Odiare se stessi

buongiorno a tutti,
finalmente mi sono deciso a scrivere della mia situazione che si protrae ormai da quando avevo 14 anni e che mi sta logorando ogni giorno di più. Io mi odio, provo un odio profondo per la mia persona e tutto questo ha un'influenza negativa su tutto ciò che faccio. ho una personalità molto complessa e particolarmente profonda e sono una persona molto sensibile. non sopporto niente di me, e soprattutto non sono mai contento di me in qualsiasi cosa io faccia. mi considero sempre inferiore a tutto e tutti in qualsiasi cosa io faccia... non sopporto la mia immagine e questo a portato a farmi cancellare tutte le mie foto che avevo sul PC che mi raffiguravano comprese quelle della mia laurea, molti giorni non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio da quanto mi faccia schifo. tendo sempre a vedere in me quel qualcosa che non va. ho amici stupendi una famiglia altrettanto stupenda ho avuto anche nella mia vita relazioni amorose durate parecchi anni ma tutto questo non riesce comunque a lenire minimamente la mia situazione. per evadere dal mio dolore mi creo spesso un mondo immaginario mio nel quale potermi richiedere e sparire ma ogni volta che ne esco mi ritrovo ad affrontare di nuovo me stesso. penso al suicidio ogni singolo giorno e sono andato molto vicino a farlo l'anno scorso ad ottobre ma non so cosa è riuscito a trattenermi dal farlo ma ho già in mente il posto dove potrà succedere e la mia fragilità sta aumentando costantemente. ripeto la mia situazione non dipende né da famiglia né sa amici né da ragazze e carriera scolastica e i miei successi in questi ambiti mi distraggono dalla mia ossessione solo temporaneamente... tutto ciò è che dovuto semplicemente per la mia ossessione e per l'odio nei confronti della mia persona .... un odio profondo che diventa più freddo e consapevole ogni giorno di più. grazie a tutti per l'attenzione.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore,
Leggendo la sua richiesta di consulto ho provato delle sensazioni contrastanti e alla fine ho percepito quello che Lei mi stava trasmettendo:
Lei ha bisogno di attenzione. Un bisogno spasmodica direi. E per ottenerlo farebbe qualunque cosa anche tentarere di suicidarsi o comunque esprimere il desiderio di farlo.
Ecco, io partirei da qui.
Pensi alla sua affettuosa famiglia, a come lei si sentiva confrontato con essa.
E' un lavoro di analisi quello che dovrebbe svolgere in un contesto adeguato.
Altrimenti correra' davvero il rischio di suicidarsi pur di catalizzare l'attenzione su di se'.
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta ma secondo me non ha colto il mio messaggio. Non cerco attenzione, ne ho dalla mia famiglia, dai miei amici ne ho in abbondanza, il mio problema è che nonostante tutto il mio sforzo, nonostante tutto ciò che faccio e mi succede ritorno inevitabilmente non è punto di partenza ma a un punto più basso... mi sto logorando da più di 15 anni e non so fino a quando la mia mente e il mio fisico reggeranno questa situazione.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,
proprio perchè sta andando avanti così fin dall'adolescenza, Lei sa che non si tratta di una crisi passeggera.
Ha mai pensato di chiedere aiuto di persona? La vita, continuando così, se ne va, e non mi riferisco tanto al suicidio quanto all'insignificanza e alla sofferenza del vivere.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
Avere la tendenza a vedere solo quello che non va e che non ci piace potrebbe avere a che fare con un certo perfezionismo... nonostante si abbia già tutto sentiamo di aver bisogno di qualcosa o di essere insoddisfatti di noi.
Mi dispiace davvero perché si sente la sua sofferenza e quindi anche io le suggerisco una consulenza diretta per imparare a guardarsi con altri occhi. Più clementi.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno a tutti e vi ringrazio delle vostre risposte, di tutto questo ne ho parlato con il mio migliore amico che per me è più di un fratello e questo mi ha liberato di un peso enorme.
Ne ho anche solo appena accennato ad una mia amica e non sospettava minimamente che non stessi bene anche perché tutti mi vedono sempre come una persona solare e spensierata e con la quale fare casino.
Purtroppo nonostante anche il mio amico mi abbia consigliato di parlare con qualcuno per una consulenza ormai sono sempre più convinto che non serva a nulla, parlare fa bene in quel momento e stop e inoltre ho messo in pratica in tutto questo tempo meccanismi di autodifesa nella mia testa che mi aiutano a staccare da tutto questo nero anche solo per un pochino.
Mi sento come un vaso di cristallo già incrinato che aspetta solo l'ultimo colpo ben assestato.
Ciò che mi spaventa di più è il fatto che sia sempre più sereno nei miei pensieri fatalisti e che questo non mi turbi nemmeno più.
La mia sofferenza/insofferenza nei miei confronti ormai è assodata e posso solo conviverci.

Vi ringrazio ancora per il vostro supporto
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo, dispiace davvero, personalmente devo dire che "mi addolora", vedere tanta "resa senza condizioni", tanta debolezza, in un ragazzo di appena 30 anni!

Gettare la spugna alla Sua eta' deve essere terribile davvero!
Mi dispiace davvero per Lei!

I migliori saluti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,
nessuno intende distoglierLa dal Suo è punto di vista. Ma l'affermazione che
<<parlare fa bene in quel momento e stop <<
vale per un amico, non con uno specialista. E' proprio l'aver
<< messo in pratica in tutto questo tempo meccanismi di autodifesa nella mia testa che mi aiutano a staccare da tutto questo nero<< che la rendono impermeabile ad altri punti di vista, ma sui quali si può agire con l'aiuto di uno psicoterapeuta.
Tuttavia Lei usa una profezia
<<m sento un vaso di cristallo già incrinato che aspetta solo l'ultimo colpo ben assestato<<
che noi - è logico - speriamo non sia auto-realizzantesi.

E difficile aiutarLa maggiormente, di qui.