Vostro parere

Buongiorno. Mia mamma a metà aprile è stata operata per l'asportazione della colecisti piena di calcoli. L'esame istologico riferiva quanto segue: "colecistite cronica follicolare con diffuse ulcerazioni della mucosa. Dopo sezioni seriate si reperta area con reazione desmoplastica in cui sono riconoscibili aspetti iperplastico-rigenerativi con displasia grave dell'epitelio residuo." Il chirurgo che l'ha operata ci ha rassicurati dicendo che non era ancora neoplasia, ogni 6 mesi però era utile fare un controllo. Due giorni fa abbiamo fatto un'ecografia e la dottoressa ha detto che la zona dell'intervento era disomogenea, meglio eseguire una tac. Non contenta, ieri ho deciso di farla controllare da un altro radiologo di fiducia che ha rifatto l'ecografia e ha refertato che "il fegato è normale per dimensioni con struttura disomogenea normoriflettente per la presenza di alcune cisti displasiche. Due lesioni focali ipoecogene nel quarto segmento di 12 e 20 mm. di diametro in prima ipotesi secondarie." Ovviamente ha detto di fare urgentemente la tac. A me ha detto che potrebbero essere delle metastasi e che forse l'istologico era stato sottostimato e invece di displasia grave poteva essere già neoplasia. Io sono molto confusa: possibile che si siano sbagliati fino a questo punto e le due lesioni sono metastasi del carcinoma della colecisti oppure (come temo) ci potrebbe essere un tumore primitivo che ha generato queste lesioni al fegato?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentilissima, é difficile sostenere che il responso istologico sia stato errato. Farei ovviamente in tempi immediati la TAC e con il risultato possiamo poi risentirci.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Grazie, dottore della Sua gentilissima risposta. Capisco che Lei non può azzardare nessuna ipotesi ma a titolo puramente teorico pensa che il mio timore che queste lesioni siano secondarie di una neoplasia in altra zona possa essere fondato?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Se venisse confermata la natura secondaria delle lesioni penserei ad una diversa origine della patologia iniziale (e non colecistica).


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Grazie ancora. Appena avremo l'esito della tac, la informerò.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Molto bene. A risentirci.

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Dottore, mi hanno detto che per la tac ci vorrà qualche giorno, anche perché dovrebbe fare prima delle analisi. Ho qualche altra domanda da porle, spero di non disturbarla troppo:
1) La tac dovrebbe essere fatta solo al fegato o a tutto l'addome?
2) Se non si dovesse trattare di lesioni secondarie, è possibile allora che sia un tumore primitivo al fegato che magari non era stato visibile nell'ecografia prima dell'intervento alla colecisti perché "nascosto" dalla colecisti stessa?
3) Le cisti displasiche che sono evidenziate dall'ecografia potrebbero essere causa di evoluzione maligna?
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Ho chiesto troppo, mi rendo conto....
La tac l'hanno prenotata per giorno 11. Ho parlato con il radiologo che dovrà effettuarla e non mi ha proprio rincuorata, secondo lui le lesioni sono legate alla colecisti, lui sostiene che il limite tra displasia grave e neoplasia è molto sottile. In questo momento alla preoccupazione si associa la rabbia di non essere stati adeguatamente informati da parte del medico che ha fatto l'intervento, abbiamo perso due mesi di tempo prezioso.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Non concordo sul "terrorismo" del radiologo. É vero che il limite fra displasia grave e neoplasia é minimo, ma sarà pur sempre una neoplasia superficiale che non può dare metastasi già evidenti al fegato. Quindi, mi creda, le sono state date le giuste informazioni dal chirurgo.

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Non ci resta altro che aspettare la tac. La ringrazio di cuore, dottore, per la pazienza e la disponibilità dimostratemi.
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Buongiorno, oggi era programmata la tac. Purtroppo non abbiamo potuto farla perché mia madre si è sentita male appena sdraiata nel lettino, ha cominciato a sentire i battiti accelerati, è diventata rossa in viso e la pressione è salita a 180. Il radiologo non ha potuto quindi iniettare il mezzo di contrasto. Ho chiesto di poterla fare senza ma mi ha detto che non avrebbe visto niente. Ci hanno detto di aspettare per vedere se si calmava. Alla fine ho deciso di aspettare il rientro dalle ferie del radiologo che ha fatto l'ecografia per vedere cosa ci consiglia lui. Vorrei chiedervi se non c'è un altro modo meno rischioso per studiare queste lesioni.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Purtroppo la TAC é indispensabile. Attenda di parlarne con l'ecografista.
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Mi scusi ancora, dottore, ma se facesse la risonanza magnetica bisognerebbe iniettare ugualmente il mezzo di contrasto? Forse è questo che ha spaventato mia madre e anch'io sono preoccupata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Si. Serve il mezzo di contrasto.


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Sono di nuovo qui per aggiornarvi: Ieri hanno riprovato a fare la tac a mia madre ma si è ripresentata la stessa situazione della volta precedente: agitazione e pressione a 180, hanno deciso di farla senza contrasto, si è visto che nella zona della precedente colecistectomia c'è un'area di ipodensità di 4 cm. Il resto normale. Poiché l'ecografista mi ha ribadito che per lui queste lesioni sono metastasi, ieri pomeriggio ho fatto vedere tutto il materiale ad un oncologo per avere un suo parere. L'oncologo ci ha detto che ci vuole la tac con mezzo di contrasto, e poi eventualmente una biopsia. all'ospedale dove hanno fatto la tac non sanno come comportarsi e io sono nella confusione più totale. Vi chiedo: visto che l'ecografista mi ha ribadito finoa stamattina che non c'è alcun dubbio che le lesioni sono maligne che senso ha accanirsi a fare la tac con tutti i rischi che ne derivano (dato che mia madre presenta questi problemi di ansia e pressione)? Non sarebbe il caso di fare direttamente la biopsia?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Personalmente credo posa essere utile a questo punto la biopsia, ma é l'oncologo a decidere.


