Difficoltà a raggiungere l'orgasmo

Sono un ragazzo di 20 anni, da poco tempo ho iniziato ad avere rapporti con la mia ragazza, i miei primi rapporti per la precisione. Stiamo insieme da un anno, e finora siamo andati avanti con petting e masturbazione reciproca. I problemi sono iniziati quando abbiamo iniziato a fare sesso veramente. Premetto che non ho problemi di erezione e né di penetrazione, ma durante il rapporto non riesco a godere e questo mi crea problemi anche per portare lei all'orgasmo.
Avendo notato che nei nostri giochi a me piace molto quando lei me lo stringe alla base, abbiamo provato a farlo mettendo un elastico alla base del pene e i dei testicoli per farmi sentire tale sensazione. E devo dire che dei miglioramenti ci sono stati. Anche lei ne è stata piuttosto soddisfatta, se non altro per ho notato un aumento della circonferenza e della rigidezza, oltre che della durata. Quello che però mi preoccupa è che questo stratagemma non possa avere delle controindicazione o che alla lunga non possa portarmi dei problemi.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
poiché è ai suoi primi rapporti si potrebbe ipotizzare una causa emotiva alla base della sua difficoltà a raggiungere l'orgasmo. L'uso dell'elastico non parrebbe essere pericoloso, ma varrebbe ritengo la pena sottoporsi ad una valutazione andrologica diretta per una disamina accurata della sua situazione.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile ragazzo

Sei molto giovane e dici che da poco tempo hai cominciato ad aver dei rapporti completi con la tua ragazza.
Talvolta in casi del genere è sufficiente essere un pochino in apprensione per tutta una serie di timori (ad es " e lei avrá l ' orgasmo") che appunto non si gode del momento.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Come detto dal Dr.Pescatori la diagnosi andrologica è sicuramente il primo passo da effettuare, direi inevitabile!

Fatto questo ed escluse cause organiche o congenite si procederà con la disamina della sua psiche, coppia e sessualità.

Consideri che, elastico e metodi empirici a parte - pericolosi e destabilizzanti - la diagnosi dell'eiaculazione ritardata/anorgasmia è molto complessa ed ha vari gradi, solitamente tre, di gravità.

Il DSM IV, definisce l’Eiaculazione Ritardata. nel seguente modo:

“Dopo una normale fase di eccitamento sessuale, l’orgasmo maschile è persistentemente ritardato o assente”.

Infatti, almeno all'inizio desiderio ed erezione verranno mantenuti integri, ma solo all'inizio.
Poi la naturale fase della risposta sessuale : desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione, verrà danneggiata o compromessa.

La severità dell’eiaculazione ritardata, varia notevolmente da paziente a paziente e da momento storico a momento storico e, va dall’inibizione del tutto involontaria dell’eiaculazione del tutto occasionale, fino ad un’inibizione di tale severità, che il paziente non ha mai sperimentato un orgasmo in compagnia dell’altro/a.

Troverà ben spiegata la disfunzione nella lettura che le sto allegando


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it