Cialis perdita effetto tra la prima e la seconda assunzione

Gentili dottori,sono un ragazzo di 24 anni che sta assumendo antidepressivi (efexor 75 una volta al giorno) e ansiolitico (rivotril gocce 3 al giorno).
Premesso che ho ripreso da poco l'assunzione dei farmaci suddetti che avevo sospeso senza seguire alcuna guida del mio specialista che adesso mi ha suggerito appunto il dosaggio che sto assumendo prima della prossima visita che avverra' a settembre.
Il problema per cui vi chiedo consulenza e' relativo ad un problema di eiaculazione precoce ed anche una perdita di durezza dell'erezione dopo I primi minuti (che comunque avviene e permette una penetrazione in quasi tutte le posizioni escluse quelle che richiedono appunto una maggiore erezione)
Su consiglio del mio psichiatra ho provato ad assumere Cialis (ho preso mezza pasticca da 20 mg) ed il risultato e' stato molto soddisfacente,soprattutto sulla durata,ho avuto 3 rapporti della lunghezza che desideravo e sono riuscito a soddisfare la mia partner attuale. Soddisfatto del risultato ,ieri (a distanza di una settimana circa) ho provato a riassumere lo stesso dosaggio,ma ahime' non ho riscontrato gli stessi miglioramenti nella durata,credo nell'erezione ma sicuramente non nella durata,che non mi ha consentito di realizzare una prestazione soddisfacente per entrambi.
A cosa e' imputabile secondo voi questa differenza di risultati tra la prima e la seconda assuzione di Cialis? (Forse ho tagliato male la pasticca o l'ho tenuta troppo tempo tagliata prima dell'assunzione? )
Posso provare ad assumere l'intera compressa da 20? Quanto dovrei aspettare considerate che l'ho assunta circa 36 ore fa?
Quante compresse potrei prendere al mese ? So che esiste la Cialis giornaliera da 5mg ma non avendo al momento una relazione stabile preferirei proseguire al bisogno con la 20.
Grazie dell'attenzione,spero di essere stato esaustivo nella descrizione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

ci pone tutte questioni che possono avere una corretta risposta solo dopo una precisa e diretta discussione con il suo andrologo di fiducia.

Non si pasticci, l'insuccesso da lei osservato molto probabilmente dipende dalla diversa situazione relazionale o meglio ambientale vissuta in quel frangente.

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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