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Dottore buongiorno. Vorrei aggiornarla. Abbiamo fatto revisionare i vetrini della colecisti perché mi era stato detto che probabilmente avevano sottostimato l'esame istologico, non c'è tumore anzi invece che di displasia grave si parla di displasia lieve. Nel frattempo mia mamma è riuscita a fare la tac (l'hanno sedata) all'encefalo, torace e addome. L'unico elemento sospetto che è emerso sono queste 2 aree ipodense sul letto della colecisti, attorno non ci sono linfonodi. La radiologa che ha effettuato la tac mi ha detto che a suo parere non si tratta di metastasi ma potrebbero essere residui dell'intervento, a suo dire potrebbe essere successo che la colecisti era un po' attaccata al fegato e quando l'hanno staccata (l'intervento è stato fatto in laparoscopia) si è creato un piccolo danno al tessuto. In ogni caso ha detto che dovrebbe rifare la tac tra tre mesi per controllo. Ho consultato anche un oncologo che ha visionato la tac e anche lui propende per questa ipotesi in quanto escludendo la colecisti come tumore primitivo sarebbe alquanto strano che 2 metastasi si siano andate a posizionare sul letto della colecisti e non ci siano neanche linfonodi ingrossati nel fegato da nessuna parte, tuttavia se proprio vogliamo la certezza definitiva l'unico esame che potrebbe fare è una PET . Io vorrei chiedere a lei: questa ipotesi della radiologa potrebbe essere verosimile? Ossia un intervento in laparoscopia può creare un "danno" simile? A suo avviso e' consigliabile fare la Pet o aspettiamo e rifacciamo la tac?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Credo sia ragionevole l'ipotesi della collega radiologa.

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Dottore Cosentino, purtroppo la situazione è precipitata. Da circa un mese e mezzo mia madre ha iniziato a stare male con dolore al fianco destro e febbre, abbiamo interpellato moltissimi dottori ma hanno preso la faccenda sotto gamba, fino a quando una settimana fa non l'abbiamo portata al pronto soccorso. Ieri abbiamo saputo che mia madre è una malata oncologica terminale, ha un'estesa ascite e in questo liquido sono state trovate cellule neoplastiche, il che significa che ha tutto l'addome invaso. Il fegato è invaso di metastasi che addirittura si sono ascessualizzate. Purtroppo, ma ormai poco conta, non sappiamo neanche qual è il tumore primitivo. Il medico non sa dirmi, potrebbe trovarsi al colon, all'unico ovaio (visto che un ovaio e l'utero erano stati tolti 30 anni fa), o anche alla colecisti asportata ad aprile (malgrado l'esame istologico deponesse per una displasia grave e la revisione dei vetrini per una displasia lieve). Volevo chiedere a lei: un tumore così esteso può svilupparsi in tempi così brevi? Oppure era presente già da tempo e le metastasi al fegato sono state il segnale ultimo?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Credo che la sua ultima ipotesi sia quella più plausibile.

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Dottore Cosentino, mia mamma è deceduta due giorni fa, è tutto così assurdo anche perché non sappiamo neanche da dove sia partito questo tumore, spero che l'esame istologico fatto al fegato 10 giorni addietro possa darci una spiegazione. Io ho letto tanto in questi mesi e mi sono convinta che si sia trattato di un colangiocarcinoma, l'intervento di rimozione della colecisti doveva essere fatto con il metodo tradizionale piuttosto che in laparoscopia. Comunque ormai poco conta. Ora invece io sono spaventatissima, in questo momento al dolore fortissimo per la perdita di una dolcissima mamma, si associa il terrore che anch'io abbia la stessa cosa, in questo momento non posso parlare con nessuno perché aumenterei il dolore di tutti. Io ho i calcoli alla colecisti e lo so da alcuni anni, non mi hanno mai dato particolari problemi, ora è da un mese circa che sento delle fittine al fianco destro che vanno e vengono e per tre giorni sentivo come un senso di pesantezza nella stessa zona, poi anche dietro nella schiena ho un leggero dolore, siccome ero con mia mamma all'ospedale ho chiesto ad una dottoressa che mi ha palpato l'addome e mi ha detto che era trattabilissimo e probabilmente i fastidi erano dovuti ai calcoli e al forte stress psico-fisico che stavo vivendo. Io comunque sono molto spaventata, è ovvio che a breve farò l'intervento ma in questo momento sono a pezzi fisicamente e psicologicamente. Le volevo chiedere due cose: 1) è possibile che in un periodo di forte stress i calcoli alla colecisti si "facciano sentire" con questi sintomi? 2) Dato il precedente di mia madre dovrei chiedere di farmi un intervento tradizionale per controllare meglio o posso optare per la laparoscopia? Lo so che possono sembrare domande un po' stupide ma in questo momento la mia mente è poco lucida.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Carissima, mi dispiace molto per sua madre. Putroppo contro certi tumori non c'è molto da fare. E' stato fatto il possibile. In questo momento sta vivendo in una situazione di forte stress per cui sentirà tutti i disturbi possibili. Non si faccia prendere dalla paura. Ci penserà con calma fra qualche mese.

Mi tenga a sua disposizione


Cordialità