Febbre gialla

Salve, sono affetta da favismo e soffro di una forma autoimmune di tiroidite di Hashimoto. Le mie condizioni generali di salute sono buone, anche se i miei valori di emoglobina e ferro sono sempre stati "costituzionalmente" abbastanza bassi. Da circa dieci anni vivo in Italia (sono di origine scandinava) e dopo pochi anni di permanenza nel vostro Paese ho sviluppato un'intolleranza al sole a causa della quale, nel caso di esposizioni senza adeguata copertura, la mia pelle (particolarmente chiara) reagisce in modo gravemente sproporzionato con bolle, pustole e rash pruriginoso a cui posso porre rimedio solo con assunzione di cortisone. Dovendo, per esigenze lavorative, recarmi per qualche tempo nella foresta Amazzonica, mi è stata consigliata la vaccinazione contro la febbre gialla. Alla luce delle mie patologie, ritenete che la somministrazione di questo vaccino possa avere delle interferenze negative per la mia salute, ovvero, scientificamente non vi è alcuna correlazione tra le due cose?
Grazie per l'attenzione dedicatami
Anne M.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Anne,
è sicura di non essere affetta da porfiria cutanea?
Va bene che lei è scandinava ma la reazione della sua pelle al sole mi pare spropositata.
L'ha mai valutata un Dermatologo?

Per quanto riguarda la vaccinazione anti febbre gialla, non vedo il nesso con il problema cutaneo: di febbre gialla si può morire e la vaccinazione è l'unico presidio disponibile per prevenirla.

Piuttosto ha considerato lo stress a cui la sua pelle così fotosensibile verrebbe sottoposta nella foresta Amazzonica?

Sono input che mi sento di lanciarle.

Cari saluti.



[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Caldarola,
La ringrazio per la sua tempestiva risposta.
In relazione all'ipotesi di porfiria cutanea mai nessun dermatologo (e ne ho visti parecchi negli ultimi dieci anni, da quando è insorto il problema) mi ha mai insinuato questo dubbio. Solo la prima volta, tanto tempo fa, un medico di Helsingborg (la mia città d'origine), osservando attentamente la mia pelle mi parlò di questa malattia (che definì "rare disease") ma, se non ricordo male, aggiunse che in genere si accompagna a valori alti di ferro e, considerando che i miei valori di ferro erano molto bassi (max 40 - 50), disse di excludere questa possibilità. Lei che ne pensa? Concorda con il suo collega svedese che sosteneva che i valori bassi di ferro nel sangue non sono compatible con la presenza della malattia? Tornando, poi, alla mia domanda iniziale, malattie autoimmuni o genetiche (come tiroidite Hashimoto o favismo, di cui sono affecta) possono favorire interconnessioni con reazione avversa al vaccino (della febbre gialla) o non hanno nulla a che vedere? Lo chiedo perchè, alla mia domanda specifica, il mio attuale medico di riferimento dice che in theoria non ci dovrebbe essere problema, in pratica tutto è possible e questa risposta mi sembra un pò troppo generica...
Grazie ancora per la disponibilità,
Anne
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Anne,
è vero che le porfirie sono caratterizzate da un aumento del ferro nel sangue e nei siti di deposito, specie il fegato, ma la Medicina non è come la matematica in cui 2+2=4 SEMPRE!
Per cui è possibile che ella sia affetta da una forma di porfiria con un incremento modesto del ferro o che perda ferro per esempio con flussi mestruali abbondanti e che pertanto lo stesso risulti normale.

La ricerca e il dosaggio delle porfirine nel sangue, nelle urine e nelle feci è un esame semplice che permette di confermare o escludere il dubbio diagnostico.
Se confermato si ricorre poi a indagini genetiche di II livello.

Per quanto riguarda il Vaccino contro la febbre gialla, l'ISS su raccomandazione dell'OMS :
- Non elenca le malattie autoimmini come la Haschimoto nè tra le controindicazioni assolute, nè tra quelle relative.
-Non elenca il favismo, cioè la carenza di G6PD, tra le controindicazioni al vaccino.

E' ovvio che il vaccino debba essere somministrato da un sanitario esperto nel trattamento di eventuali reazioni allergiche immediate, possibili con TUTTI i vaccini, e che dopo il vaccino Ella debba rimanere in osservazione per almeno 1 ora per trattare tempestivamente qualunque reazione allergica.
Ma questa è una prassi che si dovrebbe adottare per quasi tutti i vaccini iniettabili.

Essendo in una città con un buon servizio sanitario, le conviene recarsi presso un centro per le vaccinazioni, dove potrà essere vaccinata e tenuta sotto controllo per il tempo necessario.

Spero di esserLe stato utile.
:-)

Cari saluti.
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