In un mare di radiazioni

Salve,
Scrivo per esporvi delle perplessità in merito alla scleroembolizzazione retrograda del varicocele e alla relativa esposizione ai raggi x.
Ma prima di esporvi la mia preoccupazione in merito ai raggi x a cui sarò esposto (tra l'altro di pochi mSv che per una volta nella vita non credo sia molto pericoloso) mi preme precisare che negli ultimi cinque anni (ne ho 24) sono stato esposto a molte, a mio avviso davvero molte radiazioni.

- tac cranio (una)
- raggi schiena (fatta due volte, vari fotogrammi)
- raggi addome (per un sospetto in pronto soccorso, vari fotogrammi)
- raggi gola (due volte)
- panoramica dentale (tre volte per interventi odontoiatrici insieme a relativi raggi fatti sul momento su alcuni denti specifici)
- raggi polmoni (due volte a scopo diagnostico)
- raggi rachide cervicale (una volta per una distorsione del rachide cervicale)

Di recente ho iniziato a sviluppare molte preoccupazioni all'eventualità di sviluppare un cancro, ho saputo che solo una tac nella vita può predisporre addirittura al rischio forte di cancro.
Leggendo tutti i raggi a cui sono stato sottoposto, ho davvero paura.
Gli unici raggi pericolosi sono quelli inutili?
Diciamo che metà dei raggi su eseguiti sono stati utili, l'altra metà eccessivi ed inutili.
Da una ricerca leggo "una donna su 270 sottoposte a 40 anni a angioTAC coronarica (ma 1 uomo su 600) svilupperà un cancro, come pure 1 donna su 8100 (e 1 uomo su 11080) sottoposta a TAC encefalo. Per i pazienti di 20 anni il rischio era raddoppiato, per quelli di 60 era dimezzato."

Quanto sono a rischio?
Ho già superato un limite di sicurezza?
Temo la scleroembolizzazione.
[#1]
Dr. Pierluigi Giordano Radiologo interventista, Radiologo 196 5 2
Gentile utente, quando si esprimono giudizi a posteriori sull'utilità di esami fatti, si commettono un sacco di errori, perchè con il senno di poi, la stragrande maggioranza delle scelte poteva essere migliorata. Ma con il senno di pre tutto questo non è possibile. Le faccio qualche esempio: lei sta per sottoporsi ad intervento di varicocele. L'intervento serve per cercare di migliorare la conta e motilità spermatiche; e tutto ciò a fini riproduttivi. Benissimo! Ora supponiamo di poter viaggiare avanti e dietro nel tempo, intraprendendo varie vie. Nella prima lei non si sottopone ad intervento, ciononostante decide di avere figli e dopo pochi mesi, la sua compagna resta incinta. In questo caso potrà dire che l'intervento di varicocele sarebbe stato inutile (o addirittura pericoloso).
Nel secondo caso, lei si sottopone ad intervento, ma la sua compagna comunque non resta incinta. Anche in questo caso si potrebbe dire che l'intervento è stato inutile.
Infine, se lei decide di sottoporsi ad intervento e la sua compagna genera prole, l'intervento è stato utile.
Per quanto riguarda gli esami radiologici da lei fatti in precedenza, ne prendo uno a caso, la radiografia del torace. Supponiamo che lei avesse dolore toracico e affanno improvvisi, e supponiamo che il medico avesse deciso di farle fare una radiografia del torace, ma che lei si fosse rifiutato di farla. Supponiamo, inoltre, che lei avesse un pneumotorace spontaneo e che la mancata diagnosi avesse aggravato il quadro, generando un meccanismo a valvola con conseguente incremento del volume del pneumotorace e in ultima analisi tamponamento cardiaco. Beh lei avrebbe rischiato di morire per essersi rifiutato di fare una radiografia. Certo col senno di poi, la radiografia l'avrebbe fatta di corsa.
I tumori non vengono solo per le radiazioni, ma sono il risultato finale di una miriade di fattori. Lei cerchi di controllare ciò che è nelle sue possibilità (non fumi, alimentazione sana, attività sportiva costante). Per quanto riguarda il varicocele, i tempi di scopia media sono di circa 3-4 minuti. Poichè la scopia degli apparecchi angiografici attuali è una scopia pulsata, la quantità di radiazioni è davvero minima. Se così non fosse, noi radiologi interventisti saremmo ancora meno di quelli che siamo, o saremmo tutti estinti.

Dott. Pierluigi Giordano

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Dott. Giordano,
sono perfettamente d'accordo con lei,
quello che dice è indiscutibile.
Resta però il fatto che ho fatto molti esami radiologici, molti più della media di un ragazzo di vent'anni sano.
Già ho uno stile di vita non proprio salutare (non fumo ma non ho una buona dieta, sono molto sedentario nelle mie attività) e per lavoro utilizzo continuamente il cellulare oltre ad avere svariati hot spot wi-fi nel luogo dove passo gran parte delle mie giornate.
Dalle radiazioni, per stile di vita, sono sommerso!
Sto iniziando a fare una riflessione a riguardo e sto iniziando a preoccuparmi di tutte queste radiografie come anche del mio stile di vita.
La tendenza è sempre quella di rassicurare, di riportare al centro l'importanza della radiologia escludendone le controindicazioni.
Ed è giusto che sia così, anche con i raggi si salvano le vite.
Però io credo di essermi esposto ad una quantità eccessiva ed ho il sentore che non produrrà proprio niente di buono questa massiccia esposizione che tra l'altro continuerà perché a breve avrò la scleroembolizzazione e poi ulteriori raggi per degli impianti dentali.
Sono alquanto preoccupato.
[#3]
Dr. Pierluigi Giordano Radiologo interventista, Radiologo 196 5 2
Gentile utente, io credo che le sue riflessioni siano doverose e sane; credo inoltre che lei, si ponga interrogativi che la stanno portando proprio nella giusta direzione. Sono sempre stato del parere che le domande giuste portino a conclusioni giuste. Veniamo ai punti:
"Faccio una vita sedentaria": ottima analisi, problema focalizzato, ora si concentri sulla risoluzione dello stesso. Basta davvero poco per introdurre lo sport nella propria routine.
"Sono circondato da onde elettromagnetiche": anche qui, i suoi dubbi dovrebbero essere i dubbi di tutti noi. L'inquinamento da elettrosmog è in pericolosa ascesa; bene, cosa fare? Auricolari per il cellulare, uso modico dello stesso e per quanto riguarda gli hot spot, beh a meno che non stiano a pochi cm di distanza, i rischi collegati non sono poi così elevati.
"L'esposizione continuerà così (scleroembolizzazione e cure odontoiatriche)": beh, per quanto riguarda la prima, nessuno dice che deve sottoporsi per forza, soprattutto perchè nessuno al mondo potrà mai garantirle un effettivo significativo miglioramento dello spermiogramma, nè tantomeno di diventare fertile qualora al momento non lo fosse. Parlo da operatore, in quanto nella mia attività tratto moltissimi varicoceli; se lei ha queste perplessità non deve sottoporsi, almeno al momento, a questo tipo di procedure che non sono quo ad vitam, e sono quo ad valetudinem con molti punti interrogativi.
Per le cure odontoiatriche, anche li ci sono alcuni trattamenti indispensabili, altri tranquillamente evitabili; sta a lei la scelta di ridurli.
Ultima nota, la sua preoccupazione se costruttiva le farà solo del bene; se invece rimarrà fine a se stessa, la danneggerà molto più delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.