Violenza dal fidanzato

Buon pomeriggio, scrivo questa volta per avere un consiglio su come comportarmi con una mia amica. ha una relazione con un ragazzo (entrambi 29 anni) da poco più di un anno. la storia non è mai andata bene... continue liti e discussioni per comportamenti di lui: spariva all'improvviso, tradimenti, mancanza di rispetto...tutte le persone con cui le si confida le hanno da sempre espresso perplessità su questa storia (lui fa anche uso di droghe) ma lei è sempre andata avanti.già un paio di mesi fa mi aveva confidato di aver ricevuto uno schiaffo da lui per una lite stupida e poi, poco tempo fa, mi ha chiamata in lacrime dicendomi che l'aveva picchiata e ferita su una gamba, in quel momento lei è scappata ed era decisa a non volerlo più vedere ma poi dopo qualche giorno ha ripreso a sentirlo e a vederlo, inutile dire che ora lui sembra l'uomo più dolce e gentile del mondo. le abbiamo tutti consigliato di mettere fine a questa storia.. senza aggredirla,,, ma il risultato è una sua continua chiusura... tende a parlare pochissimo di lui (mentre prima non faceva altro)... dice bugie su quando lo vede ecc.. E io non so cosa fare e come comportarmi con lei... mi sembra succube di questo ragazzo e non riesce e vedere le cose per quelle che sono. non so se consigliarle un aiuto psicologico perchè sono sicura che la prenderebbe male...(considerato che già solo dicendole le cose chiare e tonde si altera e si chiude sempre di più senza capire che vogliamo il suo bene).
come dovrei comportarmi con lei? cosa consigliarle? cosa dirle?
certe volte mi arrabbio e mi propongo di farmi i fatti miei tanto non ascolta nulla e mi sento presa in giro ma poi capisco che non è lei in questa situazione... che è bloccata e non se ne rende conto. il problema non è "solo" l'episodio di violenza ma il suo atteggiamento succube e inerme davanti a tutte le cose che questa persona le provoca, materiali e non,..
mi date un consiglio su cosa fare (anche parallelamente ad un eventuale supporto specialistico).
grazie mille
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Un consiglio per Lei? Stare accanto a questa amica con rispetto di Lei. Dei sentimenti che prova. Caldi. Dolorosi. Conflittuali.
Lei ha una visione obiettiva, esterna, la Sua amica forse no.
L'amore non consente una visione realistica. Chi ne e' fuori non la prova. Anche se la conosce. Non la prova nello stesso tempo e modo.
Quindi abbia tanto rispetto dei sentimenti. Dolorosi. Sensibili.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Genrile Utente,
L'amore obbliga ad un vissuto travolgente, scombussola dalle fondamenta, stravolge ed annebbia l'esame di realtà a favore di una dimensione sognante, che si mantiene in vita - nonostante le sofferenze - in funzione delle ferite d'infanzia

Grazie all'amore si investe, si concima, si provano emozioni, desiderio, rabbia e così via..ci si sente vivi.

Gli amori sbagliati inoltre, si nutrono dei loro meccanismi infernali.
Spesso si cerca di raggiungere e di afferrare l'irraggiungibile e l'inafferrabile, la tensione perennemente frustrata e generatrice di dolore si confonde per amore universale.

Gli amori sbagliati sono infatti come una droga che per funzionare necessita di dosi sempre maggiori, e per di più, con intervalli di tempo ridotti.
Droga che fa pagare sempre più i rari momenti di estasi e di passione con gli abissi della depressione, come del resto tutte le droghe e tutte le dipendenze.

A rendere un amore grande ed importante non è semplicemente l'oggetto d'amore, spesso idealizzato ed investito di altro a seconda dei momenti della vita, ma l'energia e l'investimento emotivo che noi gli attribuiamo.

Anche io come la collega le suggerisco di ascoltare e non giudicare, fare il grillo parlante in questi casi non serve a nulla se non a rinforzare il loro amore.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
è vero... probabilmente devo smettere di parlare sempre delle "stesse cose"... cerco di farlo sempre con tatto e gentilezza e con rispetto (spero di riuscirci).
il fatto è che, oltre a starle accanto, vorrei evitare in qualche modo di aspettare impassibile il prossimo episodio...
non credo che questo tipo di persona "cambi" purtroppo... io stessa ho vissuto una situazione simile (anche se non con violenza fisica).. quindi conosco la sensazione di immobilità che si prova quando sai che stai andando avanti in situazioni sbagliate e non riesci a "salvarti"... la persona di cui ero succube PER FORTUNA ad un certo punto mi ha lasciato lui... e quando l'ha fatto ho provato un senso di liberazione ma io non sarei mai stata in grado di farlo. io, però, non ho mai raccontato nulla a nessuno e me ne pento... quindi vorrei solo fare qualcosa per evitare a lei sofferenze infinite...per me è quasi come una sorella e non riesco a vederla spenta, come senza stimoli, apatica...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Se Lei ha avuto una esperienza personale analoga e che "rivede" nella sua amica il consiglio di tacere diventa ancora piu' importante per Lei da seguire!
Purtroppo il meccanismo della "proiezione", assolutamente inconscio, fa si' che Lei, in perfetta buona fede, ponga SE STESSA in capo alla Sua amica, arrivando inconsapevolmente a credere che la Sua amica provi quello che invece sta provando Lei. O che avrebbe provato Lei durante le analoghe vicende.
Comprende che confusione generi questa mistura? In entrambe?
Quindi davvero ascolti e con grande attenzione alle Sue proiezioni (che deve silenziare) stia accanto alla Sua amica. Senza chiedere e senza consigliare nulla!
I migliori saluti