Ansia per nuove conoscenze

Salve, vorrei un parere riguardo la mia situazione! Io sono una persona abbastanza timida, con le persone che non conosco e conoscenti, mentre con i miei e amici non ho problemi, anche se sono comunque introversa e molte volte sono presa dai miei pensieri non parlo molto! credo di essere sempre stata ansiosa, anche da piccola, la mattina prima di andare a scuola avevo quel mal di pancia tipico credo. Più recentemente invece si concentra nel petto con tachicardia, quando devo fare qualcosa di nuovo, o devo affrontare un colloquio e a volte anche senza motivo. Invece (quello per cui chiedo il consulto) quando inizio a frequentare un ragazzo ( 2 volte) i primi giorni mi sveglio con tachicardia e nausea, poi dopo un po mi rimane solo l'ansia, e quindi mi capita di stare sempre in ansia, se magari mi chiama, o mi scrive o prima di uscirci, quando sono insieme invece sto bene! poi In particolare nell'ultima frequentazione, anche se il ragazzo mi piaceva, non riuscivo ad avere un contatto fisico, cioè se io dovevo abbracciarlo spontaneamente mi bloccavo, anche una semplice carezza non mi veniva facile, come se fosse forzato...non so è brutta come cosa! Non riuscivo a lasciarmi andare ... anche durante un bacio , dopo un po mi bloccavo! non ho esperienza in queste cose, però comunque è strano il mio comportamento, come se volessi evitare, ma perché? sono già grande, e un ragazzo non mi capirebbe facilmente!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
L'essere "grande" come Lei dice, quando si sta iniziando a confrontarci con emozioni nuove non da' alcun vantaggio.
Nel Suo caso si tratta poi di emozioni molto potenti come quelle derivate da un nuovo rapporto con un ragazzo che Le interessa.
La sensazione di volere "evitare" andrebbe indagata un po': potrebbe essere un meccanismo di "fuga" dalle emozioni che la colgono in modo cosi' forte da essere da Lei definite "ansia" oppure potrebbe essere altro, tramite un consulto on line non posso dirlo.
Inizi a non dare a queste emozioni il nome di "ansia" perche' per "ansia" si intende un fenomeno patologico.
Le chiami con i loro nomi bellissimi : emozioni ed eccitazione!
Con il passare del tempo si depotenzieranno e forse sentira' la nostalgia di quello che Le fanno provare oggi!
I miei auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Ragazza,

per le persone timide e introverse, come lei si descrive, è normale non sentirsi a proprio agio nell'affrontare nuove situazioni o fare nuove conoscenze soprattutto se si tratta di persone verso cui nutre un certo interesse proprio perché si vorrebbe piacere, essere perfette, non apparire ansiose e invece non ci si sente mai all'altezza, non ci si sente "mai abbastanza", con la paura di fare brutte figure alimentando così' un circolo vizioso che non permette di vivere appieno il momento presente.

In questi casi la persona è spesso concentrata su di sè e sull'impressione che sta dando all'altro:

Andrò bene?
Gli piacerò ?
...
e l'interazione in questo modo ne risente in spontaneità, risultando un pò goffa e impacciata.

Questo potrebbe spiegare le sue difficoltà nel contatto fisico che richiede un maggior grado di intimità verso l'altro, facendola magari apparire come una persona "fredda" o non interessata.

Perché non parlarne con il ragazzo?
Ha già deciso che, essendo entrambi grandi, lui non capirebbe facilmente.
Perché non verificare se effettivamente andrà così'?
Cosa ne pensa?

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Grazie Dottoresse per avermi risposto!

per la dott.sa Esposito
Io la chiamo ansia, perché più che emozione ed eccitazione (queste ci sono pure), la sensazione è più simile a paura nel senso che in un certo modo la vedo come una cosa nuova, che non so se riesco ad affrontare come voglio io!
Poi questo mi succede anche se sono tranquilla, ad esempio una settimana fa sono stata al mare e da allora ad oggi ho questa tachicardia, non so come chiamarla.

per la dott.sa La Manna
dott.sa mi sono ritrovata molto in quello che ha scritto, ed effettivamente è andata così; L'episodio che però ho raccontato è successo diversi mesi fa, e a questo ragazzo la situazione sembrava strana, quando ne parlavamo gli dicevo che io tendevo a non fidarmi subito delle persone, e che avevo bisogno di conoscerlo meglio, ma comunque dopo un mese ha deciso di chiudere perché secondo lui io mi limitavo, e non poteva essere solo timidezza, che il rapporto non si evolveva e non era sicuro sarebbe cambiato nel tempo...ci sono rimasta male, anche perché questo me lo sarei aspettata da una persona superficiale, e lui non lo era! magari non gli piacevo più di tanto, ma è stato molto peggio quello che mi ha detto e per cui mi ha lasciato.
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Ragazza,
Se quello che prova non fosse una "cosa nuova, che non riesce ad affrontare come vuole lei" non La prenderebbe tanto, non la affascinerebbe tanto.
Vorrei che riuscisse a godersi queste emozioni che come Le dicevo sono brevi, perche' quando vengono meno e' subentrata l'abitudine e da li' alla noia il passo e' breve!
Le custodisca percio', si fidi di loro!
Se poi dovessero davvero durare troppo tempo e non essere sopportabili ci scriva di nuovo.
I migliori saluti.
[#5]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, si preoccupa di non piacergli abbastanza, si emoziona , ci pensa, tutto questo è anche normale , è questione di grado però, cioè di solito , conoscendosi meglio tutto diventa emozionante , piacevole, coinvolgente.. Quindi Lei si proccupa troppo secondo me, mi domando che educazione ha avuto , genitori .. classici, un pò ansiosi, un pò repressivi ?Come mai tende a non fidarsi molto delle persone e , pare degli uomini.?.
Provi a prendere contatto con un Collega de visu, questo suo modo di sentire a 27 anni dovrebbe essere stato superato .. in questo caso sembra che alcuni passaggi Le siano stati particolarmente difficili..
CORAGGIO , si dia aiuto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Salve, intanto vi ringrazio per le risposte

Capisco cosa vuole dire dr. Esposito, e cercherò la prossima volta che mi troverò in questa situazione di viverla più serenamente, certamente non voglio crearne una malattia, assolutamente!

Per la dr. Fregonese, in effetti io tendo a preoccuparmi troppo, anche se a volte riesco a correggermi da sola.... Il fatto che io a 27 anni mi faccio queste domande, è si strano, però proprio per il mio carattere fino ai 20-23 anni non ho mai avuto questo tipo di esperienze, probabilmente non le cercavo neanche io...per questo adesso questa cosa mi pesa parecchio, e spero di superarla. Per quanto riguarda l'educazione, posso dirle che i miei sono stati forse un po troppo apprensivi, e ansiosi sicuramente...non ho potuto avere alcune libertà! Anche ora che sono più che maggiorenne ad esempio devo ritirami ad un orario stabilito, perché altrimenti non sono tranquilli! Io non mi fido, perché dall'inizio voglio capire se la persona sia realmente interessata o mi sta solo prendendo in giro, non mi espongo neanche io in principio perché voglio essere sicura dei miei sentimenti e non mi piace illudere.



[#7]
Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Ragazza,

mi dispiace che poi la storia si sia conclusa, tuttavia personalmente credo che abbia fatto bene a spiegarsi con il ragazzo, a dirgli come lei si sentiva e come avesse bisogno di più tempo per conoscerlo e fidarsi, quello che poi l'altro pensa e fa (nel suo caso, chiudere la relazione) non ci appartiene, nel senso che sono scelte su cui non possiamo intervenire ma solo rispettare.

Pur nel dolore e nella sofferenza che sta provando, lei ha scelto l'autenticità di mostrarsi per quello che è e che sente, piuttosto di mostrarsi e fingere (forzandosi) quello che non è.

Un caro saluto
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza,a questo punto , per chiarirsi, sciogliersi un pò le consiglio di farsi aiutare e anche di cercare di convincere i suoi genitori che Lei è grande, intelligente e sa muoversi.. perchè neanche stare sempre sotto controllo , in ansia Lei, in ansia loro va bene..Un percorso con un Collega de visu la può aiutare ad acquisire quelle competenze sociali, relazionali che non ha potuto costruire.. Spero che si dia aiuto, per poter essere più felice , più sicura e non sprecare nè l'estate nè la giovinezza..

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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