Bollicini bianchi sul fusto del pene

Salve,
ho 31 anni e, nell'ultimo mese, ho notato una proliferazione localizzata di bollicini bianchi sul fusto del pene. Per intendersi meglio, nella zona più spostata verso la base, a circa 3-4 cm da essa. Zona dove capita spesso di toccarlo per le azioni più frequenti quali la minzione e anche la masturbazione. In fase di erezione rimane sempre più spostato verso la base, in un punto che rimane all'altezza del bordo del preservativo.
Ho parlato di proliferazione. In realtà noto già da una settimana 4 bollicini di cui uno in particolare più grande, circa 2mm, e gli altri a scalare fino a veri e propri punti.
Nel punto del bollicino più grande ho avuto, in passato, altre manifestazioni di varia natura.
Circa 8 anni fa mi venne un "brufolo" che ingrossandosi, come nella normale evoluzione dell'acne, decisi di estinguere tramite pressione localizzata. Tutto andò esattamente come per l'acne del viso e in pochi giorni scomparve ogni segno.
A distanza di anni, sempre nel medesimo punto, iniziò a manifesarsi il segno di una verruca, se non sbaglio in termini medici: HPV.
Sono sempre stato segnato da questo maledetto parassita, a 17 anni la mano sinistra si riempì di ben tre verruche esposte a mosaico che mi procurarono non pochi problemi. Ustioni e acidi si rivelarono inutili. Alla fine, per fortuna, il quadro clinico regredì spontaneamente grazie forse a cure placebo quali i "rimedi della nonna" (nel qual caso strofinando uno spicchio d'aglio sulla parte interessata).
Nello stesso modo, quindi, affrontai il problema dei condilomi sul pene con successo immediato. Il punto di colore più scuro e solido al tatto si ammorbidì e scomparì in fretta con mio grande sollievo.
Adesso non vedo in realtà niente di simile ad una verruca e nemmeno all'acne. I bollicini, di forma vagamente ovale e appena sporgenti, hanno una colorazione più chiara del resto della pelle. Non producono alcuna sensazione, sono della stessa identica consistenza della pelle circostante e non sembrano contenere sostanza liquida, al limite qualcosa di affine a sostanza lipidica. Penso che una cisti sebacea coinciderebbe con il contatto frequente delle dita e con l'elastico del preservativo ma tuttavia, dovrebbe presentarsi isolata e non distribuita in più punti.
Non posso escludere malattie veneree in quanto ho avuto rapporti orali passivi da parte di una ragazza che non conosco alla perfezione. Guarda caso, infatti, la tempistica fra la comparsa di questi bollicini e tale rapporto sembrerebbero coincidere. Fatto sta che non ho certezze, solo indizzi.
Ovviamente ho preso appuntamento dal medico generico e, se lo riterrà opportuno, andrò anche da un venereologo. Inoltre fra 100 giorni un bell'esame del sangue comprensivo di tutte le patologie connesse al sesso: epatite C, HIV etc. etc.
Non vi chiedo, quindi, come in molti altri interventi letti una diagnosi: sarebbe assolutamente impossibile. Mi accontento di avere alcune risposte più mirate.
Dalla breve anamnesi e descrizione della sintomatologia fatta:
1) potrei tendere a escludere la sifilide?
2) è possibile che i condilomi si manifestino in questo modo?
3) se si trattasse di una micosi quali potrebbero essere le più probabili e quali, rispettivamente, le conseguenze?
4) mi consigliate di disinfettare gli indumenti intimi con amuchina e temperature elevate in via preventiva?
5) come nel caso della sifilide anche altre patologie quali micosi, lupus, e verruche moltiplicano il rischio di infezione da HIV?
6) nel rispetto del prossimo mi consigliate di astenermi da qualsiasi rapporto sessuale anche se protetto?

Grazie mille per la vostra cortese attenzione,
cordiali saluti,
Dario
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

Non comprendo il perchè di tutte queste domande:
esse sintetizzano troppi dubbi nella sua mente e un timore di fondo sulla sua salute:
tali dubbi, per quanto noi potremmo scrivere rimarranno inestricabili da tal sede; dubbi che una visita specialistica Venereologica, con l'esperto di malattie della cute e delle mucose genitali potrebbe districare immediatamente:

da qui il nostro miglior consiglio di produrre questa visita per la sua serenità e salute.

cordialità

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

La ringrazio per la Sua gentile attenzione e rapidità nel rispondermi. Vorrei, tuttavia, farle presente che c'è un'evidenza sul mio corpo che mi impone attenzione. Forse più nel rispetto degli altri che per me stesso, data la sua posizione e la sua possibile natura.

Le mie domande, inoltre, non pretendono di avere risposte certe ma solamente opinioni, alle quali darò il giusto peso in quanto tali. In fondo mi sono dilungato in una breve anamnesi ed in una descrizione non troppo superficiale: un esperto come Lei e i suoi colleghi avranno certamente qualche possibile idea nel merito della mia situazione. Ben inteso, idee, non risposte!

Intendo quindi tranquillizzarLa sulla natura dei miei intenti. Escluda pure comportamenti ipocondriaci, sono una roccia e non credo che dei bollicini mi porteranno all'altro mondo (in ogni caso mi tocco)!

Chiedo solo con la massima cordialità un punto di vista, assolutamente non vincolante dato che andrò dal medico al più presto,
per avere un'idea vaga di quello che può succedere ma, soprattutto, per avere consigli su come comportarmi rispetto alla salute altrui (domanda 4 e 6).

Grazie mille
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Rispondo brevemente:

4) domanda: no

6) domanda: si

cari saluti

p.s.
sarebbe gradito ed è comunque richiesta, in futuri ed eventuali consulti l'astensione dal turpiloquio - di ogni genere, per il rispetto di chi opera nel servizio ma soprattutto di quanti (tanti e di ogni età) leggono il nostro Forum.


[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,

chiedo venia per l'espressione colorita, legata a innocenti quanto comuni pratiche superstiziose. Non mi pare, tuttavia, di averla rievocata con ausilio di parolacce o bestemmie, in grado classificare i miei contenuti come turpiloquio. Nel caso, quindi, avesse frainteso l'azione del "toccarsi" in senso erotico la rassicuro che il senso inteso era assolutamente scaramantico, come dire... "tocco ferro".

Detto ciò veniamo al servizio offerto.

Riepilogando la nostra vicenda umana potremmo riassumerla come segue: mi prendo la briga di scriverle tutti i particolari presenti e passati inerenti alla zona del mio corpo dove attualmente noto una condizione patologica. Le descrivo il più precisamente possibile ciò che vedo cercando di usare una terminologia adeguata.

Lei mi risponde e con un giro di parole mi dà dell'ipocondriaco, ovvero mi diagnostica una nevrosi con comportamento ossessivo maniacale, senza rispondere di fatto alle mie domande.

Replico rassicurandola sulla bontà del mio stato mentale e ribadisco le mie domande desideroso di particolari e notizie che un medico specialista può offrirmi.

Alla fine leggo nella sua ultima replica un atteggiamento canzonatorio, quasi scortese e con venature polemiche. Dunque si lasci dire una cosa, egregio sig. dottore: in tutti gli interventi che ho letto fino ad ora, ricercando la mia condizione nello specifico prima di aggiungere un nuovo post, non ho visto altro che risposte millimetriche ed evasive.

La gente in fondo chiedeva una diagnosi senza una visita e comprendo che suggerisse visite mediche ma io ho semplicemente chiesto se poteva escludere certe patologie e nel caso avessi contratto altre quale sarebbe stato il decorso.

L'impressione che ho è che non abbia molta voglia di rispondere alle persone in questo contesto.

Tante buone cose,

Dario.

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