Sentirsi sovrastimolati mentalmente

Buongiorno,
vorrei esporre un problema, o meglio una difficoltà, che mi ostacola a volte nelle relazioni sociali. Sono una persona molto sensibile, perfezionista e abbastanza ansiosa e, come tutte le persone introverse, tendo a sentirmi mentalmente ed emotivamente sopraffatta da un eccesso di stimoli (es: tante cose da fare in poco tempo, ambienti caotici, ritmi di vita frenetici, molte richieste e pressioni da parte di capi, colleghi, famigliari ecc). Fino a qui non ci arebbe niente di male a parte il fatto che a volte, soprattutto in situazioni poco opportune, è come se dentro di me ci fosse un interruttore che va automanticamente sulla modalità "off" e io divento taciturna e apparentemente distaccata dalla situazione iniziando a sentirmi sempre più agitata e con una gran voglia di isolarmi, almeno mentalmente e temporaneamente, dagli stimoli esterni. Dall'esterno in quei momenti sembro fredda, poco interessata o apatica, poco brillante, rispondo a monosillabi e mi rendo conto di non essere affatto "adeguata" alla situazione ma non riesco a fare diversamente...appunto è come se mi si spegnesse un interruttore interno...
le persone attorno a me (genitori, amici, capi e colleghi ecc) a questi miei momenti rispondono con atteggiamenti preoccupati, infastiditi o addirittura scocciati e queste loro reazioni non fanno altro che bloccarmi e "spegnermi" ancora di più in quanto mi fanno venire l'ansia di deludere le aspettative, di non essere all'altezza e di non essere accettata...l'unica persona con cui non mi sento a disagio in questi momenti è il mio compagno che, essendo introverso come me, sa come prendermi, ossia mi lascia tranquilla e poi, quando vede che mi sto rilassando, si comporta normalmente come se non fosse successo niente...questo suo atteggiamento mi aiuta molto e non mi fa sentire in colpa per questo lato del mio carattere...detto questo vorrei cercare un modo per non "spegnermi" così all'improvviso in situazioni che invece richiederebbero di essere brillanti e "presenti " (es: a pranzo dai genitori, in ufficio, durante una serata fuori ecc).
Grazie in anticipo per i vostri commenti e spunti di riflessione che vorrete darmi.

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..vorrei cercare un modo per non "spegnermi" così all'improvviso in situazioni che invece richiederebbero di essere brillanti e "presenti "..<<
dovrebbe semplicemente cercare di essere se stessa senza avere il timore di deludere le aspettative altrui. Questi meccanismi psicologici potrebbero alimentare il disagio e la sua difficoltà nel gestire certe situazioni.

>>..a pranzo dai genitori, in ufficio, durante una serata fuori ecc..<<
queste situazioni sociali che le creano difficoltà andrebbero affrontate diversamente, innanzi tutto cercando di comprendere il motivo delle sue reazioni di "chiusura". Tutto questo può essere affrontato all'interno di un percorso specifico contattando un Collega di persona.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile Utente,

Lei non si spegne ma semplicemente cambia stato come chiunque. Soltanto che in lei questo passaggio pare più veloce o lei lo legge meno chiaramente e quindi, non riuscendo a modulare bene le emozioni, si protegge in questo modo. Secondo me potrebbero essere utili dei colloqui psicologici di persona per imparare a gestire meglio questi momenti che, come lei stessa riconosce, dall esterno sono poco chiari e potrebbero creare fraintendimenti e dare un immagine di lei non aderente alla realtà generando distanze e forse inutili sofferenze.
Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Utente,

le persone sensibili, introverse e un pò ansiose come lei quando sono sollecitate da ambienti troppo stimolanti possono avere atteggiamenti di chiusura però talmente repentini che agli occhi degli altri sono poco chiari e possono suscitare reazioni di lontananza e di fastidio.
Potrebbero esserle utili dei colloqui psicologici per imparare a gestire meglio le emozioni che vive in quei momenti, ma non escluderei di provare anche ad "aprirsi" pian piano a chi le sta intorno (a chi ritiene più vicino e di fiducia), a spiegare loro quello che in quel momento sente nel senso di "farsi conoscere" un pò di più, ad esempio non è che non è interessata a una conversazione, ma solo che ha bisogno di stare un pò per conto suo, del tipo "sai, quando .... mi capita questo e ho bisogno dei miei spazi".
Le persone introverse e sensibili hanno un ricchissimo mondo interiore, non sono affatto "spente", bisogna che gli altri abbiano la pazienza di volerle conoscere un pò di più.

Un caro saluto

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Buongiorno a tutti,
grazie mille per le vostre risposte e in particolare grazie alla Dott.ssa LaManna per il consiglio, che proverò senz'altro a mettere in pratica, e per la comprensione dimostrata. Sicuramente ho qualche difficoltà a gestire la mia emotività, ma non mi ero mai rivolta ad uno psicologo in precedenza, in quanto il disagio era limitato a casi sporadici. Diciamo che si è acutizzato nell'ultimo periodo, in cui si sono aggiunti ulteriori impegni che hanno reso il mio ritmo di vita un pò troppo frenetico e forse poco adatto alla mia personalità. Lavorerò anche in questo senso oltre che cercando di aprirmi di più con le persone che mi sono vicine e, se ciò non fosse sufficiente, cheiderò consulenza di persona ad uno psicologo per ulteriori consigli.
Buon lavoro e buon pomeriggio