Inserimento difficile - possibile ritiro

Buon pomeriggio,
scrivo perché mia figlia di 14 mesi ha dei problemi di inserimento al nido.
Sono già 3 settimane che ha iniziato, abbiamo fatto un inserimento graduale di poche ore al giorno (3 al massimo), e lei proprio non vuole starci, piange e non mangia.
E' stata abituata a stare sempre con me e non vedere nessuno oltre al padre perché abitiamo in una città in cui non conosciamo nessuno. Poi ho ripreso a lavorare e per qualche mese è stata con la baby-sitter, a parte le difficoltà iniziali poi è andata molto meglio. Ha però appunto sempre avuto un rapporto a 2, abitudini tutte sue (es. non abbiamo mai stabilito orari precisi per mangiare e per dormire).
Oggi le educatrici del nido hanno rimarcato che forse lei avrebbe ancora bisogno di un rapporto di questo tipo.
Cosa mi consigliate? Questo periodo nero può essere solo passeggero e poi si abituerà anche a stare lì o è meglio ritirarla?
So che è difficile consigliare, ma vorrei capire se una bimba di 14 mesi può con il tempo adeguarsi o se può essere un trauma continuare con questa situazione e rimandarla magari di un altro anno.
Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
difficile anzi impossibile da qui senza conoscere ulteriori elementi risponderle con precisione.
Tuttavia la bimba è molto piccola, e dato poi il pregresso, valuterei magari l'opzione di attendere ancora qualche mese per l'inserimento al nido ...la decisione spetta a voi genitori comunque.

In linea del tutto generale comunque le difficoltà di adattamento a contesti extra familiari dipendono da molti fattori, relazioni familiari, tipo di attaccamento, periodo di sviluppo, qualità del nuovo contesto, reazioni alla separazione (anche della madre) e modalità di fronteggiamento..

Da quanto ci dice la sua piccina non è stata abituata a un certo tipo di routine, oltre che a ambienti diversi dai consueti e presenze diverse dai familiari (oltre alla baby sitter).

Qualsiasi possa essere la sua decisione sarebbe comunque bene che la bimba abbia poi man mano occasioni di socializzare con i pari, di avere una routine quotidiana e di stare anche, gradualmente, con altri adulti (nonni, ecc.)

Anche per voi genitori sarebbe importante avere spazi altri, ad esempio qualche passeggiata con altri genitori con bimbi, al parco, cercare di creare occasioni per conoscere nuove persone...vi siete trasferiti da altro luogo per caso? Parenti lontani?



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la risposta.
Sì, ci siamo trasferiti a 1000Km dal nostro paese di origine per cui amici e familiari sono tutti molto distanti.
Inoltre i parchi che abbiamo vicino casa non sono molto frequentati per cui ho difficoltà a socializzare con mamme che abbiano dei bimbi piccoli.
Purtroppo questi fattori, da me sottovalutati, hanno creato questa situazione di "solitudine" che non ha giovato alla socialità di mia figlia.
Speravo che il nido fosse anche l'occasione per lei di stare con altri bimbi.
Vedo dei bimbi più piccoli di lei che se anche piangono poi si consolano.
Ogni bimbo però è a sé, e la mia bimba è fatta così!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Sì ogni bimbo è a sé, così come ogni situazione è diversa dalle altre.
Stia serena e valuti con il suo buon senso di mamma la soluzione migliore per la sua piccola.

Piano piano tutto si sistema, ci saranno magari luoghi in cui poter socializzare, il fine settimana ad esempio ci potrebbero essere più persone nei parchi, in altri luoghi...magari spostandosi un po'.
E' importante sia per voi che per la vostra bimba non restare isolati dal contesto in cui vivete, ma cercare di integrarsi piano piano.

Cari auguri
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dopo
Utente
Utente
Sì, è vero.
Il mio desiderio sarebbe quello di proseguire con il nido, ma attendo ancora una settimana per vedere l'evolversi della cosa sperando che la bimba possa accettare un po' di più questa situazione e poi deciderò il da farsi.
La cosa che mi preme di più è salvaguardare la sua serenità.
Grazie
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Dr.ssa Laura De Martino Psicologo, Psicoterapeuta 25 1 11
Cara utente,
aggiungo a quanto già stato detto una domanda: e lei come si sente a separarsi dalla sua bambina?
Da buona madre ha, infatti, accuratamente descritto la situazione tenendo conto di sua figlia: ha avuto un rapporto sempre a due, è abituata a stare solo con lei, è lontana da possibili situazioni di socializzazione (come nonni, amici ecc). Tutto ciò, tuttavia, credo sia vero anche per lei: anche lei ha sempre avuto un rapporto a due con sua figlia da quando è nata, e se l'ha lasciata è stato con una singola persona (baby sitter) in un contesto protetto, anche lei è lontana da amici, parenti ecc. Come vive tutto questo? Si sente pronta a lasciare sua figlia?
Quato le dico, le sembrerà assurdo, forse simile ad una "magia", ma i bambini percepiscono la nostra sicurezza e tranquillità. Il modo di guardarli, di prepararli, di salutarli e di separarsi da loro sono tutti segnali, per lo più non verbali, che utilizzano per capire se quella situazione è sicura e si possono fidare o meno. Un chiaro esempio di questo è quando cadono. Avrà sicuramente osservato che prima di piangere o ridere in questa circostanza, il bambino guarda la sua mamma ed in basa all'espressione del viso di questa (preoccupata o tranquilla) "decidono" come reagire e quindi piangere o meno.

La invito così a porsi queste domande e a lavorare affinchè entrambe vi possiate salutare con gioia e serenità.

Cordiali saluti

Dr.ssa Laura De Martino
Psicologa, Psicoterapeuta Relazionale e Familiare
tel 3280273833 - Napoli

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Bene Signora,
un buon modo di procedere.
Certo la serenità della bimba è importante, così come la sua per accompagnarla al meglio nella crescita.

Cari auguri
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
rispondo alla dr.ssa De Martino.
In effetti separarmi da lei non è stato facile, dopo i primi 2 giorni mi era venuto in mente di tenerla a casa ancora 1 anno nel suo ambiente protetto con un'unica figura di riferimento. Però poi riflettendoci meglio ho pensato che probabilmente non è la soluzione ottimale perché non avrebbe gli stessi stimoli che può darle il nido. Quindi confermo che sicuramente per circa 1 settimana l'ho portata lì con l'intenzione di non proseguire. Poi però mi sono convinta di proseguire su questa strada, ma le educatrici venerdì facendomi notare che forse avrebbe bisogno ancora di un rapporto a 2 mi hanno destabilizzata.
Oggi l'ho lasciata al nido e piangeva (piange già appena arriviamo nel parcheggio), vedremo cosa mi dicono fra 3 ore quando la riprendo.
Vorrei solo che si rasserenasse, che se anche piange all'inizio poi riesca a stare bene. Non so se è questione di tempo o se non è davvero pronta ad affrontare quest'esperienza.