni di cui parlo sono non tanto l'ambiente in cui vivo, ma le diverse situazioni che nel corso dell'anno ho affrontato anche se non in prima persona, ma che comunque mi hai toccato nel profondo.
Per quanto riguarda la laurea, anche se impiegherò di più spero di vivere i rimanenti esami in modo più sereno e non in modo negativo.
La ringrazio nuovamente, cordiali saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa Nappo,
La ringrazio per la sua risposta.
Dopo la separazione, ho scelto di vivere con mia mamma insieme a mio fratello più piccolo.
Diciamo che non ho scelto io in prima persona, ai tempi è sembrato più giusto così.
Certo sono dispiaciuta nel non avere una famiglia unita, però è come se fosse stata una sorta di liberazione per me, visto il clima che si stava andando a creare a casa.
Ha ragione, dovrei pensare a me. Forse è il mio carattere, ma ho sempre pensato prima al benessere degli altri e poi al mio. Infatti quando si tratta di fare qualcosa per me stessa ( che sia lo studio o altro che mi faccia stare bene ) mi trovo nel panico assoluto. Spesso mi capita che, durante la giornata, abbia come dei flashback inerenti ad avvenimenti passati... Forse la mia mente vuole dirmi che non ho assimilato del tutto determinate cose. E forse tutto ciò influisce sulla mia persona. Non so se i miei pensieri sono giusti. La ringrazio nuovamente, cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Aggiungo qualche nota a quelle già ricevute dai Colleghi.

L'ansia non va negata, tacitata o sedata....ma ascoltata ed interpretata

Il suo corpo le sta dicendo qualcosa, andrebbe ascoltato anche perché il corpo non mente mai....

Si ascolti, cerchi di capire cosa le sta dicendo questo disagio - il significato va spesso oltre il sintomo offerto - e cerchi di riprendere quell'antico e smarrito dialogo mente/corpo.

Se non riesce da sola, si faccia aiutare da un nostro Collega

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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