Coliche renali ripetute e sangue nelle urine dopo litotrissia

Gentili Dottori,
Ho 50 anni, fumo non tantissimo e non ho mai avuto problemi di coliche renali o altro, tranne qualche disturbo associato alla pre menopausa. I miei problemi sono iniziati a fine marzo quando mi sono recata al Ps per sangue nelle urine, spossatezza, nausea e doloretti addominali; siccome rientravo da un viaggio in zone dove è endemica la dengue sono stata ricoverata in malattie infettive, mi hanno fatto un eco addome dove hanno rilevato un calcolo a stampo nel calice inferiore del rene destro, le urine sono tornate normali e mi hanno dimesso. Il 26 giugno mi si è ripr esentato lo stesso problema per cui di nuovo al PS, sangue nelle urine, nessun dolore particolare, esami del sangue perfetti tranne una lieve alterazione dei globuli bianchi e Pcr 10, sottoposta a eco addome nuovamente niente in evidenza tranne il solito calcolo a stampo di 12 mm, consigliata urotac com mac effettuata il 13/07, eseguita senza mdc perché risultato subito evidente un secondo calcolo di 11 mm nella pelvi renale compatibile con la causa del sanguinamento. In attesa di visita urologica il 17/07 la mia prima colica renale, che, perdonatemi la battuta, come il primo amore non scorderò mai più, nuovamente PS, dolori passati con solita flebo con 2 filiale di toradol, nuova eco dove i parametri sono variati rispetto alla tac in quanto si è evidenziato modesta falda di liquido in sede perirenale e idronefrosi della pelvi renale interessata dal calcolo, fino al 20/07 data fissata per litotrissia extra corporea, coliche continue tenute sedate con Toradol sotto la lingua. Dopo la litotrissia sangue evidente nelle urine, quasi giornalmente e intermittente, nel senso che le variazioni di colore sono notevoli, dal Coca-Cola, rosso lavatura di carne, giallo torbido, comunque visivamente le urine non sono mai limpide, sempre con un sacco di pulviscolo e piccoli pezzetti di tessuto, dolore al fianco dx sede dell'intervento con irradiazione lombare e inguinale tipo dolori del ciclo mestruale, due coliche abbastanza forti controllate con Toradol. Le mie domande sono: 1) quanto durera questa situazione altalenante 2) è possibile che non veda mai l'uscita di un vero e proprio calcolo ma solo urine con pulviscolo 3) siccome non capisco se il calcolo si è veramente frantumato è meglio faccia una eco di controllo o devo aspettare ancora 4) se il calcolo fosse sempre nella stessa posizione continuo con la litotrissia o forse è il caso di agire in modo diverso, anche perché è necessario che io ritorni nel più breve tempo possibile alla vita normale 5) come mi consigliate di agire per il calcolo a stampo nel calice renale 6) mi hanno detto di bere molto, cosa che io faccio per abitudine, sono sufficienti 2 l di acqua al giorno fuori pasto? 7) il rene ritornerà efficiente al 100% una volta risolto il problema
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e inoltre la disponibilità che dimostrate verso le persone che vi scrivono e che necessitano di un aiuto. Ancora Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
purtroppo l'efficacia delle onde d'urto non è del tutto prevedibile, questo è in sintesi il tallone di Achille di questo tipo di trattamento. Quando fu introdotto circa 30 anni fa, costituì un grosso passo avanti, poiché allora costituiva l'unica alternativa all'intervento chirurgico (od alla dolorosa attesa ..). Oggigiorno, con lo sviluppo delle tecniche endoscopiche mini-invasive, le indicazioni al trattamento con le onde d'urto si sono ridotte ad alcune situazioni "semplici" (calcoli unici, nella parte medio-superiore del rene, di piccole dimensioni) e comunque sempre intese come "primo approccio terapeutico". Con questi limiti precisi si riesce ad ottenere un risultato soddisfacente in una buona percentuale di casi. La sua situazione evidentemente esula da queste indicazioni, ma si tratta ovviamente di punti dui vista che possono non essere condivisi da tutti i Colleghi.
Per venire alla sua situazione attuale, diremmo che gli effetti del trattamento dovranno essere valutati al più presto per mezzo di una ecografia ed una radiografia reno-vescicale diretta, il resto sono solo supposizioni. Per rispondere alla sue domande:
1) impossibile saperlo, almeno per ora;
2) in un certo senso, se si espelle pulviscolo è perché il calcolo si è polverizzato, l'espulsione di frammenti maggiori potrebbe essere causa di coliche ripetute;
3) come abbiamo detto, vi è certamente indicazione a controllare al più presto, specie se vi è apprensione per la persistenza di segni o sintomi;
4) in caso di mancata efficacia delle onde d'urto, il passo successivo è l'intervento endoscopico (uretero-renoscopia flessibile operativa); in effetti noi siamo consueti dare da subito indicazioni a questo approccio nelle persone che "devono tornare rapidamente alla vita attiva";
5) noi presumiamo che il trattamento con onde d'urto abbia già compreso anche questo secondo calcolo; in caso contrario è ovvio che si si trovi ben presto nelle condizioni discussse al precedente punto 4);
6) diluire le urine è opportuno entro certi limiti, ad esempio se vi sono coliche o dolenzia persistente non bisogna ovviamente insistere rischiando di sovraccaricare inutilmente il rene; tenga conto che la progressione di frammenti di dimensioni superiori ai 2-3 mm non avviene per la spinta del flusso urinario, ma per la compiacenza delle pareti dell'uretere;
7) non vi sono i presupposti per temere una compromissione permanente, una volta che la situazione sarà completamente risolta.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott.Piana,
Innanzitutto La ringrazio per la velocissima risposta, non voglio assillare ma necessito di qualche ulteriore domanda, per decidere come procedere.
Vista l'età sono nel periodo precedente alla menopausa e sto avendo problemi di ansia ed irritabilità giudicati dallo specialista che mi segue strettamente correlati agli sfasamenti ormonali del periodo. Siccome non amo soffrire inutilmente ho accettato di sottopormi a terapia farmacologica, pertanto sto prendendo mg 50 zoloft al mattino e gabapentin 100 e 1/2 atarax la sera, fino ad ora non mi hanno dato problemi di nessun tipo, ho fatto presente all'urologo che mi ha visto al P.S. della terapia che assumo e mi ha detto che è molto leggera per cui nessuna controindicazione all'assunzione di Toradol sublinguale max 2 al di, Lei concorda?
Massimo entro mercoledì entrante intendo fare privatamente ecografia e rx come suggerito, dopodiché con risultati alla mano deciderò come muovermi. Nel caso il calcolo non si fosse frammentato intendo intervenire per risolvere il problema in breve tempo perché, ripeto personalmente trovo veramente inaccettabile soffrire tanto dolore e tanto a lungo, quando può essere evitato, senza contare la limitazione della mia vita privata e lavorativa. Leggendo sul web in merito all'intervento da Lei menzionato ho visto che alcuni lo sconsigliano per gli eventuali danni che si possono causare dalla risalita degli strumenti, infezioni, traumi all'uretere, ecc.: nella Sua esperienza questo capita frequentemente? saprebbe dirmi i tempi di attesa alla Città della Salute e della Scienza di Torino indicativamente? E i tempi di degenza e recupero totale? Sono interventi effettuati solo in ospedale?
Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
non vi sono controindicazioni in linea di massima all'assunzione di antidolorifici unitamente alla sua blanda terapia psicofarmacologica. Ovviamente, sarebbe opportuno cercare di risolvere il problema a monte, limitando così la necessità di antidolorifici. Per quanto riguarda l'intervento endoscopico, è da considersi una procedura mini-invasiva, ovviamente se praticato da operatori con elevata competenza specifica e disponendo di tutta l'attrezzatura necessaria. Il resto delle informazioni che ci richiede trascende le finalità pubbliche di questo servizio. Se desidera, ci può contattare ai recapiti presenti in calce.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Dott. Piana,
La ringrazio tantissimo.
Saluti.
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