Protesi peniena 2....

Buona sera gentissimi dottori, ripropongo il quesito sulla protesi peniena perche' vorrei avere se possibile ulteriori delucidazioni e mi rivolgo specificatamente al dottor pescatori, ma l' invito e' rivolto ovviamente a tutti gli esperti in impiantologia peniena.. Come da precedente consulto ho una fibrosi di tipo diffuso: apicale, dorsale e prossimale, e' stata trattata con diverse terpie ma senza riusltato.. Nel tempo di 3 anni il pene si e' rimpicciolito e curvato, l' erezione e' molto difficoltosa e dolorosa sopratutto al termine e dopo la manipolazione del pene. La curvatura e' di circa 35 gradi, ho uno schiacciamento sotto il glande e un restringimento alla base ragion per cui lo specialista mi ha coniagliato un ASM LGX.. Il pene e' ancora un po' elastico ma tende e' rigido al tatto e alquanto rattrappito e dolorante.. Ma lo specialista non ha saputo darmi spiegazioni in merito al risultato estetico funzionale... Dottor pescatori mi rivolgo a lei che ha grande esperienza, questa benedetta protesi puo' farmi recuperare qualcosa in termini di circonferenza e lunghezza o devo aspettarmi un ulteriore ridimensionamento? Attualmente il pene e lungo circa 11-12 cm dai 14 iniziali, e la circonferenza e' comunque diminuita, ho probemi di tumescenza anche al glande che non raggiunge piu' la grandezza e la tumescenza che aveva quando stavo bene. Non vorri ritrovarmi dopo l' impianto un pene di 10 cm perche' sarebbe insoddisfacente sia dal punto di vista estetico che finzionale. Mi e' stato detto che se non viene usata l' lgx l' accorciamento post imipanto e' piu' marcato.. Lei cosa mi dice in merito. ? Grazie.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
il suo caso si presenta chiaramente complesso, e la mia risposta naturalmente ha i limiti intrinseci legati a un contatto via web, senza visita diretta. Prendendo per buono quanto ci scrive (mi comprenda, non è “sfiducia” verso di lei, è semplicemente la speranza che parliamo la stessa lingua), diverse sono le strategie per affrontare il problema di un pene che ha perso dimensioni e funzionalità a seguito di fibrosi. Sicuramente la strada obbligata sembrerebbe essere quella della protesi; la LGX ha il teorico vantaggio di non far perdere la lunghezza preoperatoria, ma personalmente condivido l’opinione che non sia la scelta ideale in presenza di fibrosi. Vi sono altre alternative: l’uso di protesi non-LGX ma sempre idrauliche, e con strategie intraoperatorie miranti al recupero (parziale!) di lunghezza, come l’impiego di incisioni rilascianti e l’uso di protesi sovradimensionate, con immediata attivazione dopo l’intervento. Non andrei oltre perché rischiamo di entrare troppo nel tecnico, e ciò esula dagli scopi di questo portale. Per quanto riguarda la tumescenza del glande: la protesi purtroppo non può fare nulla; si potrebbe considerare inibitori di fosfodiesterasi 5 al bisogno a basso dosaggio (se compatibili con la sua situazione), o l’impiego di prostaglandina intrauretrale al bisogno; entrambe le opzioni potrebbero essere associate all’impianto protesico. Spero di aver risposto alle sue domande.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
La ringrazio dottore per l' esauriente risposta, solo un' ultima informazione se possibile, la circonferenza del pene con impianto di protesi gonfiabile si uniformerebbe nel senso che scomparirebbe il restringimento alla base e sotto il glande togliendo anche i dolori che provo in quelle zone oppure anche questa e' un incognita? In sostanza la protesi si adatta alla nuova circonferenza oppure fara' recuperare quella iniziale nonostante la presenza di fibrosi? Purtroppo per quanto riguarda il glande non mi va in buona tumescenza neanche con inibitori ,che tra l' altro non sarebbero compatibili con la mia situazione cardiaca., anche se contrarendo non so quali muscoli tende ad aumentare di volume ma a sgonfiarsi rapidamente molto prima della semierezione rimasta.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
In genere la protesi idraulica "modella" il pene su di sè, per cui è da attendersi che con buona probabilità (ma non certezza assoluta) nei mesi successivi all'impianto si assista a una regolarizzazione del calibro dell'asta ("circonferenza"). Mi attenderei anche una progressiva regressione del dolore. Tutto ciò con i limiti di una valutazione via web.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Va bene dottore la ringrazio per la gentilezza e la trasparenza delle delucidazioni.. Di nuovo molte grazie.