Consiglio legge 335 e pensione

A mio marito da circa 1 anno è stato diagnosticato un parkinsonismo progressivo resistente alla terapia. Vi allego certificato del neurologo che lo segue all’unità di Parkinson del policlinico della mia città, ultima risonanza magnetica cerebrale e spect cerebrale.
Chiedo se con questa diagnosi gli spetta il riconoscimento della legge 335. Premetto che ha il 100% di invalidità civile e tutti gli articoli della legge 104/92, e anche che abbiamo già passato la visita con la commissione medica di verifica di Palermo, la quale ha dato un periodo di aspettativa di 3 mesi dopo i quali deve tornare a Palermo per un’ ulteriore visita.
Grazie.

RISONANZA MAGNETICA ENCEFALO
REFERTO:
L'esame è stato eseguito con tecnica SE, TSE, FLAIR e GE, mediante scansioni assiali e coronali dipendenti
dal TI, dalT2 e dalla DR
Nelle scansioni a TR lungo, ed ancor meglio con tecnica FLAIR, sono apprezzabili alcuni piccoli focolai
iperintensi localizzati nella sostanza bianca sottocorticale bilaterale, aspecifici, di verosimile natura gliotica.
Nei limiti il volume del sistema ventricolare.
Aumentata l'ampiezza degli spazi subaracnoidei della convessità. Aumentata in ampiezza la scissura di
Rolando di sinistra.
In asse le strutture della linea mediana.
Si segnala lieve impronta sul profilo laterale sinistro del bulbo ad opera dell'arteria vertebrale omolaterale.

TOMOSCINTIGRAFIA CEREBRALE (SPET)
Radiofarmaco : 9 9 m T c - H M P A O attività: 740 M B q somministrazione: ev
Lo studio tomoscintigrafico è stato eseguito mediante somministrazione di tracciante di perfusione (99mTc-
H M P A O ) .
La distribuzione del flusso ematico nei territori corticali encefalici è diffusamente disomogenea senza significative
asimmetrie perfusive fra gli emisferi.
Non si evidenziano deficit perfusivi circoscritti.
Lieve riduzione del gradiente perfusivo si osserva bilateralmente nei territori parietali.
Conservata e simmetrica la perfusione a livello dei nuclei della base e dei talami e negli emisferi cerebellari.

Cenni Anamnestìci
Paziente affetto da Parkinsonismo rapidamente progressivo non responsivo alla levodopa,
associato a segni piramidali, precoce instabilità posturale e disturbi cognitivi.
Vi è stato ulteriore peggioramento della sintomatologia neurologica sia a livello motorio che
cognitivo. Sono peggiorati i disturbi della memoria con numerosi episodi confusionali in cui perde
l'orientamento. Dal punto di vista motorio non riesce ad usare l'arto superiore destro a causa del
tremore intenso e dell'impaccio motorio; anche all'arto superiore sinistro vi sono disturbi di motilità.
La deambulazione è inficiata dall'instabilità posturale e dal trascinamento degli arti. Ha cefalea
quotidiana che non ha risposto a nessun trattamento, inclusa la tossina botulinica. L'equilibrio è
peggiorato. Presenta disfagia specie per i liquidi, comparsa di episodi di urgenza minzionale ed
incontinenza urinaria e fecale. Riferisce inoltre episodi che hanno le caratteristiche delle
dispercezioni.
Esame Neurologico
Deambulazione rallentata, a passo stretto, caratterizzata da assenza di sincinesie pendolari a
destra, trascinamento degli arti inferiori (ds > sin); non riesce a correre. Prova della spinta: caduta
(marcata instabilità posturale). Marcata ipomimia facciale con asimmetria (ds > sin). Rigidità al
capo di grado marcato. Ipertono misto agli arti superiori ed inferiori di grado marcato (ds > sin).
Bradicinesia di entità marcata agli arti di destra, di entità moderata agli arti di sinistra. Tremore a
riposo costante di marcata entità all'arto superiore destro e all'arto inferiore destro, ROT viviaci ai
4 arti. Segno di Babinski a destra. Accenno al riflesso palmo-mentoniero a destra. Segno di
Epstein. UPDRS motorio = 52/108. Stadio Hoen-Yahr = 4.0.
Esame Psichico
Depressione del tono dell'umore. Apatia.
Conclusioni Diagnostiche
Parkinsonismo associato a segni piramidali e precoce instabilità posturale con mancata risposta alla levodopa.
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Gentile Signora,

la sola diagnosi di per sè non è titolo ad ottenere il beneficio, per il quale è richiesto che al lavoratore sia riconosciuta dalla competente Commissione di Verifica:
1) l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, quindi anche diversa da quella già svolta;
2)l'assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa conseguente ad infermità non dipendente dal servizio. (Altrimenti, se l’infermità fosse riconducibile a causa lavorativa, il caso ricadrebbe nelle competenze della previdenza INAIL, essendo stato abolito dal 2013 l'istituto della causa di servizio per i dipendenti pubblici).

Secondo quanto riferisce, la Commissione di Verifica ha assegnato un periodo di inabilità temporanea, probabilmente ritenendo le condizioni cliniche non stabilizzate; al termine di tale periodo procederà quindi a rivalutazione, dopo aver nuovamente verificato le condizioni di salute dell'interessato.

Distinti Saluti.



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