Terapia non soddisfacente per OCD o altro

Buongiorno,
forse sarò un po’ lungo, ma spero non verboso. La mia esperienza psichiatrica dura da due decenni. Ho consultato vari psichiatri e psicologi e provato la quasi totalità degli anti-depressivi, tutti gli anti-psicotici atipici (e qualche tipico), il Depakin Chrono, il Lamictal e adesso il carbonato di litio. Al momento attuale, la mia terapia giornaliera è la seguente:

20 mg di clomipramina
300 mg di carbonato di litio
50 mg di quietapina RP
75 mg di quietapina RI
2,5 mg di Tavor tre volte al giorno

I sintomi che ho sempre lamentato sono stanchezza ed ansia. Qualche volta anche ossessioni. Da quest’anno anche paure generalizzate (o GAD?). Secondo una dottoressa del pronto soccorso, sarei una persona compulsiva che soffre di ansia generalizzata. Tuttavia i farmaci anti-depressivi mi farebbero scivolare in una fase maniacale. Infatti, ultimamente rimugino sovente. O meglio, solo dopo aver compiuto certe cose. Per esempio, dopo aver letto un libro x e non un libro y. Potrebbe anche essere un mental reharsing. Nel rimuginio il filo dei pensieri è sempre sotto controllo e non esco fuori tema. Semplicemente, continuo a pensare e a vagliare un argomento senza riuscire a fermarmi. L’unica medicina che mi aiuta in questo sarebbe il Rivotril. 15 gocce mi sono sufficienti. Solo che mi stende.

Una full fledged diagnosi non l’ho mai avuta (forse un disturbo di personalità di Cluster A). Sinceramente, a me non interessa essere rubricato in una categoria piuttosto che in un’altra. L’importante è stare bene. Il fatto è che ogni giorno sono sempre più stanco. Mi si consiglia di fare movimento. Io ho sempre amato andare in bici da corsa, ma dopo aver iniziato a prendere il Seroquel nel 2004 ho dovuto smettere. Sono passato al trekking, ma ho ceduto anche in quello. Ogni cosa mi stanca. Sono lontano da avere sensazioni di grande energia, euforia, hybris (per usare un termine caro a Nietzsche). Anzi, ho sempre bisogno di dormire. Non mi ritengo superiore a nessuno e non aspiro a niente di grande nella vita. Solo stare un pochino bene. Riuscire a riposare la notte e svolgere una vita quasi normale. Al momento mi sento un vegetale. Cerco di fare il meno possibile per non stancarmi.

Il medico psichiatra mi ha adesso prescritto il litio e la clomipramina per vederci chiaro in queste ossessioni. Il punto è che il litio mi sembra aumentarle. Il filo dei pensieri si rompe spesso e sento il bisogno di fare sempre qualcosa. Lo stesso effetto del Depakin Chrono che presi per un anno a 600 mg al giorno. Mi spense letteralmente, senza farmi sentire meglio. Più volte chiesi al medico, invano, di sospenderlo. Alla fine lo levai io, perché volevo far riposare la mente, cosa che non mi riusciva a fare (in quel tempo, l’Anafranil era sostituito dalla paroxetina). Alla fine, lo sospesi io.

Mi piacerebbe conoscere il vostro parere.

Grazie e distinti saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

A giudicare dalle terapie fatte la diagnosi deve essere stata fatta, e cioè disturbo bipolare. Non saprei se sia o meno corretta, dico solo che dalla lista di cure l'unica costante è quella.

Non avete mai discusso di questo con i suoi medici ? Possibile ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Chiarissimo dottore,
innanzitutto, grazie per la risposta.
Come scrissi, diagnosi non c'è mai stata. Infatti, non ho nessuna esenzione e pago tutte le medicine (comprese il Seroquel, l'Abilify o il Sycrest). Il mio psichiatria con cui intrattengo un rapporto stretto, ha sottolineato solo che avevo un disturbo di personalità. Quando, gli riferì che al pronto soccorso avevano parlato di un disturbo bipolare di tipo 2 indotto dagli antidepressivi, lui rimase sconcertato. Non mi aveva, infatto, mai visto pieno di energia o grandiosità. Soffro di sensi di colpa e sono sempre stanco.

Un altro psichiatra visto per un consulto ha parlato di psicosi NAS in cui convergevano aspetti di diverse malattie, ma in cui, secondo lui, predominava l'aspetto psicotico.

Non sono un tipo pratico. Sono molto idealista. E tutti Hanno sottolineato questa scissura tra Fantasia e realtà. Ho difficoltà a relazionarmi con le persone. Sono solo. Invece, la parte sommersa è molto più ricca. Mi occupo di logica matematica e ho scritto vari articoli accademici, nonché dei libri.

Io me lo sono domandato quando mi è stato dato per la prima volta il Depakin, ma il medico ha sempre negato questo fatto. I farmaci di prima scelta sono stati per lui sempre antipsicotici. Prima di darmi il litio, mi ha chiesto come erano stati i risultati con gli antipsicotici atipici. In passato, avevamo provato anche con il serenase, il roxiam e l'orap.

Indubbiamente, il Seroquel va bene anche per il disturbo bipolare, ma non credo che me l'abbia mai dato per questo. Altro non so. Non so io e non sa neppure la mia famiglia.

L'unica giustificazione che avevo trovato al Depakin era che facevo abuso di Tavor, in quanto incapace di gestire l'ansia e alcune Volte mi ero fatto del male. Ovviamente, non con l'intenzione di farmi veramente del male, ma come self harm, come modo per distrarmi temporaneamente dalla malattia. In questo senso, mi sembrava appropriato l'uso del Depakin. Ma se guardiamo le proporzioni, il quadro cambia aspetto.

Questi sono gli antipsicotici provati: Levopraid, Serenase, Roxiam, Orap, Risperdal, Solian, Seroquel, Zyprexa, Abilify, Sycrest. Antidepressivi: Survector, Anafranil, Efexor, Elopram, Xeristar, Deniban, Cipralex, Zoloft, Wellbutrin, Paroxetina, Valdoxan, Mirtazapina. Mood stabilizers: Depakin Chrono, Lamictal e Carbonato di Litio. Gli stabilizzatori dell'umore (solo 3) sono stati introdotti dopo vent'anni di terapia. La diagnosi iniziale del 1993 fu di schizofrenia. Ma iniziai a stare bene solo con l'Anafranil dal 1994 al 1998.

Quindi, il classificarmi come schizoide o schizotipico rientra nel quadro di una persona, il mio medico, che, comunque, era partito da una diagnosi di schizofrenia.

Grazie e distinti saluti.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Vorrei aggiungere solo un caveat. Non m'importa sapere se sono schizofrenico, depresso, bipolare, o quant'altro. L'importante per me è stare bene. Se la cura per un disturbo bipolare mi fa stare bene, ben venga! Il punto è che non è così. L'anno in cui usai il Depakin Chrono è stato sicuramente l'anno peggiore della mia vita, dal punto di Vista psichiatrico.

E adesso, mi trovo a scrivere perché la terapia non mi fa stare bene. Sta ripetendo quello che mi accadde con il Depakin.

L'etichetta non conta. Affermare che una funzione f(x) è ricorsiva è una Cosa buona a sapersi, ma non è un giudizio morale. Il sapere questo fatto ci guida ad una sua Maggiore comprensione. Parimenti, il sapere che soffro di un certo disturbo più che un altro non mi interessa se non in quanto mi porta ad una Maggiore consapevolezza della mia malattia e a un possibile miglioramento. Non nascondo a nessuno di avere disturbi psichiatrici, perché ritengo che le malattie mentali vadano sganciate da giudizi morali. Il grande matematico, recentemente scomparso, Groethendick, specializzato in topologia algebrica era un genio. Purtroppo, era anche schizofrenico. Ma era un genio.

Io non lo sono. Cito questo fatto solo per chiarire che qualsiasi diagnosi per me è bene accetta purché sia funzionale.

Grazie e distinti saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Mi sembra che il suo ragionamento sia logico. Se una cura funziona e la diagnosi è poco definita, si può anche ammettere che la diagnosi sia effettivamente "quella" corrispondente alla terapia che funziona.

Le cure, va detto, in parte sono uguali perché vanno per sintomi o per sindromi, più che per malattie. Ma altre praticamente servono solo nel disturbo bipolare, o sindromi affini.

Il genio e la psicosi non hanno attinenza. Vale a dire, i geni possono avere fasi psicotiche, così come esistono psicotici non geniali. Non c'è nel meccanismo della psicosi niente di simile all'intuitività o al pensiero rapido e associativo, che salta magari una procedura "comune", per arrivare a ipotesi avanzate in poco tempo e in maniera apparentemente poco comprensibile ai più. Questa confusione la fanno alcuni nel ritenere il genio una forma di psicosi socialmente approvata, ma non è così.

Il meccanismo della psicosi impoverisce la capacità del pensiero. All'inizio può sembrare che sia una fonte di fantasia, etc ma in realtà è un irrigidimento.

Detto ciò, torniamo alla diagnosi. Il disturbo bipolare si compone di fasi inibite e altre agitate (non depressione.-euforia). Euforia grandiosa e tristezza sono solo due delle modalità, ma sostanzialmente neanche le più frequenti.

I medicinali antipsicotici non necessitano più di piano terapeutico: il medico può prescriverli su prescrizione specialistica senza bisogno di altro, questo da un paio d'anni per disposizione ufficiale dell'agenzia del farmaco (AIFA) in cui si abolisce il piano terapeutico.

[#5]
dopo
Utente
Utente
Chiarissimo professore,
grazie per la risposta. Per quanto riguarda il legame tra genialità e psicosi, chiedo scusa per essermi espresso male. Non volevo assolutamente sostenere che la psicosi faciliti o meno un certo tipo di ragionamento. Volevo solo argomentare che chi soffre di questi disturbi non merita assolutamente un giudizio morale, anche perché talvolta si incontra genialità anche nella schizofrenia, Cosa che magari manca ad una persona sana. Se preferisce, ritengo che Fra malattie mentali e capacità speciali (nel ragionamento scientifico o nell'arte) ci sia un'overlapping, senza che l'insieme delle persone malate sia incluso in quello delle persone geniali o viceversa. In altre parole, ci sono persone malate che rimangono escluse da capacità speciali e persone sane che sono geniali.

Io volevo solo mettere da parte un possibile giudizio morale.

Parlando, invece, dei miei disturbi, oltre a mancare di stati di mania o di ipo-mania, manco anche di "episodi" maniacali. Non c'è un periodo in cui sto bene e uno in cui sto male. Non posso dire che sono in una certa fase per almeno quattro giorni. Quello che posso dire è che il fare o non fare certe determinate cose implica per me uno stare male. Prendendo 15 gocce di Rivotril, il giorno dopo è già tutto passato.

Ritornando alla classificazione nosologica. Sono stato ricoverato 5 giorno nel 2007 e stando alla cartella clinica soffrivo di un episodio depressivo Maggiore. Uno psichiatra da me consultato osservò che dovevo essere un caso ben particolare di schizofrenia, se risultavo migliorare con gli antidepressivi.

In ogni caso, con questa terapia non sto bene. Il litio mi fa gli stessi effetti del Depakin: confusione, difficoltà a tenere il filo del discorso, sensazione che la mente sia addormentata e sia incapace di svegliarsi, mal di testa e agitazione. Io, dopo un anno, smisi il Depakin proprio per quest'agitazione, volevo far riposare la testa che mi sembrava sempre al lavoro.

Su questo vorrei aiuto. Il fatto dopo che io non mi ritrova nella letteratura psicotica, ma in quella nevrotica è un fatto secondario. Basta stare un po' bene.

La ringrazio della precisazione sulla presrivibilità. So di questo fatto, ma spesso i farmacisti fanno problemi.

Chiedo anche scusa degli errori nei miei scritti (principalmente lettere maiuscole sbagliate). Sono dovuti al fatto che il mio sistema operativo "parla" tedesco e in automatico corregge quanto scrivo.

Grazie e distinti saluti.
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Utente
Utente
Buongiorno. Chiedo scusa. Non vorrei sembrare invadente, ma non c'è nessuno che mi possa consigliare? Almeno nella terapia farmacologica. Il litio l'ho smesso, in quanto dovevo andare a Milano per un lavoro e il cervello mi sembrava addormentato. Lo stesso effetto del Depakin.

Grazie e distinti saluti.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sulle cure non si possono dare indicazioni qui. L'unica cosa: non sospenda le medicina di sua iniziativa, chieda consiglio a chi gliele prescrive, perché è chiaro che si cercano di evitare effetti sedativi, ma non sempre l'interpretazione di chi le prende è corretta, c'è il medico anche per guidare su questo.
[#8]
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Utente
Utente
Chiarissimo professore,
la ringrazio e le dico che ha perfettamente Ragione. Di norma io seguo sempre i consigli del medico, ma quando gli effetti collaterali divengono insopportabili, lo sospendo (se ho iniziato a prenderlo da poco). Io dovevo scendere a Mílano per lavoro, non per divertimento. Con i sali di litio non ce l'avrei mai fatta. Mi ricordo di quando facevo l'università. La terapia era di 20mg di Anafranil al giorno. Non stavo tanto bene e il medico mi disse di prendere il Risperdal. Ci provai due giorni. Dopo smisi. Non riuscivo a stare in piedi e in metropolitana contavo i secondi che dovevano passare per arrivare alla mia fermata e poi a casa per sdraiarmi.

Inoltre, gli stabilizzatori dell'umore mi Hanno sempre fatto male. Anche dopo averli smessi, non sono stato più lo stesso. A differenza degli antidepressivi o degli anti-psicotici, che potevamo cambiare e dopo un po' non sentivo più l'effeto del farmaco. da quando presi il Depakin è cambiato tutto.

Grazie e distinti saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La categoria stabilizzatori è fatta di farmaci tra loro diversi, a loro volta diversi dal risperdal e dall'anafranil. Quando si iniziano due farmaci insieme difficile dire a quale dei due sia imputabile un determinato sintomo, che nessuno nega sia pesante.
L'unica cosa da evitare è di gettar via tutto senza magari far delle prove più sensate insieme al medico.
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dopo
Utente
Utente
Chiarissimo professore,
non ho gettato tutto. La terapia prevedeva (si Veda il mio primo post) anche l'Anafranil e due formulazioni di Seroquel, che sto prendendo ai dosaggi indicati dal mio medico. Ho solo eliminato il litio. Ha Ragione nell'affermare che talvolta è un insieme di farmaci a generare un effetto, più che un farmaco isolato. Tant'è vero che una dottoressa del pronto soccorso disse che l'affanno che provavo a salire le scale era dovuto all'interazione tra Seroquel e Anafranil.

Questo posso sopportarlo.

Ad ogni modo, non voglio essere polemico. Sono solo scoraggiato che dopo 23 anni di terapie varie, non si sia trovato un qualchecosa che mi restituisca alla vita, alla realtà di tutti.

Grazie e distinti saluti.

P.S. Aggiungo inoltre che non ho le possibilità finanziarie di vedere il mio medico ogni settimana.
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