Paura cuore

Buongiorno,

sono una ragazza di 24 anni che ormai da tempo soffre di vari disturbi.
Premetto che ultimamente mi spavento molto a causa dei sintomi che sto accusando.
lo scorso anno mi sono sottoposta a una gastroscopia da cui mi è stata riscontrata una piccola ernia jatale, gastrite cronica e reflusso. Ho fatto la mia terapia a base di antiacidi e non è servita per nulla.
A seguito di forti mal di testa mi sono sottoposta a una risonanza al rachide cervicale dove si è evidenziata una diminuzione della lordosi cervicale che mi dà ancora oggi dei problemi ogni tanto; ho effettuato sedute di fisioterapia e il problema sembra essersi sistemato.
L'unica cosa che non ho ancora risolto è la mia più grande paura: il cuore.
Ho frequente tachicardia, che mi provoca ansia, ho sempre paura che prima o poi non regga più.
Da quando anni fa ho avuto i miei primi attacchi di panico (curati da una psichiatra), l'unica paura che mi è rimasta è quella di un infarto.
Negli ultimi tempi ho capogiri, tensione al braccio sinistro, nodo alla gola, raspino in gola, stanchezza e debolezza. Ho paura che si tratti del cuore che non funziona.
Ho eseguito nel 2011 un ecocardiogramma dove non è risultato nulla tutto ok, ecg continui a causa della mia fobia, tutto nella norma, solo tachicardia dovuta all'ansia e allo spavento che prendo ogni volta.
Nonostante tutti i medici mi abbiano detto che non ho nulla al cuore, anzi sta benone; con tutti questi sintomi non riesco a non pensarci. Sto diventando davvero insopportabile,i mie che sono infermieri dicono che i malati sono altri non io e non riescono a capacitarsi che nonostante tutte le visite specializzate io non riesca a convincermi che non mi può venire un infarto alla mia età, senza fattori di rischio e con un cuore perfettamente sano.
Chiedo gentilmente se effettivamente posso stare tranquilla e come posso ignorare tutti questi sintomi che il mio fisico sente, ma in realtà per fortuna non ci sono.

Ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
"Ho frequente tachicardia, che mi provoca ansia"

Io penso che sia invece il contrario: è la sua ansia che le causa la tachicardia (o la SENSAZIONE di avere tachicardia), innescando poi un circolo vizioso per cui si spaventa, e quindi ha sempre più tachicardia...

Le consiglio di iscriversi a un corso di yoga, per imparare a controllare le sue reazioni ansiose.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

[#2]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
ha mai effettuato un Holter ECG/24h?
Se non l'ha fatto lo faccia, d'accordo con chi la segue: la negatività del tracciato sarà il miglior securizzante per lei.

Buona domenica.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per i consigli e le risposte così tanto immediate.
Volevo dire che qualche anno fa ho eseguito un Holter EGC/24h, dove non era emerso nulla se non tachicardie non patologiche e qualche extrasistole. Solo una cosa, dalla vostra esperienza può capitare che una persona giovane e sana di cuore a causa dell'ansia e dello stess muoia di infarto? Ok che sono emotiva, ma voglio vivere la mia vita da ragazza 24enne invece ogni giorno sono chiusa nella mia bolla di fobia infondata, con la paura di morire o di stare male continuamente! Perchè nonostante la negatività di tutti gli esami clinici ancora adesso ho una tremenda fobia e anche se non ci penso il mio corpo mi fa sentire delle cose che non esistono?

Ringrazio ancora
[#4]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Signora,
lei ha un problema che non è di pertinenza cardiologica ma Psichiatrica.
Non nell'accezione che è matta, assolutamente, ma che soffre di disturbi ansioso - fobici che compromettono la sua qualità di vita e la rendono scadente al pari di qualunque altra malattia.

Dunque, ben vengano le tecniche di rilassamento come lo yoga, un percorso psicoterapeutico, ma nell'immediato ella necessita di una terapia farmacologica di uno specialista dell'ansia.
Noterà rapidi miglioramenti e potrà godersi i suoi 25 anni come è giusto che sia.
Il resto: la camonilla, lo yoga, tutte le tecniche di rilassamento che vuole e la piscoterapia vanno affiancate alla terapia farmacologica, sicura, efficace e maneggevole e rapida.
Non deve pensare a morire: lei ha un'età in cui deve pensare a vivere!
Ascolti il mio consiglio: vedrà che poi mi ringrazierà offrendomi una cena!!
:-))

Corro molto più rischio io a 50 anni di un infarto o di una morte aritmica che lei! Eppure non ci penso. Non le sembra strano?

La tachicardia se la faccia venire con il suo compagno o se ancora non lo ha con un ragazzo "bono", come dite voi giovani!
:-))

Se ha già fatto l'holter non lo ripeta.

Le auguro tanta serenità!
V.C.

[#5]
dopo
Utente
Utente
Lei ha perfettamente ragione...con la testa so che non mi può succedere nulla ma il mio fisico continua a farmi capire che sto male, nonstante io si stata in cura da una psichiatra, forse sono troppo debole d' animo per camminare da sola con le mie gambe senza farmaci.
La ringrazio per i premurosi consigli che mi ha dato è solo per me ogni minimo segno di dolore è collegato al cuore, ormai anche i miei amici mi hanno preso per pazza, forse non possono capire cosa vuole dire vivere con l'ansia ogni minuto della giornata, spero per loro che non gli capiti mai.

Grazie mille ancora
[#6]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Per questo la curi!
Sarà una rivincita anche nei confronti di chi oggi la dileggia.

Carissime cose!
[#7]
Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Cara ragazza,
è evidente che lei ha un problema di ansia a sfondi ipocondriaco: il problema è di valutare se questa sia una situazione così grave da richiedere un trattamento farmacologico, un approccio psicoterapico o se basti una presa di coscienza di sé, dei propri problemi e un' allenamento a gestire da sé questo problema.
Per questo le ho suggerito delle tecniche che l' aiutino ad affrontare il problema. Se non notasse alcun miglioramento, o se la sua situazione fosse tale da impedirle di vivere normalmente la sua vita, allora si rivolga a uno psichiatra che decida quale sia la terapia più adatta (farmacologica o non farmacologica): terapia che non può essere suggerita a distanza senza un colloquio che metta in luce i vari aspetti del problema, e tantomeno da un cardiologo.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte siete stati gentilissimi.
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