Amore e disturbi di personalità

Gentili Dottori,
A malincuore ho lasciato il mio fidanzato a causa del suo carattere e delle incompatibilità tra noi. Io sono una ragazza con tanta voglia di vivere e di amare,ho una splendida famiglia e ottime amicizie. Nessuno mi ha mai fatto perdere la testa come questo ragazzo: ad attirarmi è stata la sua diversità:io solare ed espansiva, lui introverso e solitario, intelligente e un po' ipnotico. Mi ha regalato momenti stupendi,ho conosciuto l'amore e per questo gli vorrò sempre bene. Ci siamo incrociati quando stava affrontando un periodo difficile; me ne sono presa cura, l'ho ascoltato e gli ho dato tutto l'amore possibile.Quando finalmente siamo riusciti a stare assieme, ecco che sono comparsi altri problemi. Documentandomi ho trovato una coincidenza tra il suo carattere e quelli del disturbo schizoide.E' una persona passiva che si lascia cullare dagli eventi della vita, infatti a 32 anni non si preoccupa di ottenere un lavoro e di laureasi, è senza ambizioni né sogni per il futuro. Non ha un amico al mondo, avendo allontanato quelli dell'adolescenza senza nessun senso di colpa. Non ha mai voluto conoscere i miei amici, ritiene di essere troppo intelligente per loro, dunque preferisce passare il tempo "da solo con i sui pensieri" nella nicchia che si è costruito fuori dal mondo. Si erge a gran conoscitore delle debolezze umane, osservatore del mondo senza mai parteciparvi. Una delle cose che mi hanno inquietata è il suo umore piatto.Non l'ho mai visto arrabbiarsi o piangere, la gioia veniva esternata a fatica, perciò ogni mio malumore veniva visto come un triste episodio di debolezza, mortificandomi.Impossibile discutere con lui, non sopporta la minima polemica e a ogni discussione seguono dei grandi mal di testa che lo portano a chiudersi per giorni,a letto col broncio, facendomi sentire in colpa.Impossibile organizzare un viaggio, una serata in compagnia: mi ha lasciato solo promesse illusorie su un suo cambiamento, così ho aspettato quasi due anni cercando di mettergli meno pressioni possibili, alternando periodi di stress e discussioni a periodi in cui mi sentivo felice. Nell'ultimo periodo ho affrontato un lutto, ero visibilmente stressata e avevo bisogno di lui: non mi è stato vicino,ha iniziato a vedermi col contagocce e a trascurarmi, accusandomi di non essere sua complice: è una persona molto egoista,non conosce il sacrificio per gli altri, la gratitudine e il compromesso in un rapporto, tutto gli è dovuto e il tempo trascorso assieme era modellato in base alle sue sole esigenze e "non voglie". Stavo vivendo due vite parallele,con l'ansia di coinvolgerlo nelle mie giornate e nei miei progetti. Mi sono resa conto di non poter risolvere i suoi problemi, ho capito che ha troppe difficoltà ad adattarsi agli altri e non gli interessa avere delle relazioni con altre persone, inclusa me.Ora continua a cercarmi dicendo che sono la donna della sua vita e che sta cercando di cambiare. Vorrei un vostro parere, se possibile.
Vi ringrazio
[#1]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5

Al di là delle corrispondenze "tra il suo carattere e quelli del disturbo schizoide" direi che la cosa che ha maggiore validità è proprio l'analisi che lei fa della persona, della vostra relazione e, sopratutto, degli effetti incontrovertibili che quest'ultima ha avuto su di lei e che, con una certa probabilità, condurrebbero chiunque proprio verso la stessa scelta da Lei compiuta.

Le faccio tanti auguri

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Mi sono resa conto di non poter risolvere i suoi problemi, ho capito che ha troppe difficoltà ad adattarsi agli altri e non gli interessa avere delle relazioni con altre persone, inclusa me."

Evidentemente un fatto così importante per Lei come il lutto ha contribuito ad aprirLe gli occhi non tanto su questa persona quanto sui Suoi bisogni: Ha bisogno di fare la crocerossina oppure di costruire una relazione sana con qualcuno su cui poter contare e a cui voler bene?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazza,

La vediamo cone "utente cancellato";

e così non possiamo sapere nè la sua età e dati personali, nè lo storico dei suoi consulti, cosa molto importante.

Può cortesemente re-iscriversi per aiutarci a risponderLe in modo più specifico?

Grazie.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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