Riparazione monolaterale di ernia inguinale indiretta con innesto o protesi

Egregio dottore,
mi è stata diagnosticata una ernia inguinale dx.
Le espongo di seguito la relazione e la diagnosi del chirurgo che mi ha sottoposto a visita:
Relazione:
in regione inguinale dx è apprezzabile una ernia non dolente ne dolorabile e facilmente riducibile,
Diagnosi:
ernia inguinale monolaterale o non specificata, senza menzione di ostruzione o gangrena.
Intervento:
riparazione monolaterale di ernia inguinale indiretta con innesto o protesi.
Premesso quanto sopra esposto Le chiedo:
è indispensabile l'intervento chirurgico ?

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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Gentile utente, certo per risolvere il problema in modo radicale e defitivo, l'intervento chirurgico è indispensabile ed insostituibile.
Del resto l'ernia inguinale è una tipica malattia chirurgica, cioè la terapia risolutrice è solo ed eslusivamente chirurgica.
Altre forme di trattamento, tipo il cinto erniario , sono solo palliative e non risolvono il problema anzi a volte lo peggiorano.
In definitiva oggi l'intervento è alquanto semplice , si fa generalmente in anestesia locale e/o spinale e si risolve tutto in giornata e/o al massimo , in caso di qualche eventuale problema, con la permanenza di una una notte in ospedale.
Quindi stia tranquillo e programmi con calma l'intervento con la struttura sanitaria che sceglie.
Con cordialità.

Dr. Michele Malerba

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dopo
Utente
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Egr. Dott. Malerba,
Premettendo che sono un pauroso, che fortunatamente non ho mai subito interventi chirurgici e poiché, al momento, non ho alcuna genere di fastidio se decidessi di rimandare l'intervento a data da destinarsi a quale problema potrei andare incontro?
Il chirurgo che mi ha sottoposto ha visita mi ha parlato di strozzatura dell'ernia.
E' talmente facile che una ernia si strozzi?
La ringrazio per la sollecita risposta e le invio cordiali saluti.
Roberto Martini
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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Certamente l’ernia non trattata chirurgicamente progressivamente evolve aumentando di volume e provocando disturbi locali e potenzialmente andando incontro a possibili complicanze. Fra queste la più temibile e grave , non infrequente, è lo " strzzamento erniario" legato alla possibile compressione della parte dell’intestino fuoriuscita dalla porta erniaria inguinale che può essere intrappolata e strozzata dallo stesso foro.
In presenza di tale evenienza è necessario l’intervento chirurgico immediato prima che subentri la necrosi e perforazione dell'intestino stangolato con aggravamento dello stato generale per comparsa dell'infiammazione di tutta la cavità addominale (peritonite).
La facilità che un'ernia si strozzi dipende da vari fattori : tipo di ernia inguinale e sua grandezza in rapporto alla porta erniaria e stato dei tessuti della regione inguinale; tipo di attività lavorativa se pesante e con sforzi, se fumatore con presenza di bronchite con tosse e se si soffre di stipsi ( cioè tutte le condizioni che aumentano la pressione intra-addominale con spinta dell'intestino fuori della cavità addominale attraverso la breccia inguinale).
Certo che lei può rimandare l'intervento a data da destinarsi, però tale decisione deve scaturire solo dopo una accurata, opportuna e corretta valutazione di tutte le considerazioni sopraesposte.
Cordiali saluti.

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