Abbuffate di cibo

Gentili Dottori,
Sono una giovane ragazza da sempre amante del cibo.
Fin da piccola sono sempre stata di costituzione robusta, ma negli ultimi anni, in età adolescenziale, sono riuscita a regolarmi con il cibo, perdendo non molti chili ma essenziali per sentirmi bene con me stessa.
Mangio tanto, a volte anche troppo, ma rimedio camminando una mezzora ogni sera.
Sono una ragazza molto ansiosa e timida, tutto ciò mi porta sempre ad uno stato di "allerta" quando mi trovo in pubblico, infatti non mi sento a mio agio quando sono al centro dell'attenzione o devo parlare con persone sconosciute.
Mi capita a casa di mangiare tanto e spesso, invece quando sono in giro mi sento sazia subito e valuto sempre la quantità di quello che mangio.
Vorrei sapere, per cortesia, se le abbuffate che faccio a casa possono essere dovute ad uno stato di ansia, o correlate a qualche mio disturbo psicologico (soffro di bassa autostima).
Vi ringrazio anticipatamente
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Potrebbero essere correlate a molte variabili, ma da qui non posso dire con precisione di che cosa si tratta.
Ne hai parlato col tuo medico di base?
A casa qualcuno si è accorto di tutto ciò, oppure le abbuffate avvengono di nascosto?
Potrebbe anche trattarsi di due problemi diversi: problema alimentare e insicurezze.
Entrambe le problematiche sono risolvibili, previa valutazione diretta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Queste abbuffate solitarie , a casa , quando non esce, si annoia, si sente sola, sembrano proprio un modo per gratificarsi, placare l'ansia , premiarsi in qualche modo.. Sono ipotesi che vanno verificate con un rapporto de visu con un Collega.. non sappiamo niente di Lei, cosa fa, studia, lavora , ha amici, amiche , sogni e obbiettivi da raggiungere ? Avere in testa un programma , aiuta e molto ad organizzare, gestire intelligentemente e con efficienza le giornate e i pensieri, si domandi come vuol essere e cosa vuol fare tra cinque anni.. E comincerà a muoversi diversamente.. A mettere su una musica, leggere un libro, iscriversi in palestra , ed anche a perfezionare una lingua ..mezz'ora di passeggiata al giorno non è che sia molto..
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Aggiungo qualche riflessione alle sagge parole della Dott. Mascarà.

Il cibo ha un significato spesso simbolico, nutre il corpo ma al contempo nutre l'anima...
L'anima sofferente...
Sola..
Bisognosa...di attenzioni e di cure..

Il rapoorto con il cibo, tra l'altro,parte da lontano.
L'oralità del bambino è la prima forma di conoscenza del mondo.
Tramite la suzione e l'appagamento che ne deriva, il neonato si rasserena e si consola, lenisce le sue paure e transita dolcemente al sonno, prova piacere!
Il rapporto con il cibo ed il suo significato simbolico, rimarrà così "intenso' anche dopo, con il passare degli anni.
Il cibo non è soltanto nutrimento in sé, ma anche nutrimento per tantissimo altro...

Il cibo può rappresentare un vero ansiolitico, un antidepressivo, simboleggiare l'amore di una madre, di un mancato amante, di possibili amici...
Diventa quello che noi vogliamo diventi, cioè riempie un vuoto.

Ha una vita affettiva?
Che rapporto ha con il sesso?

Le abbuffate solitarie evocano un bisogno impellente di gratificarsi...e di appagarsi.

Capire cosa sia per lei, significa conoscere la sua psiche e la sua storia di vita..., non fattibile online.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Vi ringrazio infinitamente per le precise e interessanti risposte.
Sì, devo dire che non è un periodo facile per me.
Sono disoccupata ma sto sperando di entrare all'università, perchè ho voglia di studiare e di costruirmi un futuro.
Tuttavia, se non dovessi entrare so che deluderei moltissimo i miei genitori, perchè ci tengono davvero, quindi penso sia dovuto anche a questo il mio stato di ansia.
Inoltre, ho un fidanzato da 4 anni ma ultimamente il nostro rapporto è diventato quasi fraterno (andiamo d'accordo ma non abbiamo rapporti sessuali).
I nostri genitori pensano che tra noi vada tutto benissimo, quindi penso che sia anche questo il motivo per cui non riusciamo a staccarci.
Tengo a precisare che non sempre sento il bisogno di mangiare molto...a volte riesco a regolarmi e mi sento subito sazia dopo i pasti; ma questo avviene a periodi.
Con le amicizie ne ho poche ma buone, infatti ci terrei ad entrare all'università anche per costruirmi nuove amicizie.
Fortunatamente faccio fatica ad ingrassare, perchè mi muovo molto e cerco di spostarmi a piedi e in bicicletta piuttosto che in macchina (quindi non vado a camminare solo la sera).
Sono sempre stata una ragazza insicura, che valuta gli altri al di sopra di lei.
Spesso il mio ragazzo mi dice che sono ignorante, quindi potete immaginare il sostegno psicologico che ho...
Penso che il mio stato di ansia sia dovuto a una paura di deludere semore me stessa e soprattutto gli altri.
Spero di essere stata abbastanza chiara,
Cordialmente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Ci sono parecchi elementi, non ultima al sfera sesuale, da dover analizzare con cura e competenza.

Valuto di rivolgersi ad un nostro Collega per approfondimenti e per recuperare la qualità del rapporto con il cibo.
[#6]
dopo
Utente
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La ringrazio Dott.ssa Randone,
Buona giornata a tutti, saluti