Polmone destro

Buongiorno, volevo chiedervi un'informazione. Dopo avere fatto della radioterapia al polmone sx e sulla costa illiaca, la Tac evidenzia al lobo superiore dx alterazione nodulare sfumata con ground glass di 7 millimetri (im 4.14). Ulteriore nodulo addensante in sede apico dorsale dell'inferiore sx di 9 millimetri (im 4.22) corrispondente alla lesione captata alla Pet di marzo 2015.
Il nodulo dx deve essere considerato un tumore? La radioterapia puo' essere ripetuta? Quando un tumore viene trattato e asciugato e' possibile che riprenda ad attivarsi?E' normale che prima scompaiono e poi riappaiano?
Grazie per le risposte
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore, Leggendo la Sua scheda nell'agosto 2014 Lei fu operato di un tumore all'intestino e successivamente ha fatto la Radioterapia sulla cresta iliaca e al polmone Sinistro. Se non ho sbagliato nella ricostruzione della sua storia attualmente sono presenti due piccoli noduli nel polmone nelle sedi periferiche. (concordanza tra Tac e Pet).
I medici che La stanno seguendo Le avranno di certo proposto un piano terapeutico ed è possibile che non consiglino la Radioterapia in quanto le lesioni sono periferiche e più di una.
Lei domanda se le lesioni possono progredire e regredire. La risposta è affermativa, ma le motivazioni sono molto varie e dipendono non solo dalle cure che vengono effettuate ma anche dallo stile di vita della persona. Lei dovrebbe essere alta e sovra peso. In questi casi esistono testimonianze di persone che dopo aver iniziato un regime dietetico rigido a base di vegetali e cibi integrali, hanno visto non solo la perdita di peso, ma soprattutto il recupero delle forze e la scomparsa della malattia. La adozione di una dieta in cui la carne e il latte con i latticini è vietata, ha il vantaggio di fornire alle cellule sane del suo organismo nutrienti immediatamente disponibili. Alcuni definiscono questa dieta "trasfusioni di Clorofilla". Naturalmente ci sono due fattori fondamentali che determinano il successo. 1) il tempo necessario a smaltire le scorie accumulate in anni di cattiva alimentazione, 2) la volontà di volere guarire e lasciare alle spalle un triste ricordo. Questo secondo aspetto è forse il più difficile, ma lei è giovane e dovrebbe avere le motivazioni giuste per affrontare un percorso non facile ma senza tossicità. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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Grazie dr Mirco Per le stupende delucidazioni. Ho sentito parlare che in alcuni casi con apparecchiature ad onde brucerebbero il tumore, se veramente fosse così un meraviglioso passo avanti per debellare queste forme di neoplasie Grazie di cuore
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signora, Il progresso medico è stato eccezionale ed esistono sul serio le apparecchiature che fanno quello che Lei dice. Si chiamano Cyberknife. Il difficile è trovare il medico capace di usarle al 100% delle loro potenzialità. A fianco della tecnologia esiste anche una altra strada che segue il ritorno ai cibi naturali per curare e guarire il corpo. Era ed è tuttora il caposaldo della medicina cinese. Anche Ippocrate lo predicava. Ci sono persone che cambiando il proprio stile alimentare, in combinazione a esercizi fisici, hanno recuperato le energie della gioventù e dimenticato le malattie. Ognuno è artefice del proprio destino. Questa è una verità che impone una scelta tutte le volte che si entra in un bar e si chiede un cappuccino con un bombolone.
Cordiali e cari saluti
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La pet di febbraio aveva evidenziato la ripresa sulla cresta illiaca, successivamente ho effettuato un ciclo settimanale di radioterapia dicendo che non potrebbero più ripetere i cicli di radioterapia sulla cresta. A Maggio ripeto la tac. Che linea mi consigliate adottare? L'immuterapia potrebbe essere la strada giusta?. Grazie per le vostre risposte.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Cara signora,

Al di là delle diete, che ovviamente stanno dimostrando sempre più di avere un ruolo in prevenzione ma anche in corso di cura, come diceva il collega, dobbiamo però focalizzarci sulle evidenze e sulla situazione attuale del Paziente .
Stiamo parlando del quadro di malattia e della diagnosi differenziale tra recidiva o non dopo trattamento toracico. Lei ci chiede sulla radioterapia e su questo le rispondo io, Visto che rappresenta il mio lavoro quotidiano.
Le apparecchiature non sono tutto e sono certo diverse ma non farei nomi o paragoni perché è' come dire che la Ferrari è meglio della Porsche e viceversa. Non è' meglio cyberknife rispetto a Tomoterapia, Truebeam, etc. Ognuna ha delle peculiarità specifiche per il singolo caso. Quello che conta è' la dose erogata sulla sede tumorale e il modo con cui viene erogata e la attenzione verso i tessuti sani circostanti. Stia tranquilla che i colleghi radioterapisti oncologi sanno usare anche al 100 percento queste apparecchiature perché è' il loro lavoro e fa parte delle loro competenze.
Pertanto, visto che il quesito è' specifico la invito a chiedere un consulto di persona con un radio-oncologo o specialista in radioterapia per valutare le immagini (di presenza e non tramite referto) e capire come approcciare il problema in caso di eventuale ritrattamento o valutazione tra recidiva ed esiti di radioterapia da contestualizzare con la storia clinica dettagliata del paziente .

Cordialmente

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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La ringrazio dr Filippo
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Se si dovrà ripetere la cura, si potrebbe associare una cura di immunologica? Se è si mi potete consigliare un centro?. Grazie
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Nel Aprile del 2015 a Rozzano all'Umanitas o eseguito la radioterapia sul polmone sx e cresta illiaca. Nel Marzo del 2016 ho dovuto ripetere la radioterapia sulla cresta illiaca per riconparsa della malattia. Mi hanno detto che non potranno più ripetermi la radioterapia in quel punto perché se riconpare vuol dire che è resistente alla radioterapia e rischiano di lacerare l'intestino
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore, Il tempo passato sarà servito a Lei per avere le risposte che chiedeva e certamente avrà trovato la strada da seguire.
Come avrà capito ci sono due filosofie per affrontare la malattia, quella olistica e quella tecnologica. I due approcci possono essere integrati e utilizzati in parallelo oppure in sequenza.
Personalmente conoscendo come vanno le cose preferisco la via olistica e per questo le ricordo la pericolosità del bombolone con il cappuccino. Non di meno ha ragione il dr. Filippo Alongi che le dice: "Stia tranquilla che i colleghi radioterapisti oncologi sanno usare anche al 100 percento queste apparecchiature perché è' il loro lavoro e fa parte delle loro competenze".
Il mondo è grande e estremamente vario. La conoscenza è cosi' estesa che a volte è fuori dai cassetti perchè non c'entra. Solo chi ha a cuore la propria vita non smette di cecare.
Con i migliori saluti