Difficoltà nella relazione sentimentale

Buongiorno,
sono una ragazza di 18 anni fidanzata con un ragazzo di 21 da un anno e mezzo. Ultimamente è un periodo negativo per la nostra relazione, difatti siamo anche stati sul punto di lasciarci (più per volontà mia che sua), al quale non riesco a trovare soluzione. I problemi credo riguardino due aspetti: me stessa e lui. Me stessa in quanto purtroppo non ho un'alta autostima e soffro di senso di inferiorità, per cui mi sento inferiore ad ogni persona con cui lui sta e di conseguenza è come se sentissi di esserne gelosa, anche se non c'è motivo di esserlo; quindi, se per esempio lui esce con gli amici e amiche io preferisco non parlargli durante quel tempo perché mi innervosisco. Per quanto riguarda lui, ci sono degli atteggiamenti che mi danno fastidio, ma avendoglieli detti lui cerca di evitarli. Il punto è che sembra non sia finita qua: io nutro una sorta di insofferenza, alterno momenti di entusiasmo nella coppia a momenti di totale sconforto durante i quali penso che la nostra relazione non si possa recuperare, anche perché sento troppo la differenza rispetto ai tempi passati, in cui tra di noi c'erano sensazioni più positive. Quello che mi chiedo e chiedo soprattutto a voi, è se tutto questo, queste sensazioni negative, questa considerazione che si tratti di una storia per la quale non ci sia più nulla da fare, dipende dalla mia personalità, ossia dai problemi che mi creo io o dipende anche lui? Perché se fosse solo per i miei pensieri, allora vuol dire che non potrei stare con nessuno... Oppure lui non è la persona adatta a me?
Spero di essere stata abbastanza chiara e vi ringrazio in anticipo.
In attesa di risposta, cordiali saluti.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
ciò che accade in una coppia è detrminato dall'apporto di entrambi i partner.
Tuttavia l'autostima carente che denuncia probabilmente la porta ad essere gelosa, poiché insicura, a fare continui paragoni con gli altri e a relazionarsi in un certo modo con il suo ragazzo, magari ad assillarlo con domande o forse tenendogli il muso o chiudendosi se frequenta i suoi amici, a quanto mi sembra di capire.

Naturalmente non conoscendovi direttamente non si può on line rispondere con precisione alle sue domande, tanto più che poi mancano elementi su voi comunque non rilevabili da qui.

<Perché se fosse solo per i miei pensieri, allora vuol dire che non potrei stare con nessuno...> La percezione che ha di sé non aiuta, ma questo non significa generalizzare come la sua frase dimostra.

Dovrebbe comunque lavorare sulla sua autostima, magari con l'aiuto di un nostro collega, sarebbe opportuno anche per la sua vita di relazione.

Per quali motivi talvolta considera la vostra relazione non recuperabile, oltre a quanto ci ha detto?
Come va la sua vita in altri ambiti, famiglia, lavoro/studio, amici?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Io non sono mai stata una ragazza ossessiva e quant'altro perché ritengo che le relazioni non debbano essere una gabbia quanto piuttosto debbano identificarsi come un rapporto libero. E per me è sempre stato così, non ho mai messo paletti a lui né gli ho mai impedito qualcosa perché credo che ognuno debba fare ciò che vuole, ovviamente nei limiti opportuni. Infatti, se c'era qualche atteggiamento che potesse darmi fastidio io ho sempre lavorato su me stessa per comprendere che non c'era nulla di male, quindi mi sono "adeguata" io. Esempio: se lui andava a casa di un'amica di cui sono gelosa (non senza motivi) io facevo in modo che a lui non pesasse, in quanto cercavo di capirlo. Adesso ripeto che sento di essere insofferente per le cose che fa anche se non fa nulla; insomma, perché dovrebbe darmi fastidio che lui vada al bar con gli amici? è proprio questo che non capisco, perché cose che non dovrebbero darmi fastidio mi innervosiscono. Ho pensato che ci siano motivi inconsci legati a qualcosa del passato di cui magari non gli ho parlato abbastanza, ma sono ipotesi. Forse dovrei scavare a fondo e cercare questi motivi per capire le cose che mi danno fastidio perché lo facciano.
Ho parlato di relazione non recuperabile perché mi sembra ogni volta di ritornare al punto di partenza, sarà qualche mese che va avanti così perciò mi domando talvolta fino a che punto ne valga la pena. A questo si aggiunge il fatto che credo le sensazioni che c'erano prima siano "svanite", non sento che stiamo bene come prima, seppur io sappia che è naturale che la relazione evolvendosi cambia. Ci tengo però a dire che lui dice di voler stare con me e mi fido delle sue parole, ma io continuo talvolta a pensare che lui starebbe meglio con un'altra tipologia di persona.
Per quanto riguarda gli altri ambiti: mi trovo bene nella mia famiglia ma solo in quella più ristretta (i miei genitori e mio fratello) perché in generale purtroppo dopo un lutto in famiglia ho iniziato ad avere dei dubbi a riguardo; in ambito scolastico ottengo le mie soddisfazioni; infine, per quanto riguarda gli amici, di veri ne ho pochi perché in genere ho difficoltà a relazionarmi.
Mi scuso per aver scritto molto.
Grazie mille per la risposta
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Forse la sua vita è un po' troppo chiusa nella coppia e nella sua famiglia, mentre il suo ragazzo sembra avere una vita di relazione più ricca.

Può anche darsi che ci siano cose non chiarite tra voi alle quali lei si è adeguata, ma che sostanzialmente non le andavano bene.
Forse teme che il suo ragazzo possa incontrare donne più interessanti di lei e che possa scegliere diversamente.
Tutte ipotesi da qui, anche fallibili.

In ogni caso sembra che la carenza di stima in sé o altro che non sappiamo si ripercuota sulle sue capacità di relazionarsi agli altri.
Varrebbe la pena di consolidarla per ritrovare una vita relazionale più appagante. E' una difficoltà che sperimenta da molto?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Lui mi dice sempre che lui vuole stare solo con me ed ama solo me, le altre non le guarda neppure, però io ho comunque paura delle altre persone, perché, come ho già detto, ho paura di non essere la persona adatta a lui, ho paura che potrebbe avere più felicità e questo mi dispiace.
Comunque sì, sono sempre stata una ragazza abbastanza chiusa e ho sempre avuto problemi a relazionarmi, se sto con persone che non conosco non mi sento a mio agio; preferisco stare con persone che conosco, altrimenti potrei andare in palla.
Prima la mia era solo timidezza ma credo che col tempo la situazione sia un po' peggiorata. Fondamentalmente, credo di avere ''paura'' delle persone..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Perché se fosse solo per i miei pensieri, allora vuol dire che non potrei stare con nessuno...
Oppure lui non è la persona adatta a me?
Spero di essere stata abbastanza chiara e vi ringrazio in anticipo."

Gentile utente,
Aggiungo qualche riflessione a quelle della Collega.

Le emozioni e le paure che lei prova possono essere frutto della sua storia di vita - educazione ricevuta, modelli familiari interiorizzati, antiche ferite ....- e dalla coppia con le sue dinamiche

Ci sono partner che rassicurano, altri che mettono ansia, altri ancora che contengono o che minacciano la propria stabilità psichica ...

Si faccia supportare da un nostro Collega se vuole fare davvero chiarezza dentro di se ...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it