Timidezza accessiva con altre persone

Salve, sono un ragazzo di 19 anni. Sono una ragazzo che con gli altri anche a scuola non mi sono mai trovato male. Infatti non sono mai stato isolato da nessno. Però nonostante questo non posso dire di avere veri amici, infatti non ho nessuno che possa considerare un amico, qualcuno che vedo tutti i giorni con cui parlo e mi diverto. Sto molto spesso solo in casa, qualche volta esco con amici, ma appunto come dicevo prima non c'è un amicizia molto forte. Sono una persona molto timida, quando devo conoscere persone nuove o fare qualcosa di diverso aome ad esempio adesso l'unifersità, ma può essere qualsiasi altra cosa con altre persone che non conosco, ho paura e mi agito.
Ma la cosa che ultimamamente mi dà più rammarico e quella di essere timido con le ragazze, io desiderei molto stare con una persona che si ama, con cui poter condividere emozioni ed esperienze. Quando vedo altri ragazzi anche più piccoli che non hanno problemi a conoscere ragazze, io mi sento tremendamente male. Perchè io non sono mai stato con una ragazza e vorrei tanto non avere di questi problemi. Ma quando si tratta di provarci non riesco in alcun modo a trovare il coraggio o la forza di buttarmi, vado proprio nel panico o paura. È quello che desidero, ma ho paura di fallire di non essere abbastanza attraente, che ci sono molto più ragazzi spavaldi e carini di me e che quindi non ho possibilità con chi mi piace. Mi trovo bloccato. Desiderei tanto non essere così timido. Cosa potrei fare. Posso dire che sono figlio unico e probabilmente da piccolo avevo sempre paura di lasciare i miei genitori, ma adesso che sono grande vorrei fare le mie esperiente ma non ne ho il coraggio. Grazie mille.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66

<<ci sono molto più ragazzi spavaldi e carini di me e che quindi non ho possibilità con chi mi piace<<

Il confronto con gli altri spesso scatena un'ansia paralizzante: ci sembrano sempre messi meglio di noi, più attraenti ecc.
Ma ognuno di noi è unico, ha le proprie doti; anche la Sua stessa timidezza può certamente risultare attraente per qualche ragazza, purchè Lei almeno si faccia avanti, si presenti, dica due parole.

<<desiderei molto stare con una persona che si ama, con cui poter condividere emozioni ed esperienze<<
Amare ed essere amati è una legittima esigenza, ma come in tutte le cose, occorre una "scuola guida", per prove ed errori, con perseveranza nonostante la timidezza.
Coraggio.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Essere timidi può anche essere un valore aggiunto all'esistenza, quando non è invalidante.

Non è obbligatoriamente un handicap, e può anche essere confusa con la "riservatezza"

Oltre alla timidezza, com'è la sua immagine allo specchio?
Si piace?
Si stima?
Si vuole bene?

Fa sport, studia ?

Ha degli hobby?

La timidezza è coniugata soltanto al pianeta donna o si manifesta anche nel gruppo dei pari?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2020
Ex utente
Sono un ragazzo che studia, adesso dovrò iniziare l'università e faccio molto sport anche a buoni livelli, diciamo che ci tengo molto alla mia forma fisica a alla cura di me stesso come può essere mangiare bene o cose del genere. Chiaramente quando mi guardo allo specchio vedo ad esempio le spalle un curve, un brufolo che spunta in viso e subito penso che siano difetti "enormi".
Invece per la timidezza si con le persone che non conosco all'inizio mi trovo in soggezzione, poi è capace che come in tutte le cose quando ci si conosce faccio amicizia. Chiaramente non è una cosa che avviene subito, io ho bisogno di vederle e frequentarle spesso le persone. Invece con le ragazze capita che sia un po' più difficile, viste come amiche no. Ma se ad esempio c'è una ragazza che mi piace e vorrei conoscerla, una cosa semplice niente di che, lì scattano le difficoltà mi faccio mille domando su come potrebbe andare come sto e alla fine lascio passare. Pensando che mi sono risparmiato una grossa difficolta e furse figuraccia, ma poi sono molto rammaricato e dispiaciuto perchè non sono riuscito a fare quello che volevo.
Ma comunque la mia timidezza si manifesta anche in altre occasioni, tipo succede qualcosa, ad esempio una persona si lamenta con me per qualcosa o dice un opinione alla quale io sono in disaccordo e io non rispondo. o per lo meno non dò una risposta sicura di me, ma biascico parole con un tono sbagliato o impaurito e non riesco a dimostrare sicurezza di me. Poi dopo mi dico "ma se gli avessi detto così, in questo modo" e in vece nulla la stessa cosa si ripete. Allo stesso modo forse capita col mondo femminile ho timore e quando provo a fare qualcosa risulto insicuro e dò un immagine di me sbagliata. Sono una persona sensibile.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Si evincono parecchi punti su cui poter lavorare con l'aiuto di uno psicologo

Autostima
Timidezza
Trasformare l'eccesso di sensibilità da paralisi emotiva a risorsa
Far diventare i semplici imprevisti, come un brufolo, solo imprevisti ... e non tragedie ..e rinforzare la sua personalità

Quindi, se non ho mai capito, non ha avuto ancora una fidanzata?
Non so il primo bacio?

Ha ricevuto un'educazione rigida?
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dopo
Attivo dal 2015 al 2020
Ex utente
Si non ho ancora avuto una fidanza e neanche il primo bacio. E questa cosa mi pesa moltissimo.
L'educazione che ho avuto non penso sia stata rigidissima, forse non da mia madre, da mio padre si. Ho avuto sempre soggezione di lui nei voti, nel dire quando ero più piccolo che uscivo perchè lui poteva esserene contrariato. Proprio per questo, quando ero più piccolo mi sono allontanato da quei ragazzi della mia età che uscivano alla sera per non sentirmi fare domande o insinuazioni irritanti da lui. Tra l'altro lui da giovene è sempre stato uno "scalmanato", è sempre stato lontano da casa sua, in giro, concerti, "auto-stop" e cose del genere... E ora tutto quello che faceva lui a me lo ha sempre vietato. Negli ultimi tempi mi sono più volte ribellato a lui, ma effettivamente è sempre mio padre e gli voglio bene e alla fine rimaniamo sempre al solito punto. Vorrei lasciarmi andare, ma non ci riesco. È come se non avessi fatto alcune esperienze quando le hanno fatte altri perchè sempre controllato dai mio padre.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo

I genitori ci mostrano le strade e alcune delle molte possibilità ma poi siamo noi a scegliere. Dico questo perché i genitori non hanno responsabilità alcuna in problematiche di questo tipo. Ad esempio tu non vivi chiuso in casa . Vai a scuola, fai sport e hai avuto le opportunità per conoscere un sacco di persone. Come mai non sfruttare queste occasioni?
Quanto al fatto di temere la figuraccia... in realtà io credo che non farebbe neppure male fare qualche figuraccia con una ragazza, altrimenti come pensi di poter imparare a corteggiare una ragazza se non provandoci ma accettando anche il "rischio"di sbagliare o addirittura di non piacere (ad una ragazza non in genere!!!!) ed essere respinto?
Tu fai sport e lo sport è il pretesto divertentissimo che utilizziamo per imparare molto. Ad es la competizione. Ma per vincere una partita quanti allenamenti ci sono dietro? Quanta fatica? Quanto divertimento? E le sconfitte? Non servono forse a migliorarsi e non a buttarsi giù come stai facendo. E il gioco di squadra? I nostri compagni di squadra possono esserci utilissimi per imparare qualcosa che non sappiamo o aiutarci ad affinare ciò che non facciamo bene. Usiamoli. Questo ti permetterà di imparare mentre ti diverti con i tuoi amici. Mentre si fanno tutte queste cose si modifica l ' idea che si ha di sè e viene modificata anche la padronanza sul problema.
Tutto ciò però è imparabile.
Se non inizi a modificare il tuo comportamento difficilmente si modificheranno anche gli altri aspetti...

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Come vede le sue insicurezze partono da lontano....

Un padre va rispettato e voluto bene, ma l'autonomia va conquistata con le unghie e con i denti.


Contrattare, lottante, affermarsi in famiglia e fuori casa, sono le basi per essere poi autonomo....

Quello che le manca è la giusta distanza tra appartenenza al nucleo d'origine ed autonomia.

Tutto il resto, appena verrà fuori dal guscio, verrà da se.

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Utente,

la timidezza è un valore aggiunto rispetto alla spavalderia dei suoi coetanei che lei invece vede come più sciolti e disinibiti (e vincenti) nei confronti delle ragazze.
Spesso una ragazza timida è percepita come gentile, riservata, sensibile, mentre il ragazzo timido come impacciato e imbranato e la società attuale "premia" chi è più brillante, veloce, disinibito, estroverso, ma non necessariamente va sempre così.
Alcune ragazze, che avevano il suo stesso cruccio di non avere un fidanzato, mi hanno detto che sognavano di trovare una persona sensibile, gentile, delicata, come vede c'è spazio per persone come lei.
Inizi a rivalutare la sua timidezza e la sua sensibilità, ma non stia fermo e provi a "buttarsi" un pò di più con le ragazze, semplicemente come è lei, da una parola, una semplice frase di circostanza e poi vede come va senza l'imperativo però di "questa ragazza mi piace e devo conquistarla" o, al contrario, "adesso le parlo e non mi guarderà neanche". Si ponga per quello che è, qualcuna apprezzerà questo suo modo di essere.
Se poi vede che si sente proprio paralizzato e le prende una forte ansia si faccia aiutare da uno psicoterapeuta.

Un caro saluto

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova