Paura della depressione

Gentili dottori, intanto grazie per il vostro servizio che trovo davvero utile ed interessante. Sono ansioso da sempre. Ne conosco perfettamente il motivo, dovuto al rapporto più che burrascoso tra i miei genitori che mi ha accompagnato più o meno dagli zero ai quattordici anni, con altri sprazzi anche in epoca successiva. Ho vissuto sempre in uno stato di allerta, tensione che in me è continuata anche quando le acque si sono finalmente placate, perché non sapevo, diciamo, vivere con tranquillità, per me non era normale. Ho avuto lunghi periodi di ansia acuta, di paure, durante l'adolescenza e la prima età adulta. Poi tutto è andato scemando, me ne sono proprio dimenticato, mi sono laureato, sposato ed ho avuto due splendidi figli. Improvvisamente, tuttavia, quasi a conferma che la serenità non è una condizione che mi è familiare, mia moglie ha avuto un malore, è stata in coma, in pericolo di vita ed ha avuto una lunga ripresa che l'ha rimessa completamente in sesto, residuandole tuttavia una epilessia che ogni tanto le provoca delle crisi. Inutile dirvi che da allora la mia agitazione ha ricominciato a crescere, per sfociare, dopo circa 10 mesi dall'evento, in attacchi di panico ripetuti, ipocondria, continua ricerca di malattie mentali su internet, fino ad arrivare all'insonnia ed ai pianti continui con richieste di rassicurazioni. Mi sono rivolto ad uno psichiatra/psicoterapeuta con il quale ho iniziato un percorso, insieme a mia moglie ed ho anche assunto cipralex 10 mg per due anni e sono stato bene. Mi spiego, le mie paure di pensare a cose strane, di fare cose strane, di ammalarmi, erano sempre con me, ma non suscitavano alcuna reazione emotiva degna di nota. Dopo due anni ho scalato il cipralex e nel giro di tre mesi tutto è ricominciato. Ho provato tanta frustrazione nell'illusione che tale farmaco avesse curato definitivamente il mio disturbo ed ho così ricominciato a riprenderlo, per altri due anni. A marzo ho scalato il tutto ed eccomi qui. Punto e d'accapo. Ho iniziato a dormire di meno, i miei pensieri ansiosi ricorrenti hanno ricominciato a coinvolgermi emotivamente, ho ricominciato a navigare su internet, a chiedere continue rassicurazioni a piangere, a sentire lo stomaco chiuso ed a preoccuparmi per qualunque cosa. Ho consultato due diversi pischiatri che mi hanno confermato il disturbo di ansia e mi hanno consigliato di assumere lo xanax almeno la sera, cosa che sto facendo da una settimana con buoni risultati, infatti sto dormendo. Ho il terrore di avere la depressione e non faccio altro che ricercarne i sintomi su internet e mi ci ritrovo in molti di essi! Eppure nessuno degli specialisti mi ha mai fatto una diagnosi del genere. Secondo voi è possibile che ce l'abbia? Dovrei riprendere per la terza volta il cipralex? Vivere con dei sentimenti tiepidi e con animo indifferente? Spero in un vostro parere e vi ringrazio!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
<<A marzo ho scalato il tutto ed eccomi qui. Punto e d'accapo. <<

Gentile utente,

ha scalato i farmaci di Sua iniziativa, oppure in accordo con il curante?
Siccome non è la prima volta, una maggiore attenzione ai farmaci sarebbe auspicabile, fino allo stabilizzarsi del benessere dopo qualche tempo/anno.
Le pare che i farmaci La facciano "Vivere con dei sentimenti tiepidi e con animo indifferente? " E' questa la causa della resistenza che manifesta verso essi?

La psicoterapia continua? Ogni quanto effettua le sedute?



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Dottoressa bungiorno e grazie per l'attenzione. Ho scalato il cipralex la prima volta dopo averne parlato con il medico, la seconda volta di mia iniziativa, molto lentamente, una goccia al mese, e ne ho comunque informato il medico. Sono sfiduciato, non vedo cosa possa cambiare con un altro ciclo di tre o quattro anni se non il risultato di tamponare i miei malesseri.
Le mie emozioni con cipralex sono tiepide nel senso che mi porta via completamente l'emotività, che adesso è esagerata ma con il farmaco e' assente, ha presente il commuoversi quando si guarda un film o si ascolta una canzone? O quando si guarda il viso dei propri figli? E poi mi fa ingrassare e mi rende davvero meno sensibile. È un bel dilemma!!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente

<<Ho consultato due diversi pischiatri che mi hanno confermato il disturbo di ansia e mi hanno consigliato di assumere lo xanax almeno la sera<<

Dare fiducia alla indicazione - convergente - di "diversi psichiatri" mi sembra opportuno, considerato che La hanno visto di persona. Certo, i farmaci forse attutiscono, ma aiutano; talvolta sono necessari.

La psicoterapia è l'altra colonna della terapia. Come va? Ogni quanto effettua le sedute?





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dopo
Utente
Utente
Grazie di nuovo per la sua attenzione.
È' vero ciò che dice, infatti da quando prendo alcune gocce di xanax prima di dormire riesco a riposare tutta la notte ed affronto il nuovo giorno in modo meno problematico.
Il punto è che sono fobico! Ho paura delle malattie e dunque prendere un medicinale conferma che sono malato, ho paura di non amare più la mia famiglia o di non volere più vivere ed allora ho paura di avere la depressione, ho paura di avere certi pensieri perché se li ho vi è la conferma che sono matto. Il problema di fondo è la paura, la paura di avere paura.
Ho affrontato una psicoterapia intorno ai vent'anni, un'altra quattro anni fa che ha indagato le cause del mio disagio, cause che per la verità erano sempre state ben chiare. Due anni fa ho effettuato una terapia breve strategica che però non mi ha convinto ed ora la mia psichiatra mi ha proposto di fare delle sedute collettive di training autogeno. Proverò anche quello.
Per il resto tutti concordano per un mio temperamento di base fobico e ansioso, condizionato dagli eventi che sopra ho citato.
Dunque quasi mi sto abituando all'idea di convivere con questo mio tratto, che in alcuni periodi e' più contenuto ed in altri va comunque tenuto sotto controllo magari con l'aiuto di un ansiolitico.
Sa qual'e' il bello? Sono quella tipica persona a cui tutti si rivolgono per chiedere aiuto o un consiglio, sono considerato solare, rassicurante e mite e dentro ho questo scuotimento! Bah!
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