Possibile tumore polmonare

Buonasera vi scrivo per mia madre, 54 anni fumatrice per 20 anni, ex fumatrice da 10, nessun caso di tumore in famiglia.
Da circa 4 mesi accusa dolore alla schiena in un punto preciso che poi si irradia con la respirazione. Quando il dolore è cominciato si è recata dal medico che le ha prescritto normali antidolorifici pensando ad un colpo di freddo. Il dolore diminuiva ma non passava così il medico le ha richiesto rx torace senza urgenza. Durante l'attesa mia mamma convive con il dolore che va e che viene, a volte è molto forte da far fatica a respirare, altre volte quasi assente. Le lastre mostrano segni di osteoporosi e una modesta zona trasparente riconducibile a pregressa flogosi con alcune cavitazioni. Il medico le prescrive quindi una tac, le dicono che l'esito sarà pronto una settimana dopo che in caso di qualcosa d urgente sarebbe stata contattata telefonicamente. Nessuno chiama e dopo una settimana l'esito mostra alcuni moduli per cui si consiglia tac con contrasto e biopsia. Mia madre si reca quindi dal suo medico di base che le dice che il tutto potrebbe essere un'infezione come un tumore. Le ordina tac con contrasto ed esami del sangue. A seguire visita pneumologica. La tac mostra 2 noduli uno di 3 cm e uno di qualche mm
Gli esami del sangue vanno bene. Oggi alla visita pneumologica le ripetono la stessa cosa 'signora dalla tac non si capisce, può avere un tumore come un'infezione, è necessaria pet e biopsia'. È stata anche visitata dalla pneumologa che non ha rilevato catarro né fischi. Ora, tralasciando il fatto che mia mamma sarà chiamata in 10 giorni per la pet, poi dovrà attendere esiti poi biopsia e qui il tempo passa, da ignorante in materia vi chiedo, è normale non riuscire a riconoscere un tumore da una tac? Ed è normale tutta questa attesa? Se non è un tumore cosa potrebbe essere? Mi sono dimenticata di specificare che in questa attesa mia ma ha dovuto assumere antibiotici per pochi giorni per altri motivi e che il dolore era diminuito. Vi ringrazio per l'attenzione, questa storia sta diventando veramente difficile da gestire per me.. un saluto
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
purtroppo l'iter diagnostico davanti ad un quadro clinico radiologico come quello di sua madre passa per queste fasi e, grossomodo, accade così dovunque anche negli Stati Uniti. Tuttavia, quello che è importante, se le immagini sono francamente sospette, è scegliere il sito e la procedura più opportuni per una biopsia.
Se in questo intervallo di tempo queste immagini non si riducono, o peggio si accentuano, risulta fondamentale procedere ad una biopsia.
Tra l'altro la presenza di più di un nodulo, nei casi in cui si conferma una diagnosi oncologica va a rappresentare una malattia già non più localizzata al sito di origine che a sua volta va ancora individuato. La PET potrebbe essere utile per questo, anche per definire tutte le sedi sospette presenti nel corpo, oltre ad individuare "l'attività metabolica" di queste sedi, un parametro che, sia pur indirettamente, aiuta a discriminare la diagnosi tra tumore o altra patologia.
Infine, solo la biopsia può dare "nome e cognome" alla malattia ed aprire l'iter terapeutico.
Capisco molto bene lo stato d'ansia legato al dubbio sulla presenza di un tumore o di altro, spero che tutto si chiarisca presto e verso qualcosa di meno grave possibile.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, la pet è purtroppo risultata positiva a un linfonodo mediastinico. Il resto del corpo è fortunatamente negativo. Abbiamo fatto già la broncoscopia con biopsia da cui tutte le sedi di passaggio non presentano alterazioni. Per l'esito della biopsia vera e propria siamo ancora in attesa. Le chiedo, potrebbe trattarsi di linfoma? Grazie mille
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Se la biopsia broncoscopica risultasse negativa sarà necessario raggiungere direttamente quel linfonodo attraverso una biopsia transbronchiale o una mediastinoscopia.
Quale delle due metodiche scegliere non è cosa fattibile via web. Solo lo spcialista che vede da vicino la paziente e soprattutto vede le immagini radiologiche può stabilire la via più fattibile.
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