Difficoltà sociale (genitori e paure)

Gentilissimi Dottori,
volevo porre un problema riguardo al mio carattere, è che essendo cresciuto con genitori molto apprensivi e dato che ho sofferto di epilessia per quasi 10anni, le preoccupazioni e le paure dei miei sono aumentate verso di me rispetto a mia sorella e di conseguenza crescendo ho avuto problemi di socializzazione, comportamentali e relazionali, trovandomi spesso a disagio in situazioni giornaliere tipo: scuola, lavoro e amicizie.
Disagio che mi ha portato a star male quasi al suicidio per perdita del lavoro e mancanza di carattere per affrontare le situazioni della vita provando anche ad "annegare" le mie paure nelle droghe pesanti (ma senza riuscirci). Essendo consapevole di come sono, fino ad ora, ancora pensieri strani che vanno e vengono.. ed allontanandomi anche dagli stessi miei genitori con cui non li parlo neanche;
ma soprattutto con amicizie femminili mi sono tutt'ora di disagio e quindi mi ritrovo a 25anni che non ho mai avuto una relazione con una ragazza a tal punto da perdere la verginità con una prostituta.
E' come se non provassi nessuno affetto e sentimento per le ragazze e più passa il tempo, più mi vedo perso e difficile ad affrontare una storia solida, e vorrei capire se è per via della solitudine, oppure perché non voglio legami di nessun genere.
Mi è difficile anche trovare lavoro magari per paure e delusioni che ho avuto. E' come se tutto ad un tratto ho avuto un distacco dai miei e trovarmi ad affrontare la vita da solo senza aiuto dato che ho perso il dialogo con i miei.

- Spesso ho disturbi dell'umore, da essere rilassato al nervoso più assurdo e comportamenti violenti! E' normale?
- Come posso migliorare e uscirne fuori?
- E' un comportamento naturale causato dai miei, o, è solo un fatto psicologico e quindi potrei cambiare i miei atteggiamenti? Siano essi relazionali e/o caratteriali.

Vi ringrazio con anticipo per la Vostra disponibilità.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
< potrei cambiare i miei atteggiamenti? Siano essi relazionali e/o caratterialiCome posso migliorare e uscirne fuori?.>

Gentile Utente,
può senza dubbio lavorare su se stesso e sulle difficoltà che sperimenta insieme a uno specialista.
Le droghe pesanti come ha sperimentato non servono a trovare la soluzione ai propri problemi, anzi li complicano.
Essere cresciuto con genitori apprensivi e preoccupati, anche se armati delle migliori intenzioni, ha avuto probabilmente un certo peso , ma non la aiuta ora cercare le cause , sempre complesse e interrelate e nemmeno puntare il dito, piuttosto occorre comprendere come superare timori e difficoltà nell'approcciarsi al mondo e ai rapporti con gli altri e ogni difficoltà qui espressa.

Uno psicologo psicoterapeuta, previa valutazione diretta, la potrebbe accompagnare in un percorso che la possa condurre a un migliore benessere, al superamento dei suoi disagi relazionali, a una qualità di vita più appagante.
Ha mai pensato di rivolgersi a un nostro collega?

Vive ancora con i suoi? Che rapporto ha con sua sorella?
Fa ancora uso di sostanze?
Com'è la sua vita attualmente, lavora? amici?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Innanzitutto grazie per avermi risposto,

- ma in effetti già avevo pensato a qualche seduta psicoterapeutica, ma non lavorando mi è un po difficile muovermi, anche se qualche lavoretto sta uscendo, rinuncio per non confrontarmi con gli altri.

- Riguardo all'uso di droghe volevo rovinarmi consapevolmente (magari vivendo qualcosa di diverso), cosa che non ho mai fatto; ed è proprio incredibile come sono stati i miei stessi amici a farmi rinunciare a queste sostanze (in fondo sono proprio loro che ti portano per strade sbagliate) e invece è successo il contrario.

- Mia sorella è sposata ed anche se ci vediamo ogni tanto non ho un rapporto confidenziale, ma il tentativo di suicidio lo ha saputo perché dopo 4 tentativi e in preda al panico ho dovuto sfogarmi in qualche modo.

- La mia vita attuale è molto confusa, non lavoro anche se potrei, ho degli amici ma non so se è normale il fatto che quando sto con loro cambio personalità e questo mi rende ancora più stressante.

- In casa siamo 3 di noi, vivo con i miei ma sto cercando di andare a vivere da solo perchè non sopporto i loro ragionamenti e i loro movimenti e quindi tendo sempre a restare solo, ed è stato proprio questo a spingermi verso il suicidio.. pur di non vederli.

La ringrazio di nuovo per la Sua cortesia.
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<rinuncio per non confrontarmi con gli altri.>

Questo fa parte del problema e non la aiuta, anzi rinforza paure e difficoltà.

<La mia vita attuale è molto confusa...tendo sempre a restare solo, ed è stato proprio questo a spingermi verso il suicidio.. >

E' necessario che lei si attivi per sbloccare la sua vita, far pace con la sua sofferenza, ritrovare il suo benessere e legami affettivi appaganti.

Non esiti e non tardi dunque a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, può afferire anche al servizio pubblico presso le strutture ASL del suo territorio come ad esempio CIM, Consultorio Familiare, ospedali che offrono il servizio.

Ci faccia sapere poi, se crede.

Cari auguri
[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
La ringrazio immensamente per le informazioni che mi ha fornito, mi sono state veramente d'aiuto e nel caso decidessi di cominciare queste sedute Le farò sapere.

Grazie per la disponibilità datami.
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Lieta di averla ascoltata, ci farà piacere ricevere in futuro sue nuove.

Un caro saluto