Dolori al glande
ho 44 anni e circa due anni fa ho fatto un intervento di frenulotomia. Dopo un mese e mezzo da quell''intervento, ho avuto il primo rapporto che si è concluso con un grande dolore al glande e una fuoriuscita di sangue.
Da allora,ogni volta che provo a penetrare una donna,sento un dolore al glande:come se la pelle si lacerasse.Inoltre,il glande è secco e soffro di eiaculazione precoce.
Il chirurgo che mi ha operato,dice che va tutto bene e che ho solo una leggera fimosi che non è il caso di trattare chirurgicamente e mi ha suggerito di usare la vea lopogel o un anestetico locale (mi pare si chiami eula)
Resta il fatto che il problema persiste anche quando mi viene praticata la masturbazione:ai movimenti veloci,sento una fitta.
Ora vi chiedo lumi su come intervenire.Grazie
Da allora,ogni volta che provo a penetrare una donna,sento un dolore al glande:come se la pelle si lacerasse.Inoltre,il glande è secco e soffro di eiaculazione precoce.
Il chirurgo che mi ha operato,dice che va tutto bene e che ho solo una leggera fimosi che non è il caso di trattare chirurgicamente e mi ha suggerito di usare la vea lopogel o un anestetico locale (mi pare si chiami eula)
Resta il fatto che il problema persiste anche quando mi viene praticata la masturbazione:ai movimenti veloci,sento una fitta.
Ora vi chiedo lumi su come intervenire.Grazie
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Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
in questi casi, da questa postazione e senza una valutazione clinica precisa e diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
in questi casi, da questa postazione e senza una valutazione clinica precisa e diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 29/08/2015.
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