Mi sento insoddisfatta e sola

Sono una ragazza di quasi 24 anni e la mia vita è diventata insoddisfacente da qualche mese. Quattro mesi fa ho preso la laurea triennale e, pur essendo uscita con il massimo dei voti, sono crollata emotivamente sin dal rientro a casa dopo la discussione, sminuendo il mio lavoro e il titolo di studio da me ottenuto (la vedo nera soprattutto dal punto di vista lavorativo) e sentendomi in un insostenibile debito di gratitudine nei confronti di tutti coloro che erano accorsi per me in quel giorno. Ho iniziato i corsi per la specialistica sei giorni dopo e ho ripreso a studiare dopo neanche due settimane, non riuscendo dunque a realizzare di aver raggiunto concretamente quella tappa. Lo studio è l'unica cosa che non è mai mancata nella mia vita. Da quando ho iniziato le superiori all'età di 14 anni è stato un susseguirsi di anni scolastici e accademici, accumulando nelle giornate peggiori fino a 8 ore di studio. Il conseguimento della laurea, per come la vedo io, è stato la causa scatenante di ogni mio malessere, perché da qui sono caduta in un baratro sotto ogni fronte. Sono rimasta senza amiche: alcune si sono fidanzate e hanno dimenticato di avere una vita all'infuori del proprio ragazzo, altre si sono trasferite per lavoro, altre ancora ho smesso di frequentarle per mia scelta già da un anno perché sembrava che dovessi rendere loro grazie della sacrosanta compagnia. Ho iniziato a rivedere anche la mia relazione sentimentale consolidata ormai da anni, mettendo in dubbio i miei sentimenti e la possibilità di costruire un futuro con questa persona che al momento rappresenta una delle poche gioie della mia vita. La mia città non consente inoltre svaghi di alcuni tipo, e mi sento letteralmente in trappola. Resto a casa a studiare la maggior parte del tempo, e la più semplice uscita di gruppo con la comitiva del mio ragazzo, un compleanno o una cena per me sono ragioni di gioia immensa, ma dopo un paio di giorni ricado nel baratro della monotonia, dell'insoddisfazione e della solitudine. Ho bisogno di stare a contatto con altre persone, ma nella mia situazione non è facile. Vorrei rivoluzionare la mia vita. Ho considerato la possibilità di cambiare città e l'utopia di trovare un lavoro per iniziare a vivere di nuovo. Anche esteticamente non mi sento più bene con me stessa e sto perdendo sicurezza. Ho preso 5kg negli ultimi mesi e pur seguendo e rispettando scrupolosamente una dieta prescritta da una specialista e facendo sport tre volte a settimana non riesco a perdere peso. L'unica cosa di cui non posso lamentarmi è la mia famiglia, che mi supporta e sopporta continuamente.
Vi ringrazio anche solo per aver letto questo sfogo, e sarò immensamente grata a chiunque abbia voglia di darmi un parere.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
La vita è fatta di bilanci.
Di cicli...che si aprono e si chiudono...
Di ferite e di cicatrizzazioni ...

Forse lei sta attraversando un periodo di questi...

La sua relazione messa in discussione...
Lo studio..
Le fatiche...
La sua immagine allo specchio...

Non si spaventi, cinque kg si perdono facilmente - se è serena... - e dalle fermate e ferite si riparte, spesso più forti di prima.

Se il disagio dovesse persistere, si faccia aiutare da un mostro collega.

Adoperi la sua famiglia visto che è così empatica e contenitiva, questa è una vera e propria risorsa.....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,

talvolta il raggiungimento di un traguardo svuota lo stesso di ogni significato. Lo si rincorre tanto e quando lo sia ha... non interessa più.
Il prezzo che si è pagato sembra sproporzionato al risultato.
Si inizia a fare bilanci, ad osservare criticamente la propria vita, compresa la relazione affettiva.

Fortunatamente la Sua famiglia si salva dal Suo "sguardo critico"...

Certamente un aiuto psicologico può aiutarLa, magari in una città vicina se la Sua è troppo "in vista". Si faccia aiutare prima di prendere decisioni forse affrettate o unilaterali.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/