Un ciclista ma un'ora al giorno

Immaginiamo che la diagnosi sia stata posta in base ai risultati di un'indagine urodinamica. Se non vi sono cause anatomiche evidenti (è stata ripetuta una cistoscopia o cistografia), si tratta quindi di un disturbo funzionale puro. Se i farmaci anti-colinergici non hanno avuto efficacia, si può pensare ad un secondi livello di azione, un poco più aggressivo. Ci riferiamo alle infiltrazioni endovescicali di tossina botulinica od all'impianto di un neuromodulatore. Si tratta però di procedure molto specifiche, le cui indicazioni debbono essere calibrate ed eventualmente confermate con grande attenzioneda parte di Colleghi con fondata esperienza nella neuro-urologia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Egregio Dottore,
La ringrazio per la sua gentile risposta. Ho già sentito parlare di infiltrazioni di botulino. Vorrei sapere dove rivolgermi visto che sono di Torino. Sono definitive? Se no quanto durano? Rischi correlati? Grazie ancora.

Egregio Dottore,
dimenticavo: ho 67 anni, e per la bicicletta cosa mi dice? Saluti.

Nella sua città può rivolgersi alla struttura di neuro-urologia del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO), Prof. R. Carone e collaboratori.

In bicicletta ci può tranquillamente andare, a patto che la sella non le induca un'accentuazione dei sintomi. Questo ce lo può dire solo lei.

Egregio Dottore,
la ringrazio ancora per la sua gentile risposta. Sentiti saluti.