Ansia & università, si può "guarire" ?

Salve, prima di dire qualcosa di me, vorrei chiarire meglio i termini del titolo; per guarire non intendo il senso classico del termine, come la risoluzione di una patologia in atto, ma un netto miglioramento (a seguito ovviamente di un aiuto da professionisti).
Si può migliorare notevolmente la propria ansia? Non dico eliminarla, in quanto, come la paura è un'emozione che ci ha portato in dote l'evoluzione ed è stata fondamentale per la nostra sopravvivenza, però considerando che l'ambito in cui si manifesta (universitario, o durante le giornate di studio e non), occupi la maggior parte della mia giornata, si può fare qualcosa per rendere più sopportabile e gestibile questa sensazione?

Qualcosa di me :
- sono uno studente universitario al terzo anno di una delle più difficili facoltà
- ho sempre sofferto di ansia da prestazione, però i miei ottimi risultati scolastici uniti ad un'alta autostima non mi hanno portato sensazioni di malessere tali, come all'università.
- misurandomi con una realtà così competitiva in cui sono risultato nella media (nè tra i più brillanti, nè tra i più mediocri) ho avuto un crollo dell'autostima e della fiducia nelle mie capacità.
- Quando frequentavo il primo anno, più o meno in questo stesso periodo sono andato da uno psicologo della facoltà per soli due incontri (poi concordammo di aver fatto grandi passi in avanti e dovevo iniziare il mio percorso di crescita, ma già avevamo messo ottime basi). Mi ero recato allo sportello perché non riuscivo a preparare un esame, tra poco interesse per quel peculiare esame e sfiducia nelle mie capacità.

La mia situazione attuale all'università (qualche esame arretrato, l'esame più difficile della mia facoltà che non riesco a superare) mi genera ansia, che a sua volta (credo come meccanismo di difesa) non mi fa venir voglia di aprire immediatamente i libri, così da non passare giornate intere solo sui libri, ma solo un numero "decente" di ore.

Inoltre il pensare continuamente alla mia situazione non mi fa godere del tutto il presente, anche nei momenti di svago, non mi lascio del tutto andare perché penso che non posso rilassarmi finché ho questo esame difficilissimo da dover ancora affrontare.

Si può fare qualcosa, esiste un modo per migliorare il mio modo di rapportarmi all'università e alla vita? So che sia normale che quando ho esami interessanti io riesca a studiare molto di più e con meno stress, ma si può andare ad un esame e qualunque sia l'esito (promosso o bocciato) lo si prenda serenamente?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Si può fare qualcosa, esiste un modo per migliorare il mio modo di rapportarmi all'università e alla vita?>

Gentile Ragazzo,
certamente sì., rivolgendosi direttamente a un nostro collega.
Studiare richiede mente serena e sgombra da preoccupazioni mentre il tempo che preme, il pensiero degli esami arretrati, il non riuscire a distogliersi da rimuginazioni anche nei momenti di svago, la trattengono in una condizione non ideale per raggiungere in modo ottimale i suoi obiettivi e una maggiore tranquillità.
L'ansia è nemica dello studio proficuo e della concentrazione.

Un nostro collega direttamente la potrà certamente accompagnare ad affrontare in modo efficace le difficoltà che sperimenta e risolvere il suo malessere, con benefici anche sulla sua autostima, anche in tempi non necessariamente lunghi.

Si può rivolgere a un professionista privato o anche al servizio pubblico presso le strutture ASL del suo territorio, come ad esempio il Consultorio Familiare.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<< sono andato da uno psicologo della facoltà per soli due incontri ... già avevamo messo ottime basi. <<

Perchè non riprendere proprio da lì, dove già si era creato un rapporto di fiducia e dove il Professionista è esperto specificamente sulle problematiche dell'universitario?


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Rinella,
innanzitutto la ringrazio per la risposta; sono ben conscio dell'effetto dei miei problemi emotivi sullo studio, e anche se mente serena e sgombra non migliorassero il rendimento, sarebbe un sollievo anche solo il poter studiare in maniera serena, in quanto, nonostante i piccoli sacrifici quotidiani (le rinunce ad uscire e a tutto il tempo libero) studiare un argomento interessante, senza stress, non dico sarebbe addirittura piacevole, ma non mi peserebbe farlo per un'intera giornata.

Dalla domanda che ho posto in precedenza, pensa che abbia capito che prima di rivolgermi ad un professionista avrei voluto essere sicuro di poter ottenere miglioramenti tangibili, perché, purtroppo, la "normalità" oggi, almeno nel mio ambiente (molto competitivo) è quello di persone stressate e ansiose. Penso di non aver mai incontrato un collega capace di affrontare con serenità un esame.


Gentile Dr. Brunialti,
ringrazio anche lei per la risposta; sicuramente quando ho pensato alla possibilità di rivolgermi ad uno specialista, mi riferivo a lui per diverse ragioni : ho assodato anche se in sole due sedute che è in gamba e perché rivolgermi ad un professionista privato è una scelta molto importante dal punto di vista economico nella mia situazione e che prenderei nel caso l'altro psicologo non sia in grado di aiutarmi.

Aggiungo anche che, essendo la mia facoltà molto distante da casa (almeno un paio d'ore di mezzi pubblici nel migliore dei casi), la scelta di iniziare una terapia impiegherebbe comunque del tempo che mi sentirei in colpa di aver "sprecato" se l'aiuto non portasse i risultati sperati; questo è uno dei motivi per cui ho chiesto un parere sulle reali possibilità di miglioramento.



Poiché dalle vostre risposte sembra assodato che si possa studiare in maniera serena, volevo chiedere fino a che punto si possa combattere l'ansia, può esistere uno studente che accetti gli insuccessi per quelli che sono? Cioè opportunità di crescere?

Grazie ancora per l'attenzione !
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

sono lieta che stia pensando concretamente allo Psicologo.

Certamente che l'ansia si può combattere. Nel caso Suo (non tanto degli stiudenti in generale) Le permetterebbe di
- vivere in maniera più serena
- studiare e apprendere in modo più rilassato
- fare più lucidamente una scala delle priorità.

Un buon inizio del percorso.


[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, ma cosa intende per "il caso mio, ma non tanto degli studenti in generale" ? Non possono aspirare tutti ad un percorso formativo più sereno e con meno ansia?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Mi riferivo alla Sua frase generalizzante:

<<può esistere uno studente che accetti gli insuccessi per quelli che sono? Cioè opportunità di crescere?<<


Non so se <<esiste uno studente che accetti gli ins..ecc>>; non esite generalizzazione.
Esiste solo e unicamente chi ci scrive. Cioè Lei.
Questo dunque il significato della frase:
>>Nel caso Suo (non tanto degli studenti in generale)<< E cioè: Ogni persona ha il propio percorso, motivazione, strategie di vita.

Saluti cari e buon percorso.



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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora !
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Prego.

